giovedì 26 novembre 2009

Emergenze sul territorio ed aggressione ai beni comuni

Cittadini in Movimento – Laboratorio di cittadinanza attiva
Comitati civici di San Salvatore Telesino e Guardia S. contro l'inceneritore
Altrabenevento - Associazione per la città sostenibile contro il malaffare
Benevento EcoSolidale – Comunità delle associazioni ambientaliste e solidali sannite
Rete Arcobaleno – Associazioni per un’economia ecosolidale
Coordinamento delle associazioni/comitati
contro la centrale elettrica di Ponte Valentino
Lerka Minerka – Naturalismo ed escursionismo
Città di Eufemia – Nodo di economia solidale

invitano a partecipare,

Sabato 28 novembre 2009
ore 18.00
,

al dibattito pubblico

Emergenze sul territorio ed aggressione ai beni comuni

Controllo dei cittadini sul governo degli Enti Locali, sull’uso delle risorse pubbliche e sulla gestione dei beni comuni


• Inceneritore di San Salvatore Telesino;
• Centrale a turbogas “La Luminosa” a Ponte Valentino;
• Rifiuti: discariche, raccolta differenziata e smaltimento;
• Consumo di territorio e degrado del paesaggio;
• Ecovicinanza, un paradigma contro il verticismo culturale, politico ed economico;
• Privatizzazione dei servizi pubblici: il caso dell'acqua;
• Presìdi sanitari e tutela della salute.

Modera Jusy Iuliano, giornalista di Media TV

Telese Terme
Biblioteca Comunale - Piazza M.Teresa di Calcutta

Come potete acquistare o vendere il cielo, il calore della terra? L'idea ci sembra strana. Se noi non possediamo la freschezza dell'aria,lo scintillio dell'acqua, come potete voi acquistarli? Ogni parte di questa terra è sacra per il mio popolo...
Lettera del Gran Capo Seattle, Tribù Suwamish, a Franklin Pierce, Presidente degli Stati Uniti (1855)

Cittadini ed amministratori sono invitati a partecipare

domenica 22 novembre 2009

RICORSO AL T.A.R. PROMOSSO DALLA PROVINCIA DI BERGAMO

La VOCEM Srl e la Provincia di Bergamo hanno notificato a tutti gli enti coinvolti i rispettivi ricorsi (scarica qui) avverso la decisione, assunta nella conferenza dei servizi del 23 luglio scorso, di denegare l’autorizzazione per la costruzione di un inceneritore nel comune di San Salvatore Telesino.
Al di là della fondatezza del ricorso nel merito, e delle eventuali eccezioni che certamente i legali degli Enti che si costituiranno in giudizio potranno proporre, una prima considerazione è quella sulla portata politica dell’iniziativa: una Amministrazione provinciale che intendeva realizzare un investimento “speculativo” che agisce in giudizio contro un’altra Amministrazione provinciale, oltre che contro la Regione che, anche sulla spinta dei cittadini con migliaia di firme e tante iniziative di sensibilizzazione, hanno voluto difendere il territorio da un’opera pericolosa per l’ambiente e per la salute delle popolazioni coinvolte.
La decisione opposta con il ricorso al tribunale Amministrativo Regionale era stata una vittoria politica della partecipazione dei cittadini della Valle Telesina che si erano fermamente opposti all’impianto, ma è stata determinata soprattutto dai pareri del Genio Civile di Benevento, della ASL e dell’ARPAC.
Tre cose, soprattutto, emergono da una prima lettura del ricorso.
Innanzitutto la convinzione che la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) rilasciata nel 2006 e nel 2008 dalla Regione Campania a seguito di parere positivo della Commissione dovesse essere sufficiente a garantire l’autorizzazione; per Noi questo assunto è assolutamente sbagliato, visto che una V.I.A. era semplicemente un presupposto necessario al proseguimento del procedimento. Ricordiamo anche che in entrambi i procedimenti di V.I.A. i cittadini non hanno avuto alcuna possibilità di partecipare, del resto l'esito della commissione fu solo pubblicato su Il Sole 24 ore, quotidiano non certo tra i più diffusi fra i non addetti.
Poi il fatto che il parere dei comuni interessati, finanche quelli di San Salvatore Telesino, Amorosi e Puglianello, non dovessero essere considerati nel determinare la decisione della C.d.S. del 23 luglio 2009.
Insomma, secondo la provincia di Bergamo e la VOCEM, i cittadini di questi tre comuni, per il tramite dei loro rappresentanti, non avevano voce in capitolo rispetto ad una decisione che così gravemente impattava sul loro futuro.
Questo è francamente inaccettabile.
Ci appare infine grossolana la contestazione secondo la quale si sia dato meno peso ad enti quali aeronautica milit., vv.ff. (favorevoli) rispetto ad ASL, ARPAC, (contrari) quando la normativa che regolamenta la procedura della Conferenza dei Servizi ( Legge n. 15 del 2005 ) dice che, addirittura, è sufficiente che dissenta un solo ente preposto alla tutela della salute, della incolumità o dell'ambiente, che la procedura si DEVE interrompere e passare la mano ad altri organismi decisionali (insomma, prevale il dissenso di un tale ente rispetto alla maggioranza nel caso di maggioranza favorevole). Questo giusto per sottolineare il diverso peso conferito, per fortuna e ancora, a tali enti (e soprattutto all'oggetto della loro tutela) a prescindere dai numeri.
Per il resto il ricorso punta a dimostrare soprattutto le presunte carenze tecniche del parere presentato in conferenza dalla provincia di Benevento, a fronte della asserita completezza dello Studio di impatto Ambientale presentato dalla VOCEM.
Non crediamo che il Tribunale Amministrativo sia la sede adatta a entrare nel merito di queste argomentazioni tecniche, mentre le obiezioni sulla procedura attuata dalla Regione ci sembrano piuttosto deboli.
Facciamo notare, ancora, che nel ricorso, oltre gli interessi della provincia di Bergamo e di due società a capitale pubblico (ABM e VOCEM), si richiama ancora l’emergenza rifiuti in Campania, per giustificare la richiesta di annullamento, previa sospensiva, del decreto dirigenziale della Regione Campania che ha denegato l’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto.
In attesa che tutti gli Enti si costituiscano in giudizio contro la provincia di Bergamo e la VOCEM, ribadiamo che bisogna continuare ad opporsi alla realizzazione di un’opera sbagliata, inutile, dannosa per la salute, pericolosa, pessimo esempio di sfruttamento del nostro territorio da parte di amministratori che vogliono tutelare gli interessi dei loro amministrati a scapito di quelli dei cittadini di un altro territorio e di imprenditori senza scrupoli e sensibilità, che vogliono solo lucrare su incentivi pubblici, come hanno sempre fatto.

sabato 21 novembre 2009

CI HANNO RUBATO ANCHE L'ACQUA!

Le "corporations" sono riuscite nel loro vergognoso intento.
Ci provavano da tempo, e, ora, purtroppo, hanno trovato la "sponda politica" che le ha accontetate.
L'acqua è diventata una merce!
Una merce preziosa, che ora sarà venduta, e non più garantita come diritto di ognuno, e non potremo fare a meno di comprarla, qualunque sia il prezzo che ci imporranno: una vera "pacchia" per chi potrà venderla.
Ci uniamo al grido di Alex Zanotelli, e chiediamo a tutti i nostri Amministratori locali di fare quanto in loro potere per contrastare questa scellerata azione contro i diritti dei cittadini ed il bene comune.
Cittadini in Movimento

Napoli, 19 novembre 2009
Acqua privatizzata

“MALEDETTI VOI….!”
Non posso usare altra espressione per coloro che hanno votato per la privatizzazione dell’acqua , che quella usata da Gesù nel Vangelo di Luca, nei confronti dei ricchi :” Maledetti voi ricchi….!”
Maledetti coloro che hanno votato per la mercificazione dell’acqua .
Noi continueremo a gridare che l’acqua è vita, l’acqua è sacra, l’acqua è diritto fondamentale umano.
E’ la più clamorosa sconfitta della politica. E’ la stravittoria dei potentati economico-finanziari, delle lobby internazionali. E’ la vittoria della politica delle privatizzazioni, degli affari, del business.
A farne le spese è ‘sorella acqua’, oggi il bene più prezioso dell’umanità, che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia per l’aumento demografico. Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese( bollette del 30-40% in più, come minimo),ma soprattutto dagli impoveriti del mondo. Se oggi 50 milioni all’anno muoiono per fame e malattie connesse, domani 100 milioni moriranno di sete. Chi dei tre miliardi che vivono oggi con meno di due dollari al giorno, potrà pagarsi l’acqua? “
Noi siamo per la vita, per l’acqua che è vita, fonte di vita. E siamo sicuri che la loro è solo una vittoria di Pirro. Per questo chiediamo a tutti di trasformare questa ‘sconfitta’ in un rinnovato impegno per l’acqua, per la vita , per la democrazia. Siamo sicuri che questo voto parlamentare sarà un “boomerang” per chi l’ha votato.
Il nostro è un appello prima di tutto ai cittadini, a ogni uomo e donna di buona volontà .Dobbiamo ripartire dal basso, dalla gente comune, dai Comuni.
Per questo chiediamo:
AI CITTADINI di
-protestare contro il decreto Ronchi , inviando e -mail ai propri parlamentari;
-creare gruppi in difesa dell’acqua localmente come a livello regionale;
-costituirsi in cooperative per la gestione della propria acqua.
AI COMUNI di
-indire consigli comunali monotematici in difesa dell’acqua;
-dichiarare l’acqua bene comune,’ privo di rilevanza economica’;
-fare la scelta dell’AZIENDA PUBBLICA SPECIALE.
LA NUOVA LEGGE NON IMPEDISCE CHE I COMUNI SCELGANO LA VIA DEL TOTALMENTE PUBBLICO, DELL’AZIENDA SPECIALE, DELLE COSIDETTE MUNICIPALIZZATE .
AGLI ATO
-ai 64 ATO( Ambiti territoriali ottimali), oggi affidati a Spa a totale capitale pubblico, di trasformarsi in Aziende Speciali, gestite con la partecipazione dei cittadini.
ALLE REGIONI di
-impugnare la costituzionalità della nuova legge come ha fatto la Regione Puglia;
-varare leggi regionali sulla gestione pubblica dell’acqua.
AI SINDACATI di
-pronunciarsi sulla privatizzazione dell’acqua;
-mobilitarsi e mobilitare i cittadini contro la mercificazione dell’acqua.
AI VESCOVI ITALIANI di
-proclamare l’acqua un diritto fondamentale umano sulla scia della recente enciclica di Benedetto XVI, dove si parla dell’”accesso all’acqua come diritto universale di tutti gli esseri umani, senza distinzioni o discriminazioni”(27);
-protestare come CEI (Conferenza Episcopale Italiana) contro il decreto Ronchi .
ALLE COMUNITA’ CRISTIANE di
-informare i propri fedeli sulla questione acqua;
- organizzarsi in difesa dell’acqua.
AI Partiti di
- esprimere a chiare lettere la propria posizione sulla gestione dell’ acqua;
-farsi promotori di una discussione parlamentare sulla Legge di iniziativa popolare contro la privatizzazione dell’acqua, firmata da oltre 400.000 cittadini.
L’acqua è l’oro blu del XXI secolo. Insieme all’aria , l’acqua è il bene più prezioso dell’umanità. Vogliamo gridare oggi più che mai quello che abbiamo urlato in tante piazze e teatri di questo paese : “L’aria e l’acqua sono in assoluto i beni fondamentali ed indispensabili per la vita di tutti gli esseri viventi e ne diventano fin dalla nascita diritti naturali intoccabili- sono parole dell’arcivescovo emerito di Messina, G. Marra. L’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne illecito profitto,e pertanto si chiede che rimanga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubbliche , che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione al costo più basso possibile.”

Alex Zanotelli

martedì 10 novembre 2009

Diatribe in consiglio, rivalse personali e manifesti per i prossimi cinque anni?

Nelle ultime settimane l’unica comunicazione ai cittadini da parte degli amministratori, sia di maggioranza che di opposizione, è consistita in uno scambio di manifesti/comunicati assai poco edificante sia per gli uni che per gli altri, ma ancora di meno per i cittadini.
I consigli comunali si sono ridotti a discussioni sterili, sovente con toni inutilmente accesi, su tematiche spesso di scarsa rilevanza amministrativa.
Il sito istituzionale, nonostante la pubblicazione di alcuni atti (grazie solo all’iniziativa del Commissario), è poco fruibile e manchevole degli allegati rendendo complicato seguire l’azione politica, sia di maggioranza che di minoranza, già di per sé poco comprensibile.
Molto si è scritto sull’approvazione all’unanimità del bilancio consuntivo 2008, ma i cittadini, non avendo tutti gli atti a disposizione, ancora non hanno la possibilità di capire se ha ragione Creta o piuttosto l’attuale maggioranza che dichiara di averlo approvato solo per “senso di responsabilità” (!?); né il battibecco tuttora in corso contribuisce alla chiarezza.
Quello che traspare pubblicamente dell’attività amministrativa fin qui svolta, sia dalla maggioranza che dall’opposizione, sono solo polemiche e reciproci attacchi politici - con la “p” minuscola - dettati soprattutto da risentimenti personali.
Ma la sostanza della gestione della cosa pubblica dov’è finita?
Da cinque mesi a questa parte o manca del tutto e si occupa il tempo (loro e nostro) con insulti vicendevoli e dibattiti fumosi o la si attua a nostra completa insaputa (non sapremmo scegliere fra le due ipotesi…).
Riteniamo, non ci stancheremo mai di ripeterlo, sia doveroso informare i cittadini di quanto i loro amministratori stiano facendo, se stanno facendo, in particolare per quanto riguarda:
- Il PUC (Piano Urbanistico Comunale) e la relativa procedura partecipata;
- Il problema rifiuti in vista della provincializzazione;
- I problemi di bilancio e le possibili azioni di intervento:
- Recupero dell’evasione (ICI, servizio idrico, TARSU, ecc.);
- verifica situazione contabile relativa ai contratti per la gestione delle concessioni comunali (Parco Rio Grassano, Casa di riposo per anziani, Terme);
- Razionalizzazioni della spesa corrente;
- Rendere effettiva, e non solo dichiarata, la trasparenza sulle attività in corso, gli incarichi assegnati, ecc.;
- La salvaguardia di salute, ambiente e territorio da attuali e future aggressioni (deposito pneumatici, cave, impianti pericolosi, ecc.).
Da una ri-lettura del programma elettorale della lista “PDL-Berlusconi (!) per Romano” (ancora disponibile sull’archivio 2009 di vivitelese.it) non sfugge che molti impegni programmatici di entrambe le liste siano comuni anche rispetto alle tematiche sopra richiamate; quindi, non capiamo perché i consiglieri di minoranza non si facciano carico di incalzare la maggioranza rispetto a tali impegni: sarebbe molto più efficace ed utile per i cittadini invece delle sterili e poco credibili polemiche-facezie in cui l’opposizione si diletta da quando qualche sedia è stata scambiata in sala consiliare.
Romano, per esempio, sul PUC aveva promesso “l’immediata convocazione di una seduta pubblica per suggerimenti ed osservazioni della cittadinanza, degli imprenditori, degli artigiani e delle associazioni”: può organizzarla anche dall’opposizione.
Il buon operato di un'Amministrazione, contrariamente a quanto, a prima vista, si possa pensare, è fortemente influenzato dall'efficacia della vigilanza e dal livello di stimolo e controllo operato dall'opposizione o minoranza consiliare sull'attività amministrativa della maggioranza.
Non ci sono evidenze che l’opposizione stia svolgendo questo ruolo.
Il tempo della campagna elettorale è finito da un po’, come continuate voi stessi a rinfacciarvi a vicenda: ora bisogna amministrare, ciascuno svolgendo il proprio ruolo!

Cittadini in movimento – Laboratorio di cittadinanza attiva
transizionesst@gmail.com