venerdì 18 settembre 2015

Degrado zona agricola a vocazione artigianale: aree fuori controllo ?

Non avendo avuto riscontro alle segnalazioni inoltrate agli enti competenti abbiamo depositato una richiesta di accesso agli atti (scaricabile da questo link) presso l'ufficio protocollo del comune di San Salvatore Telesino, relativa ad immissioni in atmosfera di sostanze maleodoranti, di origine ignota, provenienti da un capannone privo di indicazioni relative alla titolarità dell'attività, ricadente nell'area a "vocazione artigianale" in Loc. San Mennitto (nei pressi del capannone ex Plasted interessato dall'incendio di cui al precedente post).

Con una replica mediante lettera a firma del Sindaco (scaricabile da questo link) abbiamo appreso che il capannone è ora di proprietà della Agriges s.r.l. e che risulta presentata una S.C.I.A. per ristrutturazioni del capannone e dell'annessa palazzina degli uffici. D'altra parte, (cit.) "non sono in corso attività produttive".
In realtà a noi risulta, come da foto allegata alla nostra richiesta di accesso agli atti, la costruzione di una vera e propria serra che sembra tutt'altro che provvisoria e più volte abbiamo riscontrato attività di movimentazione di un materiale in polvere di colore giallo, non certo da ascrivere a lavori di ristrutturazione, e che sembra essere la causa degli odori nauseanti.
Si intensificano quindi gli impatti negativi dello stato di diffuso degrado imposto alle campagne del territorio di S. Salvatore Telesino da una disposizione del vecchio Piano Regolatore che, nonostante le critiche generalizzate e gli impegni assunti dalle ultime amministrazioni, non è stata ancora eliminata.
Peraltro è ormai imminente la scadenza, già prorogata varie volte, per l'approvazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUC) e, ad oggi, ancora non è disponibile nemmeno una proposta definita nè tantomeno condivisa coi cittadini.

Abbiamo più volte richiesto - insieme al censimento dei capannoni che risultano inattivi,  inadempienti verso il Comune, o caratterizzati dalla presenza di rifiuti e materiali in stato di abbandono  - di sospendere l'efficacia della disposizione dell'art. 25 delle norme di attuazione del PRG vigente, nelle more dell'approvazione del PUC, in modo da impedire la realizzazione di nuovi capannoni destinati al degrado e di favorire il riuso degli esistenti per attività realmente attinenti all'artigianato. Ad oggi nessuna iniziativa concreta è stata assunta, si continuano a costruire nuovi capannoni e nessuno controlla quanto avviene ed è avvenuto nei tantissimi costruiti negli anni scorsi, senza alcuna regola né infrastruttura.
Si è cavalcata l'illusione che portassero posti di lavoro e benessere, in realtà i fabbricati hanno portato benefici solo ai loro costruttori e sono stati progressivamente abbandonati, ma non prima di consumare suolo e paesaggio nonchè risorse pubbliche che certamente potevano essere impiegate meglio.