"La movida ? Vi siete bevuti il cervello ?"
"...ce ne fossero come lui, decisi e che vanno dritti alla sostanza: in Campania numeri bassi per decessi e per contagi. De Luca, uno statista"
"...ce ne fossero come lui, decisi e che vanno dritti alla sostanza: in Campania numeri bassi per decessi e per contagi. De Luca, uno statista"
Premetto, per capirci, che ad oggi i contagiati ed i decessi presentano in pratica dati omogeneamente bassi in tutto il Sud Italia e la Campania non è nemmeno la meno densamente contagiata. La dice lunga su chi considera il "nostro" governatore come un modello di statista: si tratta di fanatismo o campanilismo e tifo ?
Per i primi 30 gg, una prima fase, ha pure senso un approccio drastico e draconiano per tutti ed ovunque, "si appiattisce la curva" in attesa di capirci qualcosa, sapendo pure di essere in ristrettezze di risorse (di cui quelli come De Luca - che governano da anni e che non disdegnano le chiusure di ospedali per fare economia, non battendo ciglio nemmeno quando i suoi sodali erano saldamente al governo - sono esperti).
Dopo la prima fase, ci vuole intelligenza e si lavora di bisturi, si affinano le regole di distanziamento, si limano o eliminano quelle che non hanno senso, si inizia a puntare su informazione e consapevolezza, si approntano servizi e presidi sanitari che devono reagire bene e presto ad eventuali nuovi focolai in modo da limitarli e spegnerli rapidamente. Si impara da chi ha lavorato meglio in termini di rapporto tra contagi e libertà. Si dà in sostanza valore aggiunto al proprio ruolo politico: obbligare a starsene a casa è, a voler essere seri ed un minimo razionali, un valore aggiunto nostro come individui non certo dei politici.
In Campania, delle strutture e dei servizi sanitari, sia ospedalieri che a domicilio non se ne sa nulla, in concreto: tendo a pensare che a parte qualche aggiunta anti-covid iniziale (tipo Ospedale del Mare), vista la pompa magna con cui si presentano le iniziative (De Luca lo immaginate in silenzio mentre riapre ospedali o manda i medici a domicilio ?), siamo rimasti al palo.
Di mascherine (3 mln annnunciate e rigorosamente monouso (!!!): siamo in 5.8 mln in Campania, fate il conto dei giorni per cui basteranno), test e tamponi per mappare ed isolare i focolai non se ne parla ancora (meno che nel resto d'Italia) se non per iniziative dei singoli, di qualche sindaco e dei privati.
Di iniziative per ridurre le restrizioni di libertà dove ha senso se ne parla poco o nulla.
Ma in conclusione, cosa resta dell'operato del governatore campano ? Qual è il suo valore aggiunto ? Come dicevo, appunto, il "nostro" lockdown.
Sarà quindi così per sempre fino alla "sparizione" del virus ?
Ad oggi, fra una battuta truculenta e l'altra le prospettive, come cittadini, sono ancora le stesse del giorno zero presentando come novità la sola urgenza delle riaperture legate all'economia.
In sostanza il virus c'è come prima e non abbiamo concepito fondamentalmente nulla di nuovo per evitare libertà zero nella probabile, cosiddetta da alcuni, fase a yo-yo (Alternanza di periodi di esplosione di contagi e di chiusura - sicuri che sarà una semplice fase 2?) a bambini, ragazzi, adulti ed anziani, stabilendo di riaprire spazi liberi, gratuiti ed ampi come parchi, montagne, laghi, fiumi e spiagge, o le zone interne ed i piccoli centri "già di loro" poco densamente abitati, basandoci sulla consapevolezza e sull'informazione e qua e là, nei punti critici. Di come migliorare i trasporti pubblici o di come passare alle bici, ad esempio, manco se ne parla.
Chi se ne frega della movida, ma è chiaro che è facile parlare di movida per giustificare tolleranza zero come se il mondo e le cose serie consistessero in queste 2 opzioni. La movida, un diversivo come i tanti dei giorni scorsi come quando senza minimamente accennare al caso di 45 contagi (di cui 30 tra il personale sanitario) nell'ospedale di Pozzuoli si continuava ad inveire contro "i singoli a spasso".
In sostanza il virus c'è come prima e non abbiamo concepito fondamentalmente nulla di nuovo per evitare libertà zero nella probabile, cosiddetta da alcuni, fase a yo-yo (Alternanza di periodi di esplosione di contagi e di chiusura - sicuri che sarà una semplice fase 2?) a bambini, ragazzi, adulti ed anziani, stabilendo di riaprire spazi liberi, gratuiti ed ampi come parchi, montagne, laghi, fiumi e spiagge, o le zone interne ed i piccoli centri "già di loro" poco densamente abitati, basandoci sulla consapevolezza e sull'informazione e qua e là, nei punti critici. Di come migliorare i trasporti pubblici o di come passare alle bici, ad esempio, manco se ne parla.
Chi se ne frega della movida, ma è chiaro che è facile parlare di movida per giustificare tolleranza zero come se il mondo e le cose serie consistessero in queste 2 opzioni. La movida, un diversivo come i tanti dei giorni scorsi come quando senza minimamente accennare al caso di 45 contagi (di cui 30 tra il personale sanitario) nell'ospedale di Pozzuoli si continuava ad inveire contro "i singoli a spasso".
Se questi sono statisti...parlerei invece di mediocrità se non ci fosse di mezzo la libertà. Ben vengano, quindi, gli obiettori di coscienza delle restrizioni, quelli seri che se ne vanno per campagne per praterie, boschi e montagne.
Ora, invece, si riapriranno i cantieri edili, le fabbriche e la produzione automobilistica, luoghi di assembramento certi: liberi consumatori/produttori in non libera regione ma soprattutto in non voler essere libera regione.
PS: Molto di quanto detto e riferito a De Luca, vale un pò per la nostra politica nazionale.
Francesco P.
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