Visto quanto è successo nel
Consiglio Comunale del 28 dicembre scorso, di cui ha già scritto il consigliere
di minoranza Giuseppe Creta (link), considerata la durezza
delle parole ed espressioni che abbiamo ascoltato, sorgono spontanee alcune
domande.
1.
Come mai è stato reso manifesto solo adesso un
malessere così ampio (“… mancanza di
collegialità …”, “… sterili personalismi …”, “… galleggiare indecorosamente
verso la fine …”, “… mancanza di rispetto per tutti i componenti della giunta …”,
“… parzialità …”, “… salvare le vostre amate poltrone …”) da parte di una
significativa componente della maggioranza verso il Sindaco ed altri assessori?
2.
Considerata anche la gravità delle accuse degli
assessori Iaquinto e Iacobelli, nonché del consigliere di maggioranza Gaetano,
perché il sindaco ha ritenuto di non rispondere subito alle contestazioni?
3.
I due assessori dissidenti, non avendo avuto risposte
sul merito delle contestazioni, non ritengono di doversi dimettere dalla
giunta? Oppure, dato che vengono fuori dopo ben 4 anni, si tratta di semplici
distinguo sterili e funzionali a calcoli elettorali?
4.
I componenti della maggioranza, che hanno ritenuto di
esprimere così platealmente e pubblicamente il loro dissenso rispetto alla
proposta terza variazione al bilancio 2012, hanno anche fatto dei “calcoli”
rispetto ai voti necessari affinché quel punto all’ordine del giorno potesse
comunque essere approvato, evitando di provocare una crisi e lasciando al
sindaco la responsabilità di decidere successivamente il da farsi?
5.
I due assessori dissidenti come intendono rispondere al
capogruppo di maggioranza Iatomasi, che nella sua replica li ha accusati di non
essere stati capaci di spendere i soldi che erano stati assegnati ai capitoli
di loro competenza?
6.
Cosa c’era scritto nel prospetto che l’assessore
Iacobelli ha cercato di illustrare dopo l’intervento di Iatomasi?
7.
Perché, nonostante le promesse elettorali in materia,
non sono stati introdotti correttivi all’attuale regime di determinazione della
tassa sui rifiuti solidi urbani per tener conto dei rifiuti realmente conferiti
da ogni singola utenza?
8.
L’accusa principale fatta al sindaco dai due assessori
dissidenti è stata quella di mancanza di collegialità/trasparenza nella
gestione del bilancio e di favoritismo verso le richieste economiche di altri
assessori nella distribuzione delle risorse. D’altra parte, l’assessore
Iaquinto sembra sia stato tacciato dal sindaco di utopismo a seguito delle sue
rimostranze! Non ritiene la maggioranza
tutta di aver fallito proprio rispetto agli impegni elettorali che maggiormente
avevano marcato il suo proporsi come alternativa rispetto alle passate
amministrazioni?
9.
Non sono troppe le variazioni di bilancio che si sono
avvicendate in quest’anno e negli anni precedenti ? Non si fa in tempo ad
approvarne una che già è pronta la prossima.
A cosa attribuirle, se non alla mancanza di capacità di programmazione?
10. E’
possibile rendere pubblico un prospetto dettagliato di tutte le spese sostenute
dal nostro Comune nel 2012 (analiticamente distinte), con indicazione anche dei
risultati che si ritiene di aver conseguito con ogni singola spesa
discrezionale, a cominciare dalle consulenze esterne?
Infine, una domanda che poniamo
ai nostri concittadini. Viste le ultime vicende, parlare di elezioni comunali
anticipate (potrebbe essere la seconda volta consecutiva) è da considerarsi
come un’ipotesi possibile se non probabile, e per certi versi auspicabile: tenuto
conto che anche gli attuali consiglieri di minoranza, l’ex sindaco Creta primo
fra tutti, sono stati già direttamente impegnati, anche come assessori, in
precedenti amministrazioni, non ritengono i cittadini di San Salvatore che sia
il caso di smettere di delegare completamente l’amministrazione della cosa
pubblica sempre alle stesse persone, e che ci si debba invece impegnare
direttamente, partecipando attivamente alla vita politica e sociale del nostro
paese?
Ci piacerebbe avere le risposte a
queste e a tante altre domande in un pubblico dibattito in cui, oltre a fare il
punto della situazione rispetto agli impegni che l’attuale maggioranza si era
assunta, i cittadini possano esprimere, sempre pubblicamente, come hanno
percepito e come valutano l’azione politica di questa amministrazione, e cosa
si aspettano per il futuro da chi chiederà di essere eletto per servire la
nostra comunità.
Rendere e chiedere conto: non sono,
rispettivamente, un atto dovuto per chi amministra un Comune ed un diritto per
chi ne è amministrato?
Qualcuno mi ha chiesto se ci aspettassimo davvero delle risposte. Visti i precedenti non è che si potesse essere ottimisti, ma questo non era un buon motivo per non fare le domande!
RispondiEliminaD’altra parte anche non rispondere è una risposta: dice dell’incapacità di rispodere, o dell’arroganza degli eletti che pensano di poter ignorare legittime istanze degli elettori, o dell’indifferenza e insensibilità rispetto alle loro istanze e preoccupazioni per la grave situazione in cui si trova il nostro comune, o … tutte queste cose insieme.
Sulla “legittimità” delle domande credo ci sia poco da discutere, e se qualcuno ha dei dubbi e non ha avuto modo di assistere al consiglio comunale del 28 dicembre scorso, posso solo consigliare di andarsi a leggere la relativa delibera e giudicare da solo (https://www.box.com/s/4fscyzuhsvse1p9xtt7i).
Non ce n’era certo bisogno, ma questa è l’ennesima prova di palese inadeguatezza di questa amministrazione e della necessità di costruire da subito un’alternativa, nel senso di una lista di giovani, promossa e sostenuta dai giovani, che intendano impegnarsi per 5 o 10 anni (massimo) al servizio della comunità.