domenica 27 gennaio 2013

Crisi politica a San Salvatore: ma che soluzione originale (un bel rimpasto)!

 Dopo tutto quello che abbiamo sentito nell'ultima parte del Consiglio Comunale del 28 dicembre, il nostro sindaco e la sua maggioranza, come ampiamente previsto, e senza alcuna spiegazione, si sono limitati a pubblicare sul sito internet del comune due “fredde” ordinanze con le quali sono stati nominati due nuovi assessori al posto degli “uscenti” Iacobelli e Iaquinto.
Non sono state tuttavia pubblicate (chissà perché), le due ordinanze con le quali sono state invece tolte le deleghe assessoriali ai due consiglieri di maggioranza “dissidenti”.
Per il 29 gennaio, dopo un mese dal precedente, è stato invece convocata una nuova seduta del consiglio comunale nel quale sarà data comunicazione della “revoca e nomina assessori” e dovranno essere approvati il “regolamento sul sistema dei controlli interni” (in effetti non sembra che finora abbiano funzionato granché, stando alle accuse di Iaquinto e Iacobelli!) e lo statuto e lo schema di atto costitutivo dell’unione dei comuni “Città telesina”.

Non possiamo che augurarci che il sindaco, nel corso della seduta, dia quantomeno delle spiegazioni rispetto alle gravissime accuse ricevute dai suoi ormai ex assessori.

Ci auguriamo inoltre che Leucio Iacobelli e Domenico Iaquinto illustrino meglio i loro motivi di dissenso soprattutto per quanto riguarda le accuse di spese fuori controllo, in particolare per la gestione dei rifiuti. Siamo convinti che, avendo essi sentito fortemente il bisogno di più democrazia e partecipazione all’interno del gruppo di potere dell’amministrazione, tanto da essere tacciati di utopia, sapranno approfittare dell’occasione per dimostrare ai cittadini che quei nobili sentimenti di libertà, l’anelito alla democrazia, il bisogno di condivisione che li hanno portati a un così clamoroso dissenso siano effettivamente sentiti e desiderino condividerli con i loro concittadini.

In ogni caso, anche in questa occasione la maggioranza ha dimostrato la sua incapacità di rispettare gli impegni elettorali e programmatici, senza essere nemmeno in grado di giustificare la grave crisi creatasi al suo interno e le altrettanto gravi motivazioni di natura democratica ed economica.

Noi continuiamo a ritenere che sia dovere del Sindaco e della Giunta dare delle spiegazioni, e pubblicare un prospetto dettagliato di tutte le spese sostenute dal nostro Comune nel 2012 (analiticamente distinte), con indicazione anche dei risultati che si ritiene di aver conseguito con ogni singola spesa discrezionale, a cominciare dalle consulenze esterne e dall’assunzione a tempo determinato e parziale di un nuovo tecnico, mortificando, peraltro, la professionalità dei dipendenti del comune, accusati tempo fa di “mancanze” gravissime e, sembra, addirittura denunciati, senza che, a quanto se ne sa, vi siano stati riscontri a tali accuse.

Un’altra questione che dovrebbe essere oggetto di informativa è quella relativa alle antenne per le quali è stato commissionato a un professionista esterno,  e poi approvato, un regolamento. Lo stesso professionista  è stato incaricato e pagato per l’istruttoria delle pratiche di autorizzazione, anche a sanatoria, e ancora non si conoscono i risultati di questo “investimento”.

A proposito! Si può sapere, in tema di spese, come sono stati utilizzati gli oltre 800 mila euro incassati con la vendita del terreno in località “acqua fetente”?

Intanto, giusto per non smentirsi riguardo a trasparenza e partecipazione:
-       nel prossimo consiglio comunale sarà approvato lo statuto della cosiddetta “città telesina” senza neanche averlo né pubblicizzato né tanto meno discusso, e facendo quindi peggio, se possibile, persino di quanto fatto con lo statuto comunale;
-       è già stato approvato in una precedente seduta del consiglio comunale un Piano di azione per l’energia sostenibile, senza pubblicizzarne i contenuti, né gli eventuali sviluppi in merito (azioni concrete poste in essere);
-       nessun impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è stato realizzato;
-       gli atti dell’albo pretorio (ribadiamo) non sono più consultabili sul sito internet del comune oltre i 15 giorni di pubblicazione, nè sono resi disponibili gli allegati alle delibere;
-       del piano rifiuti (per la cui redazione è stato incaricato un tecnico esterno) che l'assessore Pucino aveva sottoposto anche all'attenzione della consulta ambientale, non s'è saputo più nulla (anche perché si è “pensato bene” di delegare il tutto alla città telesina, e quindi al sindaco di Telese Terme, che la guiderà per i primi 5 anni!);
-       dalla minoranza, sempre pronta in passato ad infilarsi anche in contraddizioni minori, non arriva alcuna reazione degna della crisi in atto (chissà perchè)

La performance di questa amministrazione somiglia sempre più a un fallimento rispetto agli obiettivi sbandierati prima delle elezioni.
Eppure sembra già quasi di sentirli, nella prossima campagna elettorale, a cercare alibi e colpe altrui per giustificare la loro incapacità di realizzare il programma e mantenere gli impegni presi con i cittadini.
Non siamo tanto utopistici da credere che questa situazione, pur così grave, porterà a chiarimenti e cambiamenti nell’Amministrazione, ma continuiamo a credere che la necessità di un radicale rinnovamento della vita politica e amministrativa debba spingere tutti i cittadini ad attivarsi per renderlo possibile.

 PS: Qualche strumento in più, intanto, sembra arrivare da altrove
Chiedere alla pubblica amministrazione di rendere conto ai propri cittadini del proprio operato, senza avere un interesse specifico, è una possibilità garantita ai cittadini italiani da una nuova norma introdotta dal governo con l’art.18 del Decreto legge 83/2012, convertito nella legge 134/2012 che introduce una pratica destinata a rendere trasparenti ed espliciti i rapporti economici tra pubblico e privato.
Nello specifico, questo articolo prevede che a partire dal 1° gennaio 2013, pena l’invalidità dei contratti stipulati dalla pubblica amministrazione, le informazioni salienti riguardanti «la concessione delle sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari alle imprese e l’attribuzione dei corrispettivi e dei compensi a persone, professionisti, imprese ed enti privati e comunque di vantaggi economici di qualunque genere a enti pubblici o privati… sono soggetti alla pubblicità sulla rete internet».



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