martedì 5 febbraio 2013

Continuiamo a mantenere aperto il dibattito (si fa per dire!).

Dopo aver assistito costernati al consiglio comunale del 29 gennaio scorso, a un mese circa di distanza da quello precedente del 28 dicembre, che già aveva riservato delle grosse “sorprese”, e preso atto delle dimissioni del Sindaco Izzo, ci permettiamo di riproporre alcune domande al vicesindaco, dott. Emilio Bove, quale rappresentante di ciò che resta della maggioranza. Peraltro, una delle cose che più ci hanno impressionato è stato il “profilo basso”  tenuto proprio dal vicesindaco fino all’irrituale “verifica di maggioranza”, da lui stesso richiesta, e consumatasi pubblicamente nel corso del consiglio comunale, quando il suo intervento è sembrato essere non altro che un’esortazione ai quattro dissidenti a tirare fuori il coraggio (in verità lui ha usato un’espressione decisamente meno elegante) e ad andare fino in fondo sfiduciando apertamente il sindaco.
E, dopo questa necessaria premessa, veniamo alle domande.
  1. Cosa (o chi) c’è davvero dietro  il fortissimo (e apparentemente insanabile) dissenso di Iaquinto, Vaccarella, Iacobelli e Gaetano verso il Sindaco Izzo e il Presidente del Consiglio  Raffaele Pucino e gli altri assessori?
  2. Considerata anche la gravità delle accuse, perché la (ormai ex) maggioranza e soprattutto il sindaco e, a questo punto, il vicesindaco non rispondono in modo esauriente e documentato alle loro contestazioni, e in particolare a quella sulla mancanza di partecipazione e collegialità nelle decisioni (fino al punto che il Sindaco Izzo è arrivato alle dimissioni senza aver mai sentito la necessità, né in consiglio comunale né fuori, di dare delle spiegazioni ai cittadini)?
  3. Cosa ne pensa dei severi giudizi e delle accuse ai due ex assessori Iacobelli e Iaquinto contenute negli atti di revoca di Izzo ma anticipate e riprese sia da Iatomasi che da Pucino e La Fazia?
  4. Non trova strano che un gruppo di persone sicuramente eterogeneo dal punto di vista politico, e che tuttavia fin qui aveva dimostrato (apparente?) solidità, così improvvisamente, si sia spaccato in due “fazioni” apertamente e duramente contrapposte?
  5. Data la carica di vicesindaco, Lei è ora il principale referente di questa maggioranza (o meglio, di quel che ne resta): proporrete insieme una nuova lista alle prossime elezioni, magari con Lei candidato sindaco?
  6. In quanto esponente del partito democratico, che recentemente sembra aver “sposato” decisamente il metodo delle primarie, non pensa che sia il caso di applicare questo strumento anche nel nostro paese per far decidere direttamente ai cittadini i candidati da inserire nella lista (i quali poi indicherebbero il capolista candidato sindaco)?
  7. E’ d’accordo con Pasquale Iatomasi che considera lo statuto della “città telesina … una scatola vuota che deve essere riempita di contenuti” e concorda ancora con lui quando afferma che il P.A.E.S. è pure questo un “atto formale, privo di qualsivoglia contenuto tecnico”?
  8. Risponde al vero l’affermazione (ascoltata nel corso dell’ultimo consiglio comunale) che alla stesura di questo statuto per il comune di San Salvatore Telesino avete partecipato solo Lei e Iacobelli?
  9. Può dirci anche a chi allude sempre Iatomasi quando parla di un progetto per l’installazione di impianti fotovoltaici per 450 kW “che giace in qualche cassetto da oltre sette mesi”?
10. Ora che San Salvatore, grazie alla crisi della maggioranza, non ha approvato l’adesione alla città telesina e il relativo statuto, si rimette tutto in discussione?
Intanto aspettiamo che entro il 2 marzo prossimo sia pubblicato un “prospetto dettagliato di tutte le spese sostenute dal nostro comune nel 2012 (analiticamente distinte)” come da impegno di Pasquale Iatomasi nel suo post su vivitelese del 1° febbraio già citato.
Sempre con riferimento al suddetto intervento di Pasquale Iatomasi, che pur giudicando “non meritevoli” di risposta molte delle nostre domande, ha comunque fatto uno sforzo di trasparenza, riteniamo che debba essere invece affrontata  immediatamente la questione dello statuto della città telesina che, immaginiamo, interessi non solo i cittadini di San Salvatore ma anche quelli di Amorosi, Castelvenere, Solopaca e Telese Terme.
Fatta salva le previsioni del successivo articolo 45 …” (sic!). Così inizia l’articolo 19, dedicato alla figura del Presidente della Giunta. Come rilevato dalla minoranza già nel corso del consiglio comunale, questa deroga (il presidente della giunta, per i primi due mandati, ovvero per i primi 5 anni, sarà “di diritto” (!?) il sindaco di Telese Terme) è scandalosa! Non si comprende davvero per quale ragione per ben cinque anni, i più importanti, quelli dell’avvio del progetto, questo ruolo debba essere attribuito per statuto al sindaco di Telese. E non si comprende come tutti abbiano accettato in silenzio assoluto questa aberrazione giuridica, questa sospensione della democrazia!
D’altra parte l’intero statuto andrebbe sottoposto al giudizio dei cittadini, sospendendo tutto e avviando un vero percorso di partecipazione, che è del tutto mancato. Ricordiamo che le “riunioni pubbliche” di cui parla Iatomasi furono solo un’inutile esibizione priva di ogni reale confronto e senza che fosse  stata mai presentata una proposta di statuto da discutere (“assemblea farsa”, l’ha definita il capogruppo di minoranza Romano in consiglio comunale, e non possiamo che essere d’accordo).
Sui tempi di pubblicazione degli atti sul sito del comune replicheremo a Iatomasi con un successivo, specifico, post.

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