Sembra
che l’esigenza di trasparenza e partecipazione cominci a non essere
più appannaggio di pochi: agli inizi di novembre scorso era stata
riproposta su vivitelese.it da Ciro Abitabile, cittadino di San
Salvatore Telesino, che aveva espresso pubblicamente una sua opinione
e una sua richiesta, più che legittima, ricevendone
poi una risposta
tanto tempestiva quanto piccata. Al di là dell’argomento specifico
(la conformità alle norme, la coerenza, i contenuti e le
funzionalità del sito internet del Comune), si trattava in primo
luogo di un invito all’amministrazione e ai propri concittadini a
lavorare insieme, incoraggiato peraltro dagli impegni presi dalla
stessa amministrazione.
O
almeno così ci era sembrato. Solo dalla risposta del Sindaco Fabio
Romano si è appreso poi che era stato dato “incarico ad una
società competente nel settore di procedere all’aggiornamento del
sito web secondo i dettami della normativa …”. In effetti,
dopo lo scambio di idee su vivitelese (2 giorni dopo!), il sito è
stato effettivamente interessato da un intervento di aggiornamento e,
“magicamente”, tutti i 65 requisiti verificati dalla procedura
“la Bussola della Trasparenza” della Funzione Pubblica,
risultavano soddisfatti, o meglio, solo apparentemente soddisfatti,
perché in realtà i “CONTENUTI” erano, e lo sono ancora, in gran
parte assenti.
Al momento, le sezioni
“amministrazione aperta” (dove, ai sensi dell’articolo 18
della legge 134/2012, devono essere pubblicati i dati relativi alla
“concessione delle sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili
finanziari alle imprese e l’attribuzione dei corrispettivi e dei
compensi a persone, professionisti, imprese ed enti privati e
comunque di vantaggi economici di qualunque genere”) ed
"amministrazione trasparente" sono prive di ogni
informazione, solo dopo una segnalazione della consulta ambientale il
relativo link, “saltato” nella prima revisione insieme ad altri,
è stato poi ripristinato, manca ogni riferimento e documentazione
sul PRG vigente e sul redigendo Piano Urbanistico, ecc.
A proposito, fino al
19 dicembre 2013 - data fissata dall’amministrazione per un
incontro con i cittadini sull’argomento - nessun documento era
stato pubblicato, e proprio nel corso di questo incontro abbiamo
ribadito, fra l’altro, che queste iniziative dovrebbero essere
precedute (di qualche giorno almeno) dalla pubblicazione degli atti
che saranno poi solo sommariamente illustrati, per dare ai cittadini
interessati la possibilità di intervenire consapevolmente.
Dopo gli interventi
del mese scorso, in ogni caso, anche i “lavori” di adeguamento
del sito si sono fermati (“L'allestimento del sito è in fase di
ultimazione” la dicitura esatta presente in home page ormai da
un mese e mezzo – e da diversi giorni l’albo pretorio e altre
sezioni sono inaccessibili, probabilmente per problemi tecnici dei
server di Centro Servizi Telematici - CSTSannio); d’altra parte, al
di là di quelli che sono gli interventi di tipo informatico, non è
così semplice: una volta creata l’infrastruttura, sono gli uffici
comunali, eventualmente su input della Giunta, che devono poi
inserire o fornire alla società i contenuti da pubblicare e,
soprattutto, dipende dalla volontà politica dell’amministrazione
andare oltre quello che è il mero rispetto delle disposizioni di
legge e introdurre quegli strumenti di partecipazione che
renderebbero concreti gli impegni presi.
Secondo noi manca
comunque uno strumento per consentire ai cittadini interessati di
esprimere pubblicamente le loro valutazioni sulle iniziative
politiche dell’amministrazione comunale o per proporre direttamente
delle idee o dei progetti. Tempo fa avevamo parlato di
“open-municipio”, ma ce ne sono altri disponibili, o se ne può
realizzare uno ad hoc; il vero problema è che quello che si chiede
quando si è cittadini (o all’opposizione) poi lo si dimentica
immediatamente quando si va, o si ritorna, dalla parte della
cosiddetta “amministrazione attiva”, che sembra pretendere
fiducia incondizionata e piena delega per decidere sempre e comunque
per tutti, con la conseguente insofferenza per le “interferenze”
dei cittadini. Ma la democrazia partecipativa, tanto invocata a
parole quanto evidentemente difficile da attuare nei fatti da chi poi
si ritrova a fare l’amministratore, è esattamente questo:
cittadini che non accettano di delegare completamente e
“interferiscono” (si informano e chiedono strumenti per potersi
informare, pretendono trasparenza assoluta, chiedono di essere
ascoltati su un piano di parità e di poter esprimere la loro
opinione liberamente e pubblicamente, avendo avuto in tempo utile le
informazioni e i documenti necessari), confortati peraltro
dall’evoluzione normativa degli ultimi anni in materia di pubblica
amministrazione.
Considerato che ormai
è passato un po’ di tempo dall’insediamento della nuova
amministrazione, è lecito oggi che i cittadini che avevano letto
determinate promesse nel programma elettorale, confermate dagli
impegni programmatici di inizio mandato, si aspettino di iniziare a
vederli concretizzati.
Cominciamo allora
proprio dagli obblighi di trasparenza, da assolvere anche tramite un
corretto utilizzo del sito istituzionale, argomento sul quale più
volte ci siamo espressi in passato, senza peraltro mai avere
l’impressione che qualcun altro condividesse tali richieste al
punto da appoggiarle apertamente (ricordiamo che proprio recependo
una richiesta di Cittadini in Movimento, già nel 2009 il Commissario
prefettizio, dopo la chiusura anticipata dell’ultima consiliatura
guidata dall’ex sindaco Creta, aveva disposto di implementare il
sito internet istituzionale con l’albo pretorio on line). Quando
poi nell’autunno scorso l’amministrazione Izzo decise
improvvisamente di limitare a soli 15 giorni la durata di
pubblicazione degli atti, ancora Cittadini in Movimento, sempre in
solitudine (nemmeno l’opposizione di allora, che ci risulti, ebbe
nulla da dire), segnalò
tempestivamente e criticò duramente tale
modifica (con successivo “scambio
di idee” con l’ex maggioranza, oggi
opposizione), senza purtroppo ottenere né il ripristino delle
modalità di pubblicazione a suo tempo decise dal commissario
prefettizio, né che la questione fosse affrontata in modo
appropriato con un regolamento, da discutere in consiglio comunale,
che ratificasse le modifiche introdotte o ne stabilisse di nuove.
L’attuale
maggioranza, nel paragrafo “Trasparenza, pubblicazione atti e
partecipazione” del suo programma elettorale, aveva promesso
esplicitamente, fra l’altro, proprio di rimuovere tale limitazione,
e in realtà si trattava di una modifica banale (per quanto riguarda
l’aspetto squisitamente tecnico-informatico). Così dall’8
novembre scorso (quindi dopo la richiesta apparsa su vivitelese) è
stata introdotta la sezione archivio, ormai obbligatoria per legge,
dove è possibile visualizzare delibere e determinazioni dal 2011 in
poi. A quanto pare iniziano ad essere presenti anche gli allegati
citati in tali provvedimenti che sono, come più volte da noi
sottolineato, indispensabili alla loro comprensione.
Al momento in cui
scriviamo, risulta comunque ancora “dispersa” la sezione
“BILANCIO”, che era stata inserita sempre nel 2009 dal
commissario prefettizio, e aveva subito già un “ridimensionamento”
l’anno scorso ad opera della precedente amministrazione, la quale
aveva rimosso gli atti relativi agli anni precedenti. Visto che
continuano in consiglio comunale le discussioni accese sul bilancio,
chiediamo che anche questa sezione sia ripristinata, magari
recuperando anche gli atti relativi ai bilanci degli anni precedenti,
dal 2008 in poi.
Un’amministrazione
realmente convinta della necessità di condividere con i cittadini
che rappresenta le scelte politiche che li riguardano (democrazia
partecipativa), proprio all’inizio del suo mandato deve attivare
tutti gli strumenti per favorire questo coinvolgimento, e deve fare
chiarezza soprattutto sui conti. In fondo si tratta di numeri: come è
possibile che maggioranza e opposizione siano sempre così in
disaccordo? Possiamo chiedere che gli uffici competenti predispongano
e pubblichino dei prospetti chiari e leggibili, comprensibili per
tutti i cittadini? A proposito: è stata formalizzata la nomina del
“Responsabile della Trasparenza”?
Come abbiamo detto,
sarebbe anche necessario approvare un regolamento che stabilisca le
modalità di aggiornamento del sito, individuando tutte le
informazioni che devono essere obbligatoriamente pubblicate, oltre
quelle già stabilite dalla norma, e si preoccupi anche degli
aspetti legati alla tutela della privacy. E’ materia di competenza
del Consiglio Comunale: lo si può fare, per una volta, coinvolgendo
oltre che l’opposizione, soprattutto i cittadini? Si potrebbe
costituire una commissione con incarico di predisporre una bozza da
sottoporre poi a tutta la cittadinanza, dando la possibilità a tutti
di esprimere la propria opinione e le proprie osservazioni. Questa
sarebbe amministrazione veramente partecipata.
Fabio Romano, in un
altro passaggio del commento su vivitelese, ricorda che la sua
amministrazione si è insediata solo da “pochi mesi” e
rivendica comunque la “rigorosa osservanza della legalità e
della imparzialità nella gestione amministrativa”, da lui
“invocata e praticata”, e “rinvia ai principi ed alle
norme in materia di democrazia rappresentativa e partecipata”.
Crediamo però che sia necessario un chiarimento: quali sono questi
“principi”? Le “norme”, a noi, sono ben chiare, ma sui
“principi” a cui si ispira questa amministrazione in materia di
trasparenza e partecipazione pensiamo sia necessario qualche
dettaglio in più.
Infatti, quanto già è
oggetto di disposizioni normative non può essere fatto passare per
“concessione” alla “trasparenza” e alla “democrazia
partecipata”. Un'amministrazione per potersi prendere dei
meriti su tali temi deve mettere in atto azioni aggiuntive
(ribadiamo: assoluta completezza di informazione sul sito,
possibilità di intervento da parte dei cittadini, regolari incontri
pubblici in cui ascoltare le loro richieste e proposte, …).
E ancora: come si
coniuga la “rigorosa osservanza della legalità” con la
“cronologia degli eventi”, per esempio, che può essere
“ammirata” leggendo la delibera di Giunta n. 102 del 17.10.2013?
L’oggetto di questa
delibera ("Lavori di riqualificazione della Casa Comunale,
finalizzati alla realizzazione di impianti per la produzione di FER e
ad interventi di efficientamento energetico"), peraltro, era
sicuramente di interesse per la consulta ambientale, che però non è
stata assolutamente coinvolta. Intanto si potrebbero pubblicare le
relazioni ed i progetti allegati, ma magari ne parleremo un'altra
volta...
Meriterebbe un approfondimento anche
il mancato coinvolgimento dei cittadini alle scelte che riguardano la
Città Telesina, insediata “in pompa magna” il 21 dicembre scorso
a Telese, con la partecipazione (da “comparse”, per la verità)
dei nostri rappresentanti, senza aver mai condiviso un mandato coi
propri amministrati.
E comunque, anziché
assistere alle “schermaglie” che puntualmente si ripetono nei
consigli comunali litigando praticamente su tutto, soprattutto in
occasione delle discussioni sull’approvazione di atti di bilancio,
anche da parte dell'opposizione sarebbe più utile iniziare a vedere
delle azioni volte a incalzare la maggioranza sulla tematica della
trasparenza, della partecipazione e della legalità, e altre su cui
quest'ultima aveva preso impegni precisi, allo scopo di sollecitarla
a darvi seguito (certo, la credibilità...: la lista di opposizione,
quando era maggioranza, non è che abbia brillato in trasparenza e
democrazia partecipativa, anzi …).
Sono quindi (anche) le
“assenze” dell’opposizione, che comunque avrebbe fra gli altri
il compito di attivarsi continuamente per recepire le istanze dei
cittadini (di tutti i cittadini e non solo di quelli della loro
parte) e poi rappresentarle in Consiglio o negli Uffici comunali, a
rendere ancor più necessario l’intervento diretto degli stessi
cittadini in difesa dei loro diritti (fra i quali il diritto
all’informazione, alla partecipazione, alla parità di trattamento
ed opportunità, …). Per esempio, visto che ricevono con qualche
giorno di anticipo la documentazione relativa agli atti che dovranno
poi essere discussi e approvati nei consigli comunali, potrebbero,
anche loro dell’opposizione, decidere di pubblicarli immediatamente
su un sito o una semplice pagina facebook, chiedendo ai cittadini di
esprimere un’opinione in merito, segnalare problemi o fare proposte
alternative, facendosene poi portavoce come consiglieri di minoranza
in consiglio comunale.
D’altra
parte, le maggioranze dovrebbero avere più considerazione per le
prerogative delle minoranze, anche coinvolgendole maggiormente in
tutte le materie che sono poi oggetto di “passaggio” in consiglio
comunale: si continua da anni a litigare sui bilanci, ma perché non
si costituisce una commissione anche con la partecipazione
dell’opposizione? E lo stesso vale per i regolamenti. A proposito,
ma se il Sindaco ritiene che il regolamento per il funzionamento del
Consiglio Comunale approvato dalla precedente amministrazione sia
pregiudizievole per le prerogative dell’opposizione (come ha
affermato lui stesso, anche da Sindaco negli ultimi consigli
comunali), dopo averlo “subito quando era all’opposizione”
perché ora non lo modifica invece di applicarlo rigidamente?
Per quanto ci riguarda
continueremo a chiedere l’attivazione e la cura di idonei strumenti
di partecipazione e forme di collaborazione con i cittadini
interessati al buon andamento della gestione della cosa pubblica,
anche riprendendo gli impegni che questa amministrazione ha promesso
di onorare. Per esempio sarebbe bello veder costituito finalmente il
“consiglio comunale dei giovani”, affidandogli facoltà di
esprimere pareri vincolanti su determinate materie (per esempio sulla
destinazione di una parte dei contributi erogati annualmente dal
Comune a favore di associazioni ed eventi), dando così un seguito
anche alle condivisibili sollecitazioni indirizzate dal Sindaco
proprio ai giovani in occasione, l’11 novembre scorso, delle
celebrazioni in onore dei caduti di tutte le guerre.
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