Il Sindaco di San Salvatore
Telesino e la sua maggioranza, a tre anni e mezzo dal loro insediamento, e a
meno di un anno e mezzo dalle prossime elezioni comunali, hanno inaugurato la
loro prossima campagna elettorale, organizzando a fine 2016 le presentazioni
pubbliche di due loro “successi” (redazione del piano di protezione civile e “ammodernamento
della rete pubblica di illuminazione”), e distribuendo un opuscolo intitolato
“Resoconto Attività Amministrativa - … l’impegno continua” (vedi anche "servizio informativo" media-tv).
Effettivamente, un’analisi di
quanto realizzato, e quanto invece è stato tralasciato, rispetto agli impegni e
alle promesse del programma elettorale e della relazione di inizio mandato,
appare opportuna.
Per correttezza, infatti, oltre a
porre l’attenzione su ciò che di buono si pensa di aver realizzato,
bisognerebbe “rendere conto” anche
degli impegni ai quali non si è dato seguito.
Non potendo esaurire in poche
righe, per esigenze di brevità, tutti gli aspetti che meriterebbero una
valutazione, ci sembra il caso di soffermarci in particolare su uno dei
“principi fondamentali” dichiarati nel programma elettorale: “TRASPARENZA e
PARTECIPAZIONE”, riservandoci di trattare in seguito altri aspetti meritevoli
di approfondimento.
Nel programma, fra gli altri, risultava
esplicitamente richiamato, come metodo di attuazione della partecipazione dei
cittadini, l’impegno a “istituire” la consulta per l’ambiente (peraltro già
istituita dalla precedente amministrazione), la consulta per lo sport e per il
tempo libero, la consulta per le associazioni e la cultura, la consulta per
l’agricoltura e il commercio, il forum dei giovani, “incontri periodici con i
cittadini per rendere conto dell’operato amministrativo e coinvolgere la
cittadinanza in ordine alle tematiche di maggiore impatto”, ...
Ebbene, per quanto riguarda la
consulta ambientale, alla prova dei fatti, è noto che essa ha completamente
chiuso le sue attività dopo il nostro disimpegno, dovuto al mancato
coinvolgimento in questioni fondamentali, come il nuovo PUC e il “nuovo”
modello di gestione dei rifiuti, poi delegato al comune di Amorosi (e comunque
non ancora partito, per cui ancora si va avanti con proroghe mensili alla stessa
ditta da oltre un lustro, e con un livello di servizio di cui è stato
certificato il progressivo peggioramento).
Un risultato positivo della
consulta ambientale era stato l’avvio del progetto per il compostaggio
domestico, ma poi anche questo è stato vanificato da scelte non condivise
rispetto alla sua attuazione.
La consulta per lo sport sembra
sia stata effettivamente costituita, ma non se ne sa nulla ...
Delle altre consulte annunciate
ci resta solo … l’annuncio, così come del forum dei giovani (sul sito è
pubblicato quello del comune di Santa Maria a Vico!).
D’altra parte la “parola”
PARTECIPAZIONE scompare nel “resoconto”, nel quale invece si rivendica un già
abusato “rapporto diretto tra cittadini
ed amministratori” che, magari avranno anche scritto male, però ci fa
pensare proprio ai vecchi schemi del recarsi direttamente dal sindaco di turno
per chiedere …
Per quanto riguarda la TRASPARENZA,
e in particolare l’impegno ad implementare la pubblicazione di atti e documenti
sul sito istituzionale, con esplicito riferimento ai “bilanci di previsione e ai
bilanci consuntivi”, sempre alla prova dei fatti, dobbiamo rilevare che
l’ultimo documento pubblicato nella sezione “bilancio”, risale al 2013, anno
delle ultime elezioni dopo il commissariamento che surrogò l’amministrazione
Izzo, “autodemolitasi” (per dissensi sul PUC? Per altre questioni? … Nessuno di
quelli che sapevano ha mai ritenuto di dover informare i cittadini, così come
anche oggi ancora nessuno spiega i motivi della fuoriuscita dalla maggioranza
dell’ex vicesindaco Leucio Iacobelli).
Molte altre sezioni del sito,
incluse quelle su consulenze esterne e pagamenti, non sono aggiornate.
Peraltro, il sindaco e i suoi
assessori, rivendicano di aver “riequilibrato i conti e dato respiro alle casse
comunali”, evidentemente svuotate da chi li aveva preceduti; dunque, ci
aspetteremmo che sia loro interesse pubblicare e rendere facilmente accessibili
a tutti i cittadini questi atti (rendendo conto anche delle somme che si stanno
spendendo in consulenze esterne per adempimenti che dovrebbero rientrare
pienamente nelle attribuzioni del personale dipendente del Comune).
D’altra parte, ciò che rafforza gli
amministratori comunali in questo approccio limitativo nei fatti, è, purtroppo,
proprio l’atteggiamento della maggior parte dei cittadini, che anche quando sono
critici o si sentono “minacciati” da qualche notizia di iniziative
potenzialmente pericolose per la salute, si guardano bene dal manifestare il
loro pensiero o dall’esporsi in qualche modo, oppure, “memori” dell’esistenza
di una consulta per l’ambiente, pensano di delegare sempre ad altri anche
questo impegno.
E’ questo il caso, per esempio,
delle sollecitazioni che abbiamo ricevuto nelle ultime settimane, quali ex
partecipanti alla consulta per l’ambiente, rispetto alla ventilata
realizzazione in contrada Varco, di un presunto “impianto di
stoccaggio/trattamento di rifiuti”, non si sa di quale tipologia.
La risposta a tali sollecitazioni
è stata, come al solito, che chi giustamente si preoccupa di tali ipotesi,
dovrebbe in prima persona esporsi per chiedere informazioni e rappresentare, se
del caso, il proprio dissenso.
Comunque, dopo aver chiesto
notizie per le vie brevi agli uffici comunali, pur non avendo avuto conferma di
tali notizie, abbiamo protocollato l’ennesima richiesta di accesso agli atti; in essa
abbiamo fatto riferimento, fra gli altri, anche a tale presunto problema, ma contestualizzandolo
nel più generale e sicuramente concreto e attuale disastro di una “zona
industriale” dispersa, senza criterio, su un vasto territorio, e ormai
totalmente fuori controllo, dalla quale già si sono avuti impatti in termini di
immissione di inquinanti nocivi per la salute, sia a seguito di incendi sia per
conseguenza diretta degli stessi processi industriali che vi si svolgono.
Per la cronaca: a tale richiesta,
anche dopo il decorso dei 30 giorni entro i quali deve essere data risposta,
non c’è stato ancora alcun seguito! Altro che trasparenza …
E’ il caso, a questo punto, di
rispondere brevemente anche a chi ci accusa di aver “perso la voce”, o “di aver finito
l’inchiostro”, o di esserci “fermati”,
dopo l’insediamento di questa amministrazione. Come chiunque può verificare
leggendo i post che abbiamo pubblicato sul blog, regolarmente linkati su
facebook e twitter, non abbiamo mai omesso di esprimere, quando era necessario,
i nostri pensieri e il nostro dissenso, semmai depotenziato dalla totale
assenza di effetti sia da parte degli amministratori che della maggior parte
dei nostri concittadini (nella misura in cui non si espone pubblicamente):
infatti non abbiamo mancato di produrre formali segnalazioni o richieste, e
persino esposti all’autorità giudiziaria. Non ci siamo “dimessi” da cittadini, non
ci siamo “fermati”, semplicemente
rifiutiamo di “indossare la tutina da supereroe de noantri” che, a richiesta,
per delega o per comodità di chi ha obiettivi non trasparenti, si fa carico del
“controllo civico”.
Ora, in vista delle prossime
elezioni, vecchi e nuovi paladini della trasparenza e della partecipazione, vorranno
convincerci che, se veramente vogliamo che le nostre proposte vengano
realizzate, a loro dobbiamo dare (o ridare) fiducia, e dalla loro parte dobbiamo
schierarci, e magari candidarci, perché “solo
dall’interno si possono cambiare le cose”.
La cittadinanza attiva, per noi è
altro: è impegno per il bene comune e collaborazione libera e gratuita, non
“arruolarsi” o “farsi arruolare” in un’alleanza per la conquista del “potere”.
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