mercoledì 13 gennaio 2021

Fridays for Future e la loro presunta "bufala del sovrappopolamento"

Riflessioni a seguito della pubblicazione di questo post di FfF, paragrafo "La bufala del sovrappopolamento del pianeta"

Popolazione e consumi: non si dovrebbe porre più utilmente la domanda "dove e come mettere le asticelle di demografia e consumi con attenzione, cura ed equità" piuttosto che asserire seccamente "la sovrappopolazione è una bufala" ? Figlio di Impact=Population x Affluence x Technology (Impatto=Popolazione x consumi pro capite x efficienza tecnologica) quale sono, fatico troppo con la narrazione di FfF che sintetizza i problemi in "sovrappopolazione no, eccesso di consumi pro-capite sì" (lasciamo perdere le accuse di classismo e razzismo), come se la realtà non fosse molto articolata, non solo considerando le tante possibili combinazioni di popolazione e consumi pro-capite ammissibili da un sistema limitato come la nostra biosfera, ma anche in ragione delle condizioni locali sia di densità di popolazione sia di biocapacità e certamente delle condizioni di equità sociale e di cultura: del resto qual è il senso di parlare di sostenibilità, di generazioni future, senza attaccare gli squilibri interni e fra stati ? Non è in dubbio questo, o meglio per me non lo è.

Proviamo a farci un'idea di riferimento su impronte, stili di vita, popolazione senza essere eccessivamente complessi come il tema meriterebbe, pur preservando comunque i fondamenti del tema in discussione e cioe' sostenibilita', equita', qualita' della vita e demografia. Prendiamo come esempio un caso interessante: Cuba.
Secondo il metodo e gli indicatori presi in considerazione dal Global Footprint Network (GFN) - per intenderci quelli del calcolo dell'overshoot day, fra i pochi enti indipendenti a mettere pubblicamente in relazione biocapacità del pianeta ed impronta umana - se tutta la popolazione mondiale avesse l'impronta di un cubano medio del 2017 ci vorrebbero 1.14 pianeti Terra.
La popolazione mondiale del 2017 era di circa 7.5 mld. 
Valutiamo la popolazione "sostenibile alla GFN": 7.5 mld persone / 1.14 pianeti = 6.6 mld persone/pianeta circa.

Insomma, secondo il GFN le "risorse" di 1 pianeta Terra (disponibili al 2017) sarebbero sufficienti se fosse abitato da 6.6 mld di persone con lo stile di vita di un cubano medio (del 2017).
Perchè Cuba ?

1) Ha un rapporto aspett. di vita media / PIL tra i migliori
2) E' tra gli stati del punto 1) che più si avvicinano ad 1 pianeta di "fabbisogno"
3) Non è, ancora, ascrivibile fra i Paesi occidentali  (nel senso che non sono affetti da grossi livelli di diseguaglianze) 
4) Abbiamo tutti, chi più chi meno, una qualche idea del loro stile di vita, su cui fare paragoni.

Possiamo trarre come conclusione da quanto sopra - per quanto i numeri non vadano presi per oro colato ma come indicativi - che possiamo permetterci, ai fini della sostenibilità, gli stili attuali e congiuntamente trattare la sovrappopolazione come una bufala ? Credo di no.

Vivere come cubani non è vivere come italiani (dobbiamo più che dimezzare la ns impronta) , ma neanche come un abitante dell'Africa centrale (lasciare loro la libertà di accedere a risorse, cultura e servizi che permettano loro di "salire" alle condizioni dei cubani), così come 6.6 mld non sono 7.8 mld (siamo in troppi anche come "cubani").

Non so se il GFN soffra di bias da bianchi benestanti (o se sia parte del complotto, propagatore di bufale) ma già messa così (e non sono un esperto, quindi mi sfuggono chissà quanti ordini di grandezza di complessità), cioè con numeri che parlano solo di consumi e di popolazione complessiva (per quanto da controllare e ricontrollare), come facciamo a semplificare messaggi indirizzati a diffondere il concetto di sostenibilità con un secco, accusatorio e semplificatore "la sovrappopolazione è una bufala da razzisti bianchi benestanti" senza confutare chi, esperto con metodo, dice il contrario ? 
Un interlocutore come FfF, fatto di ragazzi, studenti, da cui ci si aspetta spinta, domanda di scienza ed anche offerta di scienza (ricordate gli inviti di Greta a seguire la scienza ?) mette il dibattito sulla sostenibilità su una strada non certo agevole, quanto meno di semplificazione eccessiva (per esperienza  quando per qualche motivo non la si racconta tutta in un contesto nuovo inizio a pensare a sintomi di cattivi retroscena, vediamo).

NB: Il metodo di calcolo del GFN, che ho usato come riferimento per le valutazioni, ottempera ad esigenze di semplicita' del messaggio finale (numero di pianeti necessari) e di articolazione degli indicatori presi in considerazione per farne sintesi, fra i piu' completi che si trovano in giro. Ad ogni modo l'impronta ecologica presa in considerazione manca di valutazioni sui contributi alla sostenibilita' dati per esempio dalla biodiversita' , senz'altro un altro grande indicatore di salute dello stato del pianeta da introdurre nel calcolo. Ne concludiamo che i numeri sono finanche ottimisti e molto probabilmente la popolazione "cubana" sostenibile sul pianeta e' da rivedere verso il basso.

Francesco P.

Nessun commento:

Posta un commento