venerdì 12 febbraio 2021

Transizione ecologica ? Non consumiamo anche le parole alle prossime generazioni

Chiamerete transizione ecologica qualcosa che si misura in Gigawatt di potenza installata, in Km di rotaie AV per rimuovere veicoli dall'asfalto, in numero di veicoli elettrici che si vogliono rimuovere dall'asflato e che rimpiazzano i veicoli termici, in ton/anno di plastica rimpiazzata da altri materiali usa e getta, in ritorni economici di euro spesi nel "green", in posti di lavoro "verdi" creati, in numero di nuove infrastrutture "ma a basso consumo", in numero di nuovi oggetti digitali introdotti "a basso impatto" e che creano "dematerializzazioni", in densità di artefatti umani "ma verdi" ? Non fatelo in mio nome. Il punto di arrivo della transizione sarà l'aumento del PIL e delle concentrazioni patrimoniali "meritocratiche" verdi o la riduzione assoluta delle emissioni di climalteranti, delle polveri sottili, del consumo e degrado di suolo, del degrado delle foreste vergini e antiche, della dispersione di materia e di inquinanti da sintesi chimica in aria acqua e suoli, del consumo di materia e di energia complessiva, del tasso di estinzione di specie, del tasso di alterazione dei cicli chimici vitali, senza gravare ulteriormente su altre aree del pianeta e perseguendo riequilibri sociali ? Siamo attrezzati per provare a spendere decine (centinaia) di miliardi per migliorarci la vita in maniera diffusa includendovi una riduzione assoluta di impronta complessiva ? E da quando ? Lo potremo essere con gli alti profili presunto keynesiani, algoritmi umani di crescita economica meritocratica, con i tattici da mossa del cavallo, i cantieristi per l'ambiente ? Perché, diciamoci la verità, poi, "noi" tutti, tifosi degli uni e degli altri ci siamo attrezzati per transizioni ecologiche e sociali con un minimo di senso appunto di equità e dell'ecologico...così, dall'oggi al domani, a nostra insaputa ? Di certo abbiamo mostrato esperienza sul campo nell'adattare il modello di crescita nefasto ancora attuale ad ogni situazione e stavolta lo verniciamo di verde, a norma di legge e anche fuori norma di legge, lasciando pendenze, debiti e dipendenze in natura e soldi. Ma, in fin dei conti, in tutto questo ci sarebbe del ridicolo e del grottesco, persino, se non fosse anche per il fatto che, consumando termini come "transizione ecologica", non li stessimo sottraendo, entrambi "transizione" ed "ecologica" anche ai nostri ragazzi e alle prossime generazioni. Incentivate pure gli impianti da fonti rinnovabili ovunque, sostituite tutto il parco auto esistente con l'elettrico e spianante anche i territori per aggiungere alta velocità su rotaie per togliere magari proprio i veicoli elettrici dall'asfalto, incentivate le biomasse e le bioplastiche monouso, rendete pure il pianeta più denso di artefatti umani di primo e secondo ciclo, ma almeno chiamatelo business, as usual, cioè come sempre, please. Non partecipo neanche a sto giro.

Limiti critici del pianeta

Limiti critici della biosfera













Francesco P.

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