lunedì 26 ottobre 2009

"Porta la sporta", sensibilizzazione (?), e poi ?

Ho sentito parlare a S.Salvatore dell'iniziativa "porta la sporta" che io ed alcuni miei amici già pratichiamo volontariamente senza sforzo anche nella speranza di un'ampia diffusione della pratica. Rammento che si tratta di un'iniziativa che mira all'eliminazione dei sacchetti di plastica per la spesa sostituendoli con borse (sporte) riusabili.
L'iniziativa, dicevo, è lodevole di per sè, ma resterà ai blocchi di partenza, ed un pò demagogica, se non sarà accompagnata da un'ordinanza del Comune che bandisce i sacchetti di plastica nel giro di qualche mese, e se non si risolve, nel contempo, il problema della periodica mancanza dei sacchetti di plastica per l'immondizia (anch'essi peraltro inquinanti quanto gli shoppers...).
Insomma, se guerra ai sacchetti di plastica deve essere, che sia fatta con un piano completo che coinvolga tutti gli attori:
1) i cittadini, con la sensibilizzazione (sembra si stia facendo, almeno nelle scuole, poi ?)
2) l'amministrazione, con messa al bando ed incentivi: nessuna evidenza in merito da parte degli assessori preposti, immagino includendo quelli al "commercio" ed all' "ambiente" dal quale non abbiamo ricevuto risposte in tal senso
3) commercianti: sono disposti e preparati all'iniziativa ? Perchè dovrebbero farlo ?
Rammento che a livello nazionale c'è stata una proroga al 01/01/2011 della messa al bando dei sacchetti, sfruttiamo questa fase per prepararci al meglio slegandoci dalla politica nazionale (anticipandola) che ha tempi ed interessi non sempre comprensibili, .
Ovviamente l'eliminazione dei sacchetti di plastica, se conseguita, è un ottimo primo passo. Tuttavia invito ad incastonare questa iniziativa in un piano rifiuti complessivo, coerente ed efficace: non limitiamoci alle sole campagne, magari gratificanti perchè vistose, lasciando le politiche di più ampio respiro alle sole mani del neo-commissario provinciale ai rifiuti, mettiamoci nelle condizioni in cui, come cittadini e come Comune, possiamo partecipare, scegliere ed agire con responsabilità su questi temi.

Francesco Pascale - Cittadini in movimento


PS: è un peccato che non ci sia stato alcun coinvolgimento pubblico della cittadinanza di S.Salvatore per l'organizzazione e la promozione dell'iniziativa: anche in questo caso noi, come "cittadini in movimento", insieme ad altre associazioni con cui siamo in contatto e ad altri singoli sensibili al tema avremmo potuto dare il nostro contributo portando di persona queste proposte o critiche che avrebbero quantomeno reso l'iniziativa più robusta, consistente e portato il protagonismo di coloro che devono attuare queste pratiche quotidianamante. Chissà quando si smetterà di avere paura dei propri amministrati ?

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