...PER BLOCCARE IL DEGRADO DELLA ZONA AGRICOLA A VOCAZIONE ARTIGIANALE E
PER UN MAGGIOR CONTROLLO DEL TERRITORIO
I sottoscritti cittadini di San
Salvatore Telesino,
vista la
deliberazione del Consiglio Comunale n. 36 del 17.01.2005;
ritenuto che l’area
individuata con la suddetta delibera, pari ad oltre 200 ettari di terreno, sia
totalmente sovradimensionata rispetto alle limitate esigenze del territorio;
vista la facilità
con cui si è permesso in passato, e ancora si permette, di inserire attività di
ogni genere frammiste ad abitazioni e terreni per le coltivazioni (spesso
finalizzati all'autoconsumo), distribuite senza alcun tipo di pianificazione, né
opere di mitigazione, con grave impatto di mezzi pesanti sulla viabilità, con diffusione
in atmosfera di sostanze ignote ed intollerabili emissioni olfattive, nonché
causa di rumori molesti cumulativi di intensità crescenti, che costringono a
cambiare comportamenti e abitudini di chi vive e coltiva il proprio cibo nei
dintorni;
considerati i rischi
conseguenti alla compresenza, a poche decine di metri di distanza, di
abitazioni, allevamenti, aziende manifatturiere con rilascio di sostanze anche
tossiche in atmosfera e aziende che fanno coltivazione e/o trasformazione di
prodotti agricoli destinati all’alimentazione umana;
tenuto conto della
presenza di decine di capannoni industriali già costruiti ed attualmente non
utilizzati;
ritenuto che con una tale distribuzione di insediamenti produttivi e abitazioni
(offerta ed esercitata tuttora da un’interpretazione delle norme vigenti che
non pone di fatto vincoli e limiti) su un’area così estesa, non si può attuare
una tutela efficace dei cittadini rispetto agli impatti singoli e cumulativi
(inclusa la sottovalutata impermeabilizzazione di nuove aree) causati dalle
attività industriali;
visti i ripetuti
episodi verificatisi negli ultimi mesi (due capannoni distrutti con il loro relativo
contenuto, costituito da materiali combustibili di varia tipologia - vernici,
tessuti, e presumibilmente anche materiali che dovevano essere considerati
rifiuti speciali (o comunque sostanze pericolose per la salute) – che hanno
alimentato incendi di 48 ore almeno ognuno, con conseguente rilascio in
atmosfera di enormi quantità di sostanze altamente tossiche ed estremamente
dannose per la salute e, precedentemente l’incendio di materiali plastici
abbandonati all’esterno di un terzo capannone industriale e nei terreni
adiacenti (senza dimenticare l’incendio della struttura per trattamento rifiuti
di San Lorenzello);
preso atto dell’assoluta
mancanza di informazioni rispetto all’impatto causato dai suddetti incendi, e visto
che nulla è dato sapere sui fumi che si sono sprigionati fino a totale
combustione dei capannoni, né sull’impatto conseguente sulla salute delle persone
che hanno dovuto respirare quei fumi e hanno continuato a consumare i prodotti
agricoli delle aree limitrofe (nessuna analisi, nessuna misura di protezione,
prevenzione, cautela, …, nonostante i doveri in capo ai sindaci in materia di
tutela della salute e protezione civile, o quantomeno nessuna comunicazione
formale ai cittadini);
considerato anche che
le relative ordinanze emesse
dall’amministrazione comunale di San Salvatore Telesino non hanno finora
avuto alcun esito;
convinti che
NON SI POSSA LASCIARE AL CASO LA RESPONSABILITÀ POLITICA E PUBBLICA DELLE
CONSEGUENZE DEGLI EVENTI, anche gravissimi e potenzialmente catastrofici, che
si sono verificati e ancora potrebbero verificarsi sul territorio di San
Salvatore Telesino,
CHIEDONO di
- SOSPENDERE nuovi
permessi per l'insediamento di capannoni industriali sul territorio di San
Salvatore Telesino (o, in alternativa, di ridurre drasticamente l’estensione dell’area in cui sarà ancora
possibile in futuro concedere tali permessi, e comunque senza ridurne le
distanze attuali - già di per sé molto penalizzanti per la vivibilità - dalle
abitazioni), incentivando il recupero e riutilizzo delle strutture già
esistenti e attualmente abbandonate, e VIETARE
comunque l’insediamento di nuove attività e impianti impattanti e pericolosi
per la salute;
- ATTIVARE tutti gli
strumenti possibili per la tutela dei cittadini che si trovano loro malgrado a
convivere coi capannoni esistenti e AVVIARE
una politica di controllo del territorio, a tutela della salute e della sicurezza
dei cittadini;
- DISPORRE ACQUISIRE
E PUBBLICARE regolarmente, in corrispondenza di eventi critici come
quelli sopracitati, le analisi necessarie per verificare la presenza di sostanze
pericolose per la salute (nell’aria, sui terreni, sulle coltivazioni, nelle
falde acquifere, etc )
- ADEGUARE il piano
comunale di Protezione Civile di San Salvatore Telesino, a fronte
dell’esistenza sul territorio di decine di “industrie”, attive o dismesse, inserendo
nel capitolo dedicato al “rischio industriale” l’elenco geo-referenziato di
tutte le aziende, con indicazione del livello di rischio delle relative
attività sulla sicurezza e salute della popolazione e per l’ambiente, della
tipologia e quantità dei materiali combustibili/incendiabili eventualmente
stoccati nei vari siti, e delle procedure di tutela preventiva o contingente
(azioni a valle dell'evento, inclusa la tempestiva informazione ai cittadini
sulle azioni a propria tutela finora totalmente e gravemente assente), nonché l’analisi
di tutti quei possibili scenari di rischio che potrebbero avere un impatto
“esterno” rispetto all’area delle varie aziende (la protezione civile non è
solo intervento in caso di evento, ma soprattutto previsione, prevenzione e
protezione);
Nessun commento:
Posta un commento