martedì 3 febbraio 2015

CI RISIAMO !

L'assessore e vicesindaco Iacobelli ha inviato il 31 gennaio scorso una nuova mail ad alcuni tecnici di San Salvatore Telesino che erano stati precedentemente chiamati a partecipare a due incontri svoltisi nei giorni 7 e 17 ottobre scorsi. Con questa comunicazione si chiedeva sostanzialmente di pubblicizzare l'invito dell’Amministrazione ai cittadini a partecipare ad un nuovo incontro pubblico propedeutico alla stesura del PUC senza che però ci sia stato nel frattempo alcun seguito alle osservazioni e richieste emerse nel corso dei due suddetti incontri.
 
Visto che tale invito non è ancora pubblicato sul sito internet del Comune, ne riportiamo di seguito integralmente il contenuto. “Coerentemente con gli impegni assunti l’Amministrazione procede nell’iter di formazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC) con la massima trasparenza e con il contributo di tutti: cittadini, tecnici, imprenditori. Dopo aver illustrato a tecnici e consiglieri comunali la bozza delle “regole” che dovranno essere seguite nell’applicazione del PUC vogliamo avviare il dibattito sui contenuti del Piano. Prima di definire il dove (dove costruire abitazioni, dove prevedere giardini o scuole, ecc.) e il quanto (quante abitazioni, quanto verde pubblico ecc.), vogliamo definire che cosa il PUC dovrà prevedere. Il territorio è una risorsa preziosa, non va sprecata. Prevedere destinazioni d’uso che rispondano alle effettive domande della comunità è imperativo. Invece accade spesso che dopo che il PUC è entrato in vigore si scopre che vaste aree classificate edificabili sono restate inutilizzate, mentre si è dovuto rifiutare proposte di realizzare attrezzature di interesse generale, perché non previste dal piano. Per definire i contenuti del PUC – soprattutto con riferimento alle attrezzature di interesse generale - abbiamo quindi deciso di invertire il percorso. Anziché prevedere destinazioni d’uso standard (aree per sport e tempo libero, per servizi, per grande distribuzione ecc.) e attendere che vengano utilizzate, chiediamo a cittadini e imprenditori Quali progetti vorreste che il PUC permettesse di realizzare? Per conoscere aspirazioni e potenzialità della nostra comunità (e di quanti pensano di investire nel nostro territorio) è quindi indetta una riunione pubblica il giorno Venerdì 06 FEBBRAIO 2015 alle ore 18,00 nella sala Conferenze (vecchio Municipio) Le indicazioni che emergeranno saranno confrontati con gli indirizzi programmatici a suo tempo formulati, con le caratteristiche e le capacità di carico del sistema comunità-territorio e concorreranno poi a definire i contenuti del PUC, che verranno illustrati in una successiva riunione pubblica”.
 
Come Cittadini in Movimento, nei due incontri con i tecnici di cui sopra, avevamo sottoposto al progettista, ing. Ferrigni, al sindaco e al vicesindaco, una serie di osservazioni, alcune di esse condivise dagli altri tecnici presenti e, ci era sembrato, anche dal vicesindaco Iacobelli e dal sindaco Romano, che in sintesi chiedevano:
- la modifica di punti basilari della proposta di N.A. (Norme di Attuazione) dell'ing. Ferrigni (autoregolazione, distanze minime, concetto di carico urbanistico - n. di unità imm.ri/mq - al posto di indici di fabbricabilità -mc/mq-, …);
- il rispetto delle prescrizioni del PCTP della Provincia di BN (...), carente in vari punti dalle N.A. proposte dal ing. Ferrigni;
- che l'ufficio tecnico comunale si esprimesse formalmente sulla proposta di N.A. del progettista;
- la pubblicazione dei documenti (che già esistono in bozza, come implicitamente confermato dall’ing. Ferrigni) con il “dimensionamento” del piano e la suddivisione in zone omogenee del territorio.
 
Al momento non ci sono riscontri, nemmeno dopo aver sollecitato delle risposte con un successivo comunicato. A questo punto ci chiediamo:
- che senso ha fare questi incontri se chi vi partecipa non riceve poi risposte (argomentate), positive o negative che siano, rispetto alle proprie osservazioni?
- perché si va avanti senza aver prima risolto i dubbi emersi negli incontri precedenti e che sembravano condivisi anche dall’Amministrazione e almeno in parte perfino dal progettista?
- che contributo si può dare se non si ha la possibilità di esaminare i documenti già predisposti, oltre alle N.A. per le quali già sono state evidenziante tante criticità, non solo da noi di Cittadini in movimento, ma anche da altri tecnici, e che sono quasi completamente difformi rispetto alle linee di indirizzo approvate dal Consiglio Comunale?