sabato 4 febbraio 2017

San Salvatore Telesino - “RENDICONTO” dell’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA (2013-2016)

Il Sindaco di San Salvatore Telesino e la sua maggioranza, a tre anni e mezzo dal loro insediamento, e a meno di un anno e mezzo dalle prossime elezioni comunali, hanno inaugurato la loro prossima campagna elettorale, organizzando a fine 2016 le presentazioni pubbliche di due loro “successi” (redazione del piano di protezione civile e “ammodernamento della rete pubblica di illuminazione”), e distribuendo un opuscolo intitolato “Resoconto Attività Amministrativa - … l’impegno continua” (vedi anche "servizio informativo" media-tv).
Effettivamente, un’analisi di quanto realizzato, e quanto invece è stato tralasciato, rispetto agli impegni e alle promesse del programma elettorale e della relazione di inizio mandato, appare opportuna.

Per correttezza, infatti, oltre a porre l’attenzione su ciò che di buono si pensa di aver realizzato, bisognerebbe “rendere conto” anche degli impegni ai quali non si è dato seguito.
Non potendo esaurire in poche righe, per esigenze di brevità, tutti gli aspetti che meriterebbero una valutazione, ci sembra il caso di soffermarci in particolare su uno dei “principi fondamentali” dichiarati nel programma elettorale: “TRASPARENZA e PARTECIPAZIONE”, riservandoci di trattare in seguito altri aspetti meritevoli di approfondimento.

Nel programma, fra gli altri, risultava esplicitamente richiamato, come metodo di attuazione della partecipazione dei cittadini, l’impegno a “istituire” la consulta per l’ambiente (peraltro già istituita dalla precedente amministrazione), la consulta per lo sport e per il tempo libero, la consulta per le associazioni e la cultura, la consulta per l’agricoltura e il commercio, il forum dei giovani, “incontri periodici con i cittadini per rendere conto dell’operato amministrativo e coinvolgere la cittadinanza in ordine alle tematiche di maggiore impatto”, ...
Ebbene, per quanto riguarda la consulta ambientale, alla prova dei fatti, è noto che essa ha completamente chiuso le sue attività dopo il nostro disimpegno, dovuto al mancato coinvolgimento in questioni fondamentali, come il nuovo PUC e il “nuovo” modello di gestione dei rifiuti, poi delegato al comune di Amorosi (e comunque non ancora partito, per cui ancora si va avanti con proroghe mensili alla stessa ditta da oltre un lustro, e con un livello di servizio di cui è stato certificato il progressivo peggioramento).

Un risultato positivo della consulta ambientale era stato l’avvio del progetto per il compostaggio domestico, ma poi anche questo è stato vanificato da scelte non condivise rispetto alla sua attuazione.
La consulta per lo sport sembra sia stata effettivamente costituita, ma non se ne sa nulla ...
Delle altre consulte annunciate ci resta solo … l’annuncio, così come del forum dei giovani (sul sito è pubblicato quello del comune di Santa Maria a Vico!).
D’altra parte la “parola” PARTECIPAZIONE scompare nel “resoconto”, nel quale invece si rivendica un già abusato “rapporto diretto tra cittadini ed amministratori” che, magari avranno anche scritto male, però ci fa pensare proprio ai vecchi schemi del recarsi direttamente dal sindaco di turno per chiedere …

Per quanto riguarda la TRASPARENZA, e in particolare l’impegno ad implementare la pubblicazione di atti e documenti sul sito istituzionale, con esplicito riferimento ai “bilanci di previsione e ai bilanci consuntivi”, sempre alla prova dei fatti, dobbiamo rilevare che l’ultimo documento pubblicato nella sezione “bilancio”, risale al 2013, anno delle ultime elezioni dopo il commissariamento che surrogò l’amministrazione Izzo, “autodemolitasi” (per dissensi sul PUC? Per altre questioni? … Nessuno di quelli che sapevano ha mai ritenuto di dover informare i cittadini, così come anche oggi ancora nessuno spiega i motivi della fuoriuscita dalla maggioranza dell’ex vicesindaco Leucio Iacobelli).
Molte altre sezioni del sito, incluse quelle su consulenze esterne e pagamenti, non sono aggiornate.
Peraltro, il sindaco e i suoi assessori, rivendicano di aver “riequilibrato i conti e dato respiro alle casse comunali”, evidentemente svuotate da chi li aveva preceduti; dunque, ci aspetteremmo che sia loro interesse pubblicare e rendere facilmente accessibili a tutti i cittadini questi atti (rendendo conto anche delle somme che si stanno spendendo in consulenze esterne per adempimenti che dovrebbero rientrare pienamente nelle attribuzioni del personale dipendente del Comune).
D’altra parte, ciò che rafforza gli amministratori comunali in questo approccio limitativo nei fatti, è, purtroppo, proprio l’atteggiamento della maggior parte dei cittadini, che anche quando sono critici o si sentono “minacciati” da qualche notizia di iniziative potenzialmente pericolose per la salute, si guardano bene dal manifestare il loro pensiero o dall’esporsi in qualche modo, oppure, “memori” dell’esistenza di una consulta per l’ambiente, pensano di delegare sempre ad altri anche questo impegno.

E’ questo il caso, per esempio, delle sollecitazioni che abbiamo ricevuto nelle ultime settimane, quali ex partecipanti alla consulta per l’ambiente, rispetto alla ventilata realizzazione in contrada Varco, di un presunto “impianto di stoccaggio/trattamento di rifiuti”, non si sa di quale tipologia.
La risposta a tali sollecitazioni è stata, come al solito, che chi giustamente si preoccupa di tali ipotesi, dovrebbe in prima persona esporsi per chiedere informazioni e rappresentare, se del caso, il proprio dissenso.
Comunque, dopo aver chiesto notizie per le vie brevi agli uffici comunali, pur non avendo avuto conferma di tali notizie, abbiamo protocollato l’ennesima richiesta di accesso agli atti; in essa abbiamo fatto riferimento, fra gli altri, anche a tale presunto problema, ma contestualizzandolo nel più generale e sicuramente concreto e attuale disastro di una “zona industriale” dispersa, senza criterio, su un vasto territorio, e ormai totalmente fuori controllo, dalla quale già si sono avuti impatti in termini di immissione di inquinanti nocivi per la salute, sia a seguito di incendi sia per conseguenza diretta degli stessi processi industriali che vi si svolgono.
Per la cronaca: a tale richiesta, anche dopo il decorso dei 30 giorni entro i quali deve essere data risposta, non c’è stato ancora alcun seguito! Altro che trasparenza …
E’ il caso, a questo punto, di rispondere brevemente anche a chi ci accusa di aver “perso la voce”, o “di aver finito l’inchiostro”, o di esserci “fermati”, dopo l’insediamento di questa amministrazione. Come chiunque può verificare leggendo i post che abbiamo pubblicato sul blog, regolarmente linkati su facebook e twitter, non abbiamo mai omesso di esprimere, quando era necessario, i nostri pensieri e il nostro dissenso, semmai depotenziato dalla totale assenza di effetti sia da parte degli amministratori che della maggior parte dei nostri concittadini (nella misura in cui non si espone pubblicamente): infatti non abbiamo mancato di produrre formali segnalazioni o richieste, e persino esposti all’autorità giudiziaria. Non ci siamo “dimessi” da cittadini, non ci siamo “fermati”, semplicemente rifiutiamo di “indossare la tutina da supereroe de noantri” che, a richiesta, per delega o per comodità di chi ha obiettivi non trasparenti, si fa carico del “controllo civico”.
Ora, in vista delle prossime elezioni, vecchi e nuovi paladini della trasparenza e della partecipazione, vorranno convincerci che, se veramente vogliamo che le nostre proposte vengano realizzate, a loro dobbiamo dare (o ridare) fiducia, e dalla loro parte dobbiamo schierarci, e magari candidarci, perché “solo dall’interno si possono cambiare le cose”.


La cittadinanza attiva, per noi è altro: è impegno per il bene comune e collaborazione libera e gratuita, non “arruolarsi” o “farsi arruolare” in un’alleanza per la conquista del “potere”.