domenica 26 luglio 2009

Abbiamo vinto tutti!

COMUNICATO dei Comitati Civici di San Salvatore Telesino e Guardia Sanframondi contro
la costruzione di un Inceneritore a San Salvatore Telesino

Un grande, emozionato, appassionato grazie a tutti per questa vittoria.
Il progetto presentato dalla Vocem per costruire un inceneritore di rifiuti speciali a San Salvatore Telesino è stato rigettato in Conferenza di servizi con la semplice ma esplicita motivazione che non si tratta di un progetto di Biomasse ma di un impianto altamente inquinante di incenerimento di rifiuti speciali.
I redattori del progetto non hanno minimamente tenuto in considerazione il valore della qualità della vita , le esigenze economiche e la volontà decisionale dei cittadini di questo territorio. Hanno pensato di poter agire intessendo solo interessati rapporti con chi si è reso disponibile ad agevolarli durante la procedura e la conseguente realizzazione del progetto. L’impianto è stato definito un pericolo per la salute di tutti, un pericolo per l’ambiente,un pericolo per il territorio, e per il futuro delle nuove generazioni. Il progetto presenta lacune e incongruenze che fanno svanire completamente qualsiasi fiducia in coloro che offrono ai cittadini ed alle istituzioni incredibili vantaggi e approfonditi controlli tecnici post costruzione.

Ma oggi è solo il giorno dei ringraziamenti.
Diciamo grazie all’ASL, al Genio Civile, all’Arpac ed a tanti altri Enti che hanno svolto dignitosamente il proprio lavoro di analisi con il conseguente rigetto del progetto.
Ora dobbiamo aspettare che lo stesso venga ratificato e vedere cosa la Vocem deciderà di fare: ricorrere al Tar contro tale provvedimento o risolversi definitivamente ad abbandonare il progetto di costruzione.

Ma oggi, come Comitati Civici dobbiamo ringraziare chi, in questi anni, ci è stato accanto.
I comitati civici non rilasciano tessere di adesione, non hanno gruppi dirigenti, non decidono se accettare o meno le adesione. Si è comitati con le proprie azioni. E quindi possiamo solo esprimere riconoscenza e affetto a tutti coloro che hanno partecipato e collaborato con noi.

Lo staff di Vivitelese è stato, fin dal primo giorno, parte dei Comitati. Vivitelese ha rappresentato “l’informazione” per i cittadini dando spazio a tutto ciò che avevamo il dovere di pubblicare; Giovanni Forgione ha pubblicato i nostri interventi a tutte le ore, in tutti i giorni dell’anno, con grande partecipazione e supporto fotografico, di montaggio, di comunicazione reciproca. Tutto lo staff ha lavorato pubblicando gli scritti di tanti cittadini, dell’architetto della Vocem, con il quale si è aperto un dibattito, sono stati pubblicati commenti e articoli provenienti da altri giornali. Insieme non abbiamo mai permesso che sull’argomento cadesse il silenzio, che venisse meno l’attenzione dei cittadini e dei politici. Grazie per averci regalato questa vittoria, grazie di essere stati parte integrante dei comitati civici.

Media TV è stata la televisione locale che ci ha seguiti e ha trasmesso le assemblee, le interviste, gli special condotti dalla bravissima Giusy Iuliano portandoci nelle case di tanta gente che altrimenti nulla avrebbe saputo sull’inceneritore di San Salvatore T. Grazie anche a voi tutti per essere stati con noi e per aver voluto fortemente questa vittoria.

Un grazie affettuoso e colorato a tutti i bambini che hanno dato tutta la loro freschezza seguendoci nelle riunioni, partecipando a manifestazioni, marciando con noi, colorando contro l’oscurità dell’inceneritore.

Vorremmo ringraziare poi tutte le persone che hanno contribuito anche solo con una mail o una telefonata, partecipando alle assemblee o fermandosi per strada a fare due chiacchiere con noi: non ci hanno fatti sentire mai soli!
Altri hanno lavorato più duramente, passando per le case a raccogliere le firme, consegnando volantini o collaborando per qualsiasi altra necessità. Ognuno di loro è, a tutti gli effetti, membro dei comitati civici di San Salvatore e Guardia S.
Ma c’è una persona che può accogliere questo grazie simbolico a nome di tutti: Antonio De Toro.
Un uomo gentile, sempre disponibile, che ha attaccato migliaia di manifesti e ha distribuito nelle buche delle lettere migliaia di opuscoli o avvisi. Ha messo a disposizione anche la sua casa, con le enormi, magnifiche vetrine che hanno raccontato a tutti che c’era una battaglia contro un inceneritore.
Grazie alla visibilità offerta da Antonio anche il commissario Scognamiglio scoprì cosi, per caso la vicenda Vocem: in Comune non lo avevano avvisato.
Antonio è stato anche minacciato varie volte per il suo incessante attacchinaggio, è stato persino diffidato dal continuare, ma lui ha saputo difendersi e difendere il nostro diritto a diffondere le informazioni dei comitati. Grazie Antonio.

Un grazie doveroso ma non formale, infine, ai dirigenti responsabili del procedimento alla Regione Campania che hanno sempre rispettato il nostro diritto all’informazione, inviandoci sempre tutta la documentazione ed invitandoci ogni volta a partecipare. Raramente c’è una tale disponibilità nei confronti dei comitati. La Vocem li ha anche diffidati per questo e all’epoca purtroppo noi non li difendemmo adeguatamente. Grazie dottor Barretta e dottor Pagliuca.

Il più emozionato grazie va però, ancora una volta, a chi ha creduto sin dall’inizio che questa lotta era necessaria, a chi ci ha messo l’anima per difendere questa terra sia esso cittadino, amministratore, politico di professione.

Abbiamo vinto tutti!!!

Scarica qui il materiale recente relativo alla vicenda inceneritore

giovedì 23 luglio 2009

I CITTADINI HANNO VINTO: NO ALL'INCENERITORE

La Conferenza dei Servizi presieduta dal dott. Barretta ha rigettato il progetto della VoCem !
Hanno vinto i cittadini che hanno dimostrato che la partecipazione paga.
Il venir meno dell'entusiasmo e della determinazione del territorio toglie solo carburante ai rappresentanti politici, anche quelli meglio disposti: i cittadini, i comitati e le associazioni non hanno mai mollato la presa, qualunque fosse il colore politico o il nome dei propri amministratori.

Adesso inizia la fase 2 di questa vicenda: dimostrare che siamo in grado di gestirci i nostri rifiuti e che l'energia virtuosa insieme al risparmio energetico ed idrico può entrare a far parte della nostra cultura.
Incalziamo i nostri amministratori locali con proposte di sensibilizzazione sui rifiuti, proviamo a seguire il modello dei comuni virtuosi e ricicloni, facciamo tesoro delle energie positive dei nostri ragazzi che possono, peraltro, in questo modo acquisire competenze e professionalità nel settore dei "green jobs" e dell'economia verde.
È questo il momento giusto, non molliamo proprio adesso sul più bello.

Francesco Pascale

mercoledì 22 luglio 2009

Inceneritore, pulmann per Benevento il 23 luglio

Comitati civici

contro la costruzione dell’Inceneritore a San Salvatore Telesino

È il momento dell’impegno civile e della manifestazione di protesta!

GIOVEDI 23 LUGLIO 2009

ORE 10.00

Stadio Santa Colomba

Regione Campania, settore Ecologia

BENEVENTO

CONFERENZA DI SERVIZI DECISORIA SULL’AUTORIZZAZIONE DELL’INCENERITORE A SAN SALVATORE TELESINO

UN PULMANN DI 50 POSTI,

MESSO A DISPOSIZIONE DAL COMUNE,

STAZIONERA’ DAVANTI ALLE SCUOLE ELEMENTARI

DI SAN SALVATORE TELESINO

DALLE ORE 8.30 PER CONDURCI A BENEVENTO:

PARTECIPATE TUTTI!!!!!!!!!

Manifestiamo contro l’inganno della Vocem!

Invitiamo tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione di protesta contro gli Enti che daranno il proprio assenso alla autorizzazione dell’impianto di incenerimento della Vocem, e a seguire l’attività di informazione, protesta e controllo portata avanti dai comitati, in rappresentanza di una comunità che pretende il rispetto del principio di precauzione e della difesa degli interessi della collettività contro un impianto nocivo e che non può assolutamente rientrare, per le sue ambiguità, nel novero degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.


- Leggi qui per condividere una bella riflessione di un nostro amico

- Dichiarazione di contrarietà all'inceneritore di F.Errico, capogruppo Udeur alla Regione

- Dichiarazione di contrarietà all'inceneritore di G.Masiello, Presidente della Camera di Commercio di BN

giovedì 16 luglio 2009

ATTENZIONE: PUBBILICITA' INGANNEVOLE

Venerdì 17-luglio tutti a Telese davanti al palazzo dei congressi delle Terme alle 18.00 a fare controinformzione sulle bugie che ci raccontano !

Cari concittadini, questa “mostra-evento” organizzata da ABM-Vocem a Telese Terme, tardiva iniziativa auto-promozionale, realizzata a pochi giorni dalla conferenza decisionale del 23 luglio prossimo, ma portata avanti sin dal 2004

È RELATIVA AD UN PROGETTO DI INCENERITORE DI RIFIUTI

così come da Loro stessi definito, da realizzare in Contrada San Mennitto a San Salvatore Telesino, a ridosso dei confini con i comuni di Amorosi e Puglianello, in piena zona agricola (e non “in zona industriale”) nei pressi dello svincolo fra la superstrada Caianello-Benevento e la fondovalle Isclero.
Questa vicenda, che ormai stiamo seguendo da due anni, è densa di particolari inquietanti, a cominciare proprio dal silenzio che l’ha sempre avvolta per volontà dei politici che se ne sono occupati.
La società proponente, Vo.cem. Srl (società fondata nel Casertano con soli 10 mila euro di capitale sociale, poi acquisita dalla ABM di Bergamo), solo dopo oltre 5 anni dall’avvio del procedimento, e solo a ridosso della possibile conclusione dello stesso, nonostante la decisa opposizione di tutte le amministrazioni locali interessate, decide di avviare una campagna di imbonimento nei confronti dei cittadini, con la quale cercherà di convincerci che l’impianto ci porterà occupazione, guadagni, prosperità e benessere, senza nessuna conseguenza per la nostra salute.

Tuttavia, la stessa Vocem dichiara nel progetto l’emissione di inquinanti di vario tipo, e riconosce che potrebbero avere effetti significativi sull’ambiente, pur sostenendo che non sarebbero superati i limiti di legge di ogni sostanza.

Dimentica però le possibili conseguenze dell’azione combinata di più inquinanti, non parla di nano polveri, peraltro non filtrabili e monitorabili; non dice che le nano particelle entrano nelle cellule di tutti gli esseri viventi e …; non evidenzia che la diossina entra con immediatezza nella catena alimentare, e che ce la ritroveremmo nel nostro cibo e nelle nostre cellule
(non esistono limiti ammessi di diossina, è vietata e basta, in quanto si tratta di una sostanza che si deposita nei tessuti senza mai essere smaltita, ed è cancerogena).

Dicono di voler realizzare un impianto per la produzione di energia utilizzando BIOMASSE, ma hanno presentato una richiesta di autorizzazione ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006, che parla di SMALTIMENTO DEI RIFIUTI.

Come sosteniamo da anni:
SI TRATTA QUINDI DI UN INGANNO!

Il progetto Vocem ben spiega che la tecnica adottata è relativa agli impianti di INCENERIMENTO DEI RIFIUTI, oltre che di biomasse, poiché le griglie di combustione e il sistema adottato consentono di poter adattare gli impianti, secondo le necessità e le esigenze dei gestori, a diversi tipi di “combustibili”.

D’altra parte, da più fonti, ivi incluse alcune note della stessa Vocem, oltre che nelle dichiarazioni di vari esponenti politici nazionali, si rileva la volontà di poter utilizzare l’impianto per bruciare CDR e fronteggiare situazioni di emergenza nello smaltimento dei rifiuti.
Insomma, sia l’analisi dei documenti disponibili che lo studio del progetto tecnico, dimostrano che l’iter seguito è totalmente ambiguo e che potrebbe - se autorizzato - rappresentare, con abile gioco burocratico, un inceneritore di rifiuti.
Peraltro, i valori di emissione e l’attività che emergono dagli elaborati, ancora prima di considerare la qualità del combustibile impiegato, sono di per sé elevatissimi, ed in grado di rappresentare
UN PERICOLO GRAVISSIMO PER LA SALUTE
DEI CITTADINI E PER IL TERRITORIO
Grande rilievo viene dato alla possibilità per questo tipo di impianto di acquisire i “certificati verdi” per la produzione di energie rinnovabili o “assimilate” tali.

Abbiamo già chiesto che, se davvero vogliono realizzare un impianto a biomasse, ritirino la domanda fatta ai sensi dell’articolo 208 del D. Lgs. 152/2006 e la ripresentino ai sensi del D.Lgs 387/2003 (autorizzazione unica per impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, nel rispetto dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico-artistico), naturalmente non prima di averla discussa con le istituzioni interessate e con i cittadini!

Ricordiamo a tutti gli abitanti della Valle telesina, che l’impatto dell’impianto ABM-Vocem riguarderà un territorio molto vasto, ben oltre quello del comune di San Salvatore Telesino, che anzi, per effetto delle correnti potrebbe in realtà subire un inquinamento inferiore a quello dei comuni circostanti.

L’inceneritore è il simbolo dell’assurdità di un modello di sviluppo che in nome del profitto di pochi sacrifica il bene comune ed il futuro di tutti.
Non crediamo alle promesse che i cittadini residenti pagherebbero meno soldi per energia e calore, e, del resto, nessuno di Noi accetterebbe un impianto nocivo vicino casa, ed il crollo totale del valore dei propri immobili, per uno sconto irrisorio in bolletta.

Che valore avranno i nostri ortaggi, il nostro vino doc, i nostri formaggi, i nostri salumi, le carni dei nostri allevatori se prodotti all’ombra di un INCENERITORE di rifiuti?

La Ditta afferma che vi sarebbe un attento controllo sulle emissioni: è cronaca italiana di pochi mesi fa il sequestro delle linee di incenerimento di Colleferro a causa della immissione illecita di rifiuti tossici, e altri sequestri di linee di incenerimento per omissioni sui controlli alle emissioni (materiale bruciato quando i controlli vengono sospesi, controlli fatti con tecnologia malfunzionante, enorme incremento di sarcomi e linfomi segnalato nelle vicinanze degli impianti di incenerimento, sono cose che si leggono con regolarità sui giornali, a danno ormai fatto, e che ci preoccupano non poco).

Invitiamo quindi tutti i cittadini a non dar credito alle chiacchiere della Vocem, e a seguire l’attività di informazione, protesta e controllo portata avanti dai comitati, in rappresentanza di una comunità che pretende il rispetto del principio di precauzione e della difesa degli interessi della collettività, contro un impianto nocivo e che non può assolutamente rientrare, per le sue ambiguità, nel novero degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Chiediamo a tutti gli Enti interessati democrazia partecipata che, coinvolgendo cittadini, imprenditori, artigiani, operatori del turismo, associazioni e soggetti attivi di ogni genere, progetti il reale sviluppo eco-sostenibile e le attività ecologiche necessarie al nostro territorio, dall’uso di energia realmente pulita alla raccolta differenziata dei rifiuti e la filiera del riciclaggio ottimizzata, concreta, certa.

A Telese Terme, 17.07.2009, ore 18.00

Noi saremo presenti per fare controinformazione


Comitati Civici di San Salvatore Telesino e Guardia Sanframondi
contro la costruzione dell’INCENERITORE a San Salvatore Telesino

sabato 11 luglio 2009

DI CHE PARLA L’ABM-VOCEM?

Comitati Civici di San Salvatore Telesino e Guardia Sanframondi contro la costruzione di un’Inceneritore a San Salvatore Telesino

DI CHE PARLA L’ABM-VOCEM?

Malgrado la mielosa descrizione dell’inceneritore da parte dell’Ing. Ardizzone per conto della ABM-Vocem, l’oggetto della Conferenza dei Servizi da discutere il 23 luglio 2009 è il seguente:

Dunque, si tratta di un INCENERITORE DI RIFIUTI.

C’eravamo impegnati a pubblicare la lettera di convocazione della C.d.S. del 23 luglio della Regione Campania. Ci scusiamo per il ritardo ma, pur avendola ricevuta il 2 luglio, solo adesso riusciamo ad inviarla a ViviTelese.

Scarica da qui le 2 lettere di convocazione e la risposta della Regione.

Dalla lettura delle 2 note si evince soprattutto che:
  • Il progetto presentato originariamente a Regione, Provincia e Comuni nel 2005 è stato definitivamente archiviato;
  • Il nuovo progetto discusso nella commissione “Ambiente” della Regione a luglio 2008 ha ricevuto il parere favorevole di V.I.A. (a proposito, ricordiamo la tragicomica cronaca di tale seduta di cui si rese protagonista uno dei componenti della commissione? Era fine luglio, dovevo andare al mare, faceva caldo, ero distratto…!!).
  • I nuovi comuni coinvolti, anche della provincia di Caserta, hanno ricevuto il nuovo progetto solo la settimana scorsa: come possono far pervenire una relazione entro il 20 luglio ?

Naturalmente, è comunque chiaro ormai a tutti che l’impatto dell’impianto ABM-Vocem riguarderà un territorio molto più vasto di quello dei 3 comuni coinvolti nella precedente fase del procedimento autorizzativo.

Nell’intervento del “Consigliere di Amministrazione” dell’ABM-Vocem, l’ing. Mauro Ardizzone, pubblicato da Vivitelese, invece, sentiamo parlare ancora una volta del finanziamento di 12.5 mln euro messi a disposizione dalla legge 488, malgrado i termini di ottenimento del finanziamento fossero scaduti a dicembre 2008, non avendo la Vocem dato inizio ai lavori (e anche sulla possibilità di concessione di tale finanziamento, vista la legge, sono sempre stati espressi dei dubbi). In effetti, pur non avendone copia, avevamo avuto modo di leggere la lettera in cui, nel novembre del 2008, l’ex assessore alle attività produttive della Regione Campania, ora euro-parlamentare, Andrea Cozzolino, su sollecitazione della Vo.Cem., scriveva al ministro Scajola affinché intercedesse per far recuperare alla Vo.Cem. stessa tale finanziamento, di fatto ormai perso. Non è che quella sollecitazione ha sortito effetti e non se ne sa nulla? E meno male che le pratiche di questa azienda dovevano essere tutte trasparenti !!!

Come facilmente avevamo previsto, la Vocem, questa volta rappresentata dall’ing. Ardizzone, ha avviato una campagna di imbonimento nei confronti dei cittadini, con la quale cercherà di convincerci che l’impianto ci porterà occupazione, guadagni, prosperità e benessere, senza nessuna conseguenza per la nostra salute. Anzi, durante il consiglio comunale di S. Salvatore Telesino dell’8 luglio e dedicato all’inceneritore, il capogruppo di minoranza ha sventolato un opuscolo che pubblicizzava una iniziativa pubblica della Vocem per “familiarizzare” con i cittadini, in cui insisteranno nel voler esaltare tutti i vantaggi del loro progetto e nel minimizzare i timori per l’impatto su salute ed ambiente.

Parleremo del consiglio comunale a San Salvatore Telesino dell’8 luglio 2009 in un’altra occasione: ora ci interessa altro.

Ci interessa capire se abboccheremo ai “Venditori di fumo” .

Sapremo lottare contro le loro false magie? Saremo capaci di lottare coerentemente contro quella che potrebbe diventare la causa di sicuri danni alla nostra salute?

La stessa Vocem dichiara nel progetto l’emissione di inquinanti di vario tipo e riconosce che potrebbero avere effetti significativi sull’ambiente, pur sostenendo che non sarebbero superati i limiti di legge di ogni inquinante.

Dimentica però le possibili conseguenze dell’azione combinata di più inquinanti, non parla di nano polveri, peraltro non filtrabili e monitorabili; non dice che le nano particelle entrano nelle cellule di tutti gli esseri viventi e …; non evidenzia che la diossina entra con immediatezza nella catena alimentare, e che ce la ritroveremmo nel nostro cibo e nelle nostre cellule (non esistono limiti ammessi di diossina, è vietata e basta, in quanto si tratta di una sostanza che si deposita nei tessuti senza mai essere smaltita).

L’economia della nostra zona vogliamo che sia basata su attività imprenditoriali sicure, meglio se legate all’agricoltura, e al turismo rurale (la nostra vera vocazione), e alle sicure risorse del nostro territorio: ortaggi di qualità, vinalia, il virno, il latte, finalmente anche alla spina, l’acqua fresca e trasparente, il Rio Grassano, i puri, le Terme di Telese.

La filiera corta che noi vorremmo sviluppare è quella della vendita diretta da parte dei produttori locali, magari mediante i gruppi di acquisto solidale, basati sulla costruzione di un rapporto di fiducia, e sul recupero del rispetto della natura, dell’ambiente e delle persone.

Il fine è cambiare un sistema insostenibile di sfruttamento delle risorse, che crea inquinamento, distruzione, ingiustizia.

Un inceneritore è il simbolo dell’assurdità di un modello di sviluppo che in nome del profitto di pochi sacrifica il bene comune ed il futuro di tutti.

LORO sono bravi, hanno competenze specifiche nel loro campo, e si possono dedicare professionalmente al loro obiettivo (perseguire il massimo profitto da un a azione imprenditoriale).

NOI facciamo altro, non siamo professionisti come LORO e, potendo dedicare alla difesa del nostro territorio solo il tempo libero, siamo certamente in una posizione di svantaggio.

E anche gli amministratori e i politici locali, lo sappiamo, hanno tante altre cose a cui pensare, oltre che a questo ormai famigerato impianto di cui i cittadini non vorrebbero più sentir parlare.

Ma questo è il momento forse decisivo, e questa faccenda deve avere priorità su tutto.

D’altra parte, abbiamo potuto vedere che approfondendo le questioni sia tecniche che legali, e anche quelle economiche, che riguardano il procedimento Vocem, vengono fuori tanti punti di caduta, e si materializzano dubbi che non trovano mai una soluzione soddisfacente.

In realtà, le nostre argomentazioni “CONTRO” l’impianto sono più forti di quelle della Vocem “A FAVORE” dello stesso.

Tuttavia LORO hanno più mezzi di noi, hanno “risorse da investire”, possono pagare profumatamente fior di professionisti, possono “interloquire” direttamente con politici di ogni livello e di ogni schieramento che, spesso, li ascoltano, immaginiamo anche ammaliati dalle loro belle parole, e poi non si preoccupano di sottoporre a dovuta verifica quanto gli è stato così bene illustrato.

D’altra parte, è ciò che è successo anche qui: anche i nostri amministratori, nel 2004 furono destinatari delle “attenzioni” della Vocem che, negli incontri che ora sappiamo fin da allora furono fatti, illustrò il progetto, naturalmente, valorizzandolo al massimo.

Nel concludere questo intervento, riteniamo giusto rivolgere un appello a TUTTI, cittadini e politici. Non dobbiamo limitarci ad opporci alla Vocem e al loro brutto progetto, ma dobbiamo imparare da questa storia, dobbiamo avviare un percorso di condivisione fra cittadini, associazioni, imprese da un lato, e i politici e gli amministratori dall’altro, affinché si lavori anche, giorno per giorno, per modificare insieme i nostri comportamenti quotidiani, il modo di fare impresa, e le scelte politiche, guardando al futuro e non all’interesse immediato.

Impegniamoci davvero sulla raccolta differenziata, avviamo il passaggio dalla tassa alla tariffa premiando i comportamenti virtuosi, e penalizzando quelli contrari all’obiettivo di ridurre i rifiuti e i costi del servizio, privilegiamo l’economia e le imprese locali, concretizziamo le possibilità che ci sono per il risparmio energetico e le vere energie rinnovabili.

Sfidiamo anche la Vocem: venissero ad installare pannelli fotovoltaici e impianti di minieolico, e non un inceneritore. Risparmierebbero risorse, otterrebbero maggiori benefici, e avrebbero la nostra collaborazione.

Ma non proponiamo loro un inceneritore “ più piccolo” o di “costruirlo un po’ più in là”. Un inceneritore resta tale ovunque, prendiamoci però la responsabilità di trovare le risposte alla produzione di energia da ‘altre fonti rinnovabili’ e allo smaltimento dei rifiuti.

Intanto, se davvero vogliono realizzare un impianto a biomasse, ritirino la domanda fatta ai sensi dell’articolo 208 del D.Lgs. 152/2006 (che parla di smaltimento rifiuti, non ci stancheremo mai di ripeterlo) e la ripresentino ai sensi del D.Lgs 387/2003 (autorizzazione unica per impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, nel rispetto dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico-artistico), naturalmente non prima di averla discussa con le istituzioni interessate e con i cittadini.

La bellezza di scena a San Salvatore: bambini e colori

Il giorno 11-luglio siete tutti invitati coi vs bambini, anzi i vs bambini sono invitati con voi al seguito a partecipare alla festa di colori che si terrà nel cortile dell' ex-municipio a partire dalle 17.00, per ribadire sì alla bellezza gratuita per tutti e no al degrado a profitto di pochi !

Domenica 12-luglio tutti i bambini in piazza dalle 10.00 per sfilare insieme con le opere festanti e colorate !

martedì 7 luglio 2009

Assemblea del 4 luglio: resoconto e commenti


Sabato 4 luglio 2009, nella Sala conferenze dell’ex Municipio, si è tenuta l’Assemblea pubblica organizzata dai Comitati Civici di San Salvatore e Guardia contro l’inceneritore a cui ha aderito l’Amministrazione Comunale di San Salvatore Telesino.
L’assemblea è stata introdotta dal Comitato con una relazione sullo stato attuale del procedimento autorizzativo e sulle azioni da intraprendere in vista della della Conferenza dei Servizi del 23 luglio 2009.
Successivamente il Sindaco e l’assessore all’Ambiente hanno informato la cittadinanza circa le decisioni assunte nel corso della riunione con le altre Amministrazioni Comunali interessate, tenuta nella mattinata dello stesso giorno che, ancora una volta, si sono pronunciate unanimemente contro la realizzazione dell’inceneritore e hanno, tra l’altro stabilito, che:

1) Sarà adottata una delibera di dissenso verso la costruzione dell’inceneritore da parte di tutte le Amministrazioni;

2) Sarà istituito un tavolo politico permanente per coordinarne le iniziative in vista della Conferenza dei Servizi;

3) Saranno prese le iniziative ritenute opportune da parte di tutti i Comuni interessati per coinvolgere i cittadini e i Comitati Civici;

4) Sarà costituito un fondo comune, di cui si renderà garante l'Assessorato all’Ambiente della Provincia di Benevento, per far fronte alle spese che si dovranno sostenere per produrre, attraverso consulenze specifiche, una documentazione inoppugnabile per dimostrare l'incompatibilità di tale progetto con il territorio telesino al fine di presentare le opportune osservazioni in sede di Conferenza dei Servizi;

5) Sarà fatta una nuova riunione tra i Comuni interessati, entro il 23 luglio prossimo.

Quanto sopra, sarà discusso e deliberato nel corso del Consiglio Comunale dell’ 8 luglio prossimo che, contrariamente a quanto richiesto dal Comitato Civico, sarà pubblico ma non aperto all’intervento della cittadinanza, e che sarebbe opportuno fosse registrato e diffuso con mezzo televisivo per permetterne la massima pubblicizzazione.

Oltre gli impegni assunti, l’Amministrazione ha garantito che metterà a disposizione i mezzi per permettere la partecipazione dei cittadini al presidio che si terrà in occasione dell’apertura dei lavori della Conferenza dei Servizi.

Fra l’altro, va ricordato l’intervento del capo gruppo dell’opposizione, che ha proposto di sollecitare i referenti politici regionali e nazionali dei partiti di appartenenza affinché si adoperino per impedire la costruzione dell’inceneritore, non voluto dalle comunità locali.
Hanno, inoltre favorevolmente colpito le affermazioni dell’assessore all’Ambiente circa forme di lotta anche estreme, a cui ricorrere per attirare la massima attenzione dei mezzi di informazione a diffusione non solo locale.

Insomma, per quanto riguarda i nostri politici e le altre amministrazioni locali possiamo stare tranquilli: tutti uniti nella lotta contro la costruzione dell’inceneritore.

Ma adesso ci attendiamo che l’ABM/Vocem, dopo aver “sensibilizzato”, a sua volta, e non apertamente come noi, i politici locali e nazionali per favorire l’iter autorizzativo, e dopo aver tentato pesantemente di intimidire l’ufficio regionale competente diffidandone il funzionario, ora passi a tentare di convincere noi cittadini, di quanto è bello e innocuo il loro impianto.
Anzi, cercheranno di farci credere che, non solo non è assolutamente pericoloso per la nostra salute e per l’ambiente, ma ci porterà tanti vantaggi economici, occupazione, sviluppo del territorio, la creazione dell’indotto nella produzione agricola delle biomasse, e tante altre belle cose.
Diranno insomma che non si tratta di un inceneritore di rifiuti, come invece perorava l’incauta dottoressa Valli in una lettera indirizzata a Nardone nel lontano 2005, o come ha riconfermato il presidente della provincia di Bergamo Bettoni a dicembre 2008 ai suoi cittadini, e come da anni continuiamo a ripetere noi come comitati civici.
Secondo ABM-Vocem, la nostra valle, come il Trentino, ha le risorse agroforestali e la capacità per produrre il cippato per un termovalorizzatore di biomasse vergini che, dopotutto, non è altro che un caminetto, come sostiene Visalli.
Ma al prezzo della biomassa indicato dall’ABM-Vocem non si attiverà mai una “filiera”: 15-20 €/t pagherebbe l’ABM-Vocem ai “produttori” locali di biomasse, quando la legna del nostro caminetto la paghiamo almeno 70 €/t, e se, solo per far raccogliere meccanicamente i residui di potatura, ci costa almeno 15 €/t, senza considerare il nostro lavoro (e quante tonnellate di biomasse ci vanno su un rimorchio del nostro trattore?).
D’altra parte, nei loro bellissimi disegni, sul piazzale vediamo rappresentati solo enormi tir, che chissà da dove dovranno arrivare, e non certo i nostri trattori.
Insomma, sulla base dei dati forniti dalla stessa ABM- Vocem, l’impianto non è economicamente sostenibile se davvero, per venti anni, volesse bruciare solo biomasse.
Infatti, considerando un investimento di 56 milioni di euro e il relativo ammortamento sui 20 anni, oltre le spese di gestione e approvvigionamento delle biomasse (5,5 milioni di euro l’anno, cioè 110 milioni di euro, salvo aumenti della “materia prima” e degli altri costi di gestione), e, ancora, i costi di dismissione dell’impianto al termine della vita utile, i ricavi dichiarati per la vendita dell’energia e i certificati verdi, pari a meno di 9 milioni di euro l’anno, non sono sufficienti a giustificare l’investimento (i ricavi per 20 anni sarebbero inferiori all’investimento complessivo).
Peraltro, va tenuto presente che l’Ufficio della Regione Campania che ha convocato la conferenza dei servizi (sezione ambiente), ha espresso dubbi in merito alla domanda presentata dalla Vocem relativa all’ottenimento dei certificati verdi dal recupero energetico (competenza della sezione attività produttive). Riferisce infatti l’ufficio che non rientra nelle sue competenze esprimersi, visto che si tratta di procedimento ai sensi del D. Lgs 152/2006 art. 208 – comma 11 – lettera i – trattamento termico dei rifiuti accompagnato da recupero energetico), e, quindi, non è ancora detto che saranno riconosciuti alla ABM-Vocem i certificati verdi. Gli stessi dubbi furono determinanti 2 anni fa , nello stesso ufficio, per puntualizzare, ancora una volta, che l’impianto non riguardava la produzione di energia, ma l’incenerimento di Rifiuti…
Insomma, con 56 milioni di euro (e senza ulteriori spese di gestione), si potrebbero fare investimenti certamente più redditizi e meno “impattanti” (quasi 100 pale eoliche da 70 metri, 14.000 kW di pannelli fotovoltaici).
Se, però, dopo un po’ di tempo, si potessero risparmiare almeno parte dei 4 milioni di euro l’anno indicati dalla ABM-Vocem per l’approvvigionamento delle biomasse (che, come detto sono sottostimati), e si incassasse invece il controvalore previsto per l’incenerimento del CDR, o meglio, delle ormai incalcolabili quantità di eco balle stoccate in Campania, allora …

Cercheranno anche di farci credere che Loro tengono all’ambiente e alla salute delle nostre finanze, e che il loro bell’impianto farà risparmiare in emissioni di CO2 e multe alla comunità europea. Ma non tengono conto dei costi energetici ed ambientali, con relative emissioni, per la costruzione e lo smaltimento dell’impianto e di tutte le apparecchiature, né dei costi ambientali per il trasporto sia del “combustibile” sia delle ceneri prodotte con la combustione, ecc.

Comitati Civici di San Salvatore e Guardia contro l'inceneritore

giovedì 2 luglio 2009

Inceneritore: ATTO FINALE

I comitati civici invitano tutti i cittadini a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà sabato 4 luglio presso la Sala conferenze (non più in Piazza Nazionale) a San Salvatore Telesino alle ore 20.00.

La nuova amministrazione di San Salvatore Telesino, informandoci di aver fissato un incontro con tutti i Sindaci interessati e con l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Benevento già per sabato, ha concordato con il Comitato civico l’assemblea pubblica richiesta cui seguirà un Consiglio comunale l' 8 luglio 2009.


La conferenza dei servizi è stata convocata per il 23 luglio 2009.
Gli enti invitati alla conferenza dei servizi dovranno dare il loro parere sul progetto di costruzione di un inceneritore a San Salvatore Telesino, in contrada S. Mennitto.
Abbiamo già chiesto alla nuova amministrazione di organizzare, a sua volta, un incontro con i cittadini per informarci sulle decisioni che vanno immediatamente prese per scongiurare la costruzione dell’inceneritore.
I Comitati civici di San Salvatore Telesino e Guardia Sanframondi chiamano tutti i cittadini della Valle Telesina ad una grande mobilitazione per ribadire il No a questo impianto dannoso per la salute, per l’ambiente e per l’economia del nostro territorio.

Dobbiamo chiedere a tutti gli Enti, chiamati ad esprimere il loro parere in conferenza dei servizi, di dichiarare con forza No all’INCENERITORE!

L’opposizione ferma e incondizionata a questo progetto è stata ampiamente espressa nei nostri comunicati e articoli prodotti fin da quando ne siamo venuti a conoscenza.
Ė arrivato il momento, anche per la nuova amministrazione di San Salvatore Telesino, di tradurre in azioni ed iniziative concrete quanto è stato dichiarato in campagna elettorale.
Ci aspettiamo una ferma presa di posizione, suffragata da atti adeguatamente motivati, da presentare in conferenza dei servizi, congiuntamente a tutte le altre amministrazioni, sia quelle che hanno già espresso la loro contrarietà all’impianto sia tutte quelle che sono state coinvolte solo con l’ultima convocazione.
Il primo commissario prefettizio di San Salvatore Telesino ha fatto già, alla fine del 2008, un ricorso al Tar il cui iter non si è ancora concluso, per cui è opportuno richiedere urgentemente la sospensione del percorso autorizzativo, riattivato su richiesta della società senza attendere l’esito dei ricorsi al TAR da parte del Comune di San Salvatore Telesino, della Provincia e del Comune di Amorosi che hanno contestato la legittimazione di un parere ambientale della Regione Campania su cui è basato tutto il procedimento.
Rifiutiamo ogni tentennamento da parte di tutti coloro che hanno basato la propria campagna elettorale sull’opposizione alla costruzione dell’inceneritore, così come non accettiamo la rassegnazione alla sua presunta ineluttabilità dietro cui si possono celare solo atteggiamenti passivi.
In particolare non vogliamo che gli amministratori locali si nascondano dietro l’alibi che la decisione è stata calata dall’alto e non si può far nulla.
Se esistono le condizioni per bloccare la procedura sulla base delle iniziative giudiziarie già assunte, e di quelle che ancora potrebbero essere avviate anche da altri enti, non bisogna assolutamente avere esitazioni.
Vogliamo rammentare che sono state raccolte migliaia di firme contro l’inceneritore da parte dei cittadini dei paesi più direttamente interessati dall’impatto dell’impianto.
Ricordiamo, inoltre, che tutti i politici locali, a volte anche in dissenso rispetto alle posizioni ufficiali dei partiti di riferimento, hanno sempre espresso la propria netta contrarietà alla costruzione di questo impianto.
Con queste premesse ci aspettiamo, pertanto, che questi politici siano oggi coerenti nei fatti con le loro dichiarazioni, e che sappiano adeguatamente rappresentare la volontà dei cittadini presso la Regione Campania e nei confronti di chi, indebitamente, ha recentemente fatto pressioni per favorire la realizzazione dell’inceneritore.

Comitati Civici di San Salvatore Telesino e Guardia Sanframondi