sabato 30 maggio 2009

Mancano sette giorni: PER CHI VOTARE?

Abbiamo assistito alla presentazione pubblica delle due liste che concorrono per amministrare San Salvatore Telesino nei prossimi 5 anni. Abbiamo ascoltato attentamente tutti i candidati, senza aver ottenuto le risposte che ci sembravano dovute, e soprattutto senza aver avuto alcun riscontro alla nostra richiesta fondamentale: assemblee pubbliche in cui essere ascoltati, e nelle quali porre ai candidati domande non addomesticate sulle loro proposte ed idee su come amministrare il comune nei prossimi anni.
Entrambe le liste parlano di partecipazione e democrazia: noi chiediamo che diano dimostrazione della loro volontà e capacità di reale coinvolgimento, incontrando i cittadini e rispondendo alle loro domande pubblicamente.
Solo così sarebbe possibile chiarire effettivamente quale delle due liste, partendo da una analisi corretta della situazione esistente (bilancio, urbanistica, organizzazione delle strutture comunali, …), ha elaborato la proposta politica migliore per San Salvatore Telesino.
Per esempio, nelle rispettive dichiarazioni unilaterali, le due liste mostrano posizioni in netta contrapposizione sul Bilancio 2008: la lista Izzo parla di centinaia di migliaia di euro di buco, Creta sostiene invece che il Bilancio è in pareggio.
Di certo, su questo argomento sarebbe stato il caso di avere un confronto pubblico.
Invece, abbiamo dovuto attendere le parole, estremamente chiare, recentemente lette nell’allegato A alla deliberazione n. 35 del 16.04.2009 del Commissario Straordinario (integralmente pubblicata anche sul nostro blog), che parla di “un debito complessivo del Comune di San Salvatore che si aggira intorno ad Є. 507.000,00” (il 20% circa del bilancio di parte corrente), oltre una “anticipazione di cassa” di €. 617.000,00 di fondi Legge 219/81 (dagli anni dal 2005) da ripianare”.
Ringraziamo pubblicamente la Dott.ssa Magno per aver tempestivamente avviato, riscontrando le nostre richieste, la pubblicazione sul sito web istituzionale delle delibere comunali, e per aver messo a disposizione di tutti i cittadini anche la sua analisi chiara e immediata della attuale situazione dei conti del nostro Comune (allegato A alla deliberazione n. 35).
la ringraziamo, perché in pochi mesi ha dimostrato che è possibile fare quello che da anni non hanno potuto o voluto fare gli amministratori eletti dai cittadini.
Solo dopo la pubblicazione della delibera, si è scatenato un dibattito a distanza (articoli su vivitelese, manifesti, argomentazioni da comizio, …) fra i candidati delle due liste, dibattito che sembra confermare l’esistenza di criticità nei conti del comune.
Per un compiuto esame della situazione finanziaria del Comune, al di là delle interessate posizioni da campagna elettorale dei candidati, sarebbe però necessario analizzare anche tutte le deliberazioni precedenti e propedeutiche a quella di cui al verbale 35, il bilancio analitico e le delibere, compresi tutti gli allegati, e le relazioni relative ai bilanci dei precedenti esercizi finanziari (2007 e 2008). Auspichiamo che ciò possa essere possibile al più presto e che il buon esempio sarà in futuro seguito dagli amministratori eletti.
Intanto, pur essendo ormai imminenti le elezioni del 6 e 7 giugno 2009, in mancanza di un confronto pubblico con i candidati, e di un contraddittorio sulle tematiche che ci stanno a cuore: PUC, problema inceneritore (gli ultimi sviluppi della vicenda sono a dir poco inquietanti), bilancio, … non abbiamo ancora elementi sufficienti a decidere quale delle due liste meriti più dell’altra la fiducia dei cittadini.
Ora tutti promettono trasparenza e partecipazione, ma come non dubitare delle parole di chi fino ad ora si è comportato in modo del tutto incoerente rispetto a questo impegno, sia come amministratore che come candidato, prima e durante la campagna elettorale?
Come non essere scettici rispetto alle promesse di chi, dal 2004 in poi, non ha mai informato correttamente i cittadini del problema inceneritore, e ancora oggi non chiarisce come intende opporsi alle recenti iniziative a favore dell’inceneritore di illustri esponenti della propria parte politica e del governo?

mercoledì 27 maggio 2009

Semi che devono germogliare

Nel nostro Comune, dopo più di 40 anni di amministrazione monocolore, abbiamo avuto, dopo il voto di sfiducia dell’ultima amministrazione, in rapida successione, due commissari prefettizi.
La venuta dei commissari di solito è vista come una grave anomalia in quanto la macchina amministrativa si ferma e il Commissario ha il compito di traghettarla fino all’insediamento della nuova Amministrazione.
Compito del Commissario è anche quello di analizzare la situazione finanziaria, amministrativa e lo stato generale del Comune al momento del suo insediamento, verificare eventuali problemi e dare indicazioni sulla loro risoluzione.
Questo puntualmente è avvenuto.
Il mio intervento vuole evidenziare alcuni episodi che si sono succeduti durante questo periodo di transizione che potrebbero e dovrebbero essere tenuti in giusto conto.
Spero di non essere frainteso: la normalità è quella di un’Amministrazione eletta dalla popolazione e che gestisce la Comunità pensando al Bene Comune della stessa. Ma credo, tuttavia, che il Commissariamento abbia portato dei benefici non da poco.
Vi elenco gli episodi che per me hanno dimostrato come si possano introdurre dei cambiamenti notevoli per la nostra comunità operando anche in regime di commissariamento e che, probabilmente, in altre realtà non produrrebbero nessuna meraviglia in quanto considerati scelte e comportamenti ovvi in una democrazia.
Il primo commissario, venuto a conoscenza del progetto dell’ inceneritore a San Salvatore Telesino (questo è avvenuto solo grazie ai manifesti affissi da qualcuno alle porte della sua abitazione in una strada dove lo stesso commissario passava tutti giorni e non da atti messi sulla sua scrivania durante il suo insediamento) ha verificato che c’erano i presupposti per un atto formale e ha presentato un ricorso al Tar.
Questo evento era stato sollecitato più volte dai comitati contro l’inceneritore e non era stato mai portato a compimento dagli Amministratori eletti.
Il secondo atto formale è stata la pubblicazione sul sito web, da parte del secondo commissario, degli atti (delibere, bandi, concorsi) dell’Amministrazione Comunale.
Vorrei semplicemente fare una cronistoria di questo avvenimento e di come si è giunti a quest’atto di democrazia partecipata.
L’Associazione “Cittadini in Movimento”, di cui faccio parte con entusiasmo, aveva chiesto l’accesso agli atti e delibere del Comune varie volte, con precise richieste formali. Le modalità dell’accesso alla documentazione richiesta, che comunque sono atti pubblici, è risultata sempre difficoltosa in quanto occorre fare vari passaggi:
1. protocollare le richieste;
2. prendere appuntamento con l’impiegato comunale;
3. accedere agli atti significava soltanto prenderne visione e non poterne fare copie o registrazione di alcun genere;
4. essere controllati da parte dell’impiegato durante la visione della documentazione e non esagerare col tempo concesso per non ostacolare il lavoro dell’impiegato preposto.

Il tutto si riduceva spesso a sacrificare da parte nostra mezza giornata di lavoro per compiere un accesso a documenti che dovrebbe essere facilmente consultabili dai cittadini pubblico in quanto emanazioni dai nostri “dipendenti amministratori”.
Questo sacrificio era spesso inutile in quanto gli atti pubblici sono spesso costituiti da numerose pagine e alla prima visione non è semplice capire quali sono i punti essenziali da trascrivere.
Abbiamo chiesto al Commissario, Dottoressa Magno, tramite la solita richiesta formale, di poter pubblicare gli atti dell’Amministrazione Comunale sul sito web dello stesso Comune non aggiornato da tantissimo tempo, per rendere la consultazione facilmente accessibile e abbiamo dato, come Associazione Cittadini in movimento la nostra disponibilità personale per cominciare la trascrizione delle delibere o offrire aiuto agli impiegati comunali per rendere attuabile tale iniziativa.
Dal canto suo il Commissario, avendo a disposizione il sito vuoto dell’Asmenet, ci ha assicurato che era sua ferma intenzione realizzare la pubblicazione delle delibere e di altri documenti ma che, ovviamente, non poteva servirsi della collaborazione di una associazione esterna.
A distanza di una ventina di giorni abbiamo visto esaudita la nostra richiesta, credo condivisa da tanti cittadini come noi che vogliono partecipare alla vita della comunità, essere informati sulle scelte compiute e a cui siamo orgogliosi di aver offerto un’opportunità.
In sostanza i due Commissari hanno dato dimostrazione che se le cose si vogliono fare si possono fare bene, presto e nel rispetto delle leggi.

1. Il primo commissario ha preso una decisione ferma sul problema inceneritore

2. il secondo ha semplicemente messo a disposizione di tutti i cittadini atti
amministrativi, almeno gli ultimi, quelli prodotti nel periodo del commissariamento, anche se manca qualche allegato di delibera.

Tutta la documentazione degli anni precedenti, invece, quella prodotta dai politici eletti, è ancora completamente inaccessibile!
Spero che gli atti da me descritti vengano presi come esempio di buona Amministrazione sia da parte di chi ha già amministrato, sia da parte di chi dovrà amministrare.
Finalmente si comincia ad avere una visione dei problemi di bilancio del nostro paese, di cosa ci aspetta nei prossimi anni, del perché è aumentata la tassazione su acqua, immondizia, oneri edilizi, oneri per sanatorie edilizie, sul perché stiamo effettuando una gara di appalto per l’utilizzo di un autovelox fisso e uno mobile, sullo stato generale delle casse del Comune.
Ci attendono periodi non buoni nei prossimi anni e noi siamo venuti a conoscenza di questi fatti solo grazie ai Commissari.

Mi domando: perché?

Dove erano i nostri amministratori? Dove erano le opposizioni?

È possibile che nessuno abbia saputo spiegare con chiarezza cosa stava succedendo?

A volte, delle decisioni sofferte, come l’aumento delle tasse locali, se doverosamente condivise e partecipate, potrebbero essere meglio accettate.
Noi cittadini non siamo degli irresponsabili e sappiamo anche tirare la cinghia se necessario, ma vogliamo sapere perché!
Spero che gli episodi citati relativi al commissariamento siano stati come semi caduti in un terreno rivitalizzato dove far crescere la pianta della democrazia partecipata e non come quello brullo e sterile avuto fino a ieri in cui tutto inevitabilmente muore.

Angelo Romano
di “Cittadini In Movimento

domenica 24 maggio 2009

Amministratori: non lasciamoli soli

L'altra sera, invitato dalla lista "Uniti per S.Salvatore" insieme alla mia famiglia, mi sono presentato alla riunione di contrada tenutasi nei pressi di casa mia, in Via Cese Nove per intenderci. Hanno parlato alcuni dei candidati ed il leitmotiv della serata è stato la rievocazione degli errori, ovviamente tutti dei membri della lista Romano, commessi durante la passata consiliatura...

Si è parlato del bilancio, in rosso, e finalmente sono venuti fuori i primi documenti, avviene sempre e solo in campagna elettorale e per lo più in regime di commissariamento...

Si è parlato della cattiva gestione dei rifiuti, della raccolta porta a porta ma con zero risultati sia in termini di differenziazione sia di riduzione delle tariffe: "Creta era vice-presidente del consorzio BN2"...

L'altro argomento forte della serata è stato il termovalorizzatore: si è fatta lettura, anche qui, solo adesso di un documento che il comitato civico contro l'inceneritore aveva tirato fuori più di 1 anno fa (lo trovate nel nostro racconto qui), ma ai nostri ripetuti inviti a maggioranza ed opposizione di partecipazione a delle assemblee informative, anche organizzate dal comitato, non è stata data mai risposta (e questo la dice lunga su come si dia ascolto ai cittadini, ora invece si parla di trasparenza...), salvo utilizzare strumentalmente solo adesso l'episodio in cui Creta dava ampia disponibilità per dei terreni da adibire a sito per l'inceneritore Vo.Cem. Che tristezza vedere la campagna elettorale sul termovalorizzatore con un ritardo di 2 anni !!!

A parte questi 3 argomenti di lotta elettorale (aspetto la prova dei fatti per parlare di lotta politica), meriterebbe maggiore attenzione l'affermazione di un candidato consigliere dell'Udeur, che sentitosi dato del traditore ha pensato bene di tirare fuori, solo adesso, una velata allusione su un ex-assessore con delega al PUC (Piano Urbanistico Comunale), suo compagno di lista nelle scorse consiliature, dando una interpretazione velata sul perchè il PUC stesso non arrivasse mai in porto nonostante fosse portato avanti da anni. Come posso fidarmi appieno di persone che agiscono in questo modo (e mi riferisco al "tradito" ed al "traditore") ? Perchè il PUC deve stare in mano solo a delle persone che hanno una così bassa considerazione dei propri concittadini e del territorio che dovrebbero amministrare ? Non solo, ma perchè si accenna solo adesso a certi episodi, sicuramente già noti da tempo, dopo che il territorio è stato depredato (i capannoni sparsi irrimediabilmente ne sono un monumento alla memoria), quando invece si sarebbe potuto porre rimedio regolamentandolo opportunamente se fatto nei tempi giusti ?

Tutti gli argomenti di cui sopra, dal termovalorizzatore al bilancio, dal PUC ai rifiuti dimostrano ancora una volta che i politici non vanno lasciati soli. Fra questi c'è chi agisce, sembra, di nascosto, e c'è, chi sembra non accorgersene mai, salvo che in campagna elettorale e magari quando si è ormai avversari. È un lusso che non ci possiamo più permettere.

Chiedo pertanto ancora una volta che ci venga data la possibilità di accedere agevolmente agli atti amministrativi e di essere coinvolti ad ogni passaggio chiave del programma : un programma, anche il più bello è inutile senza la partecipazione del suo protagonista principale, vale a dire i cittadini. Non voglio più essere complice involontario di gravi ferite come un Termovalorizzatore nel mio territorio, con politici che scaricano solo colpe restando di fatto inerti, o di un PUC non gestito e per di più con la beffa di sentire strane motivazioni, ove fosse vero, aspettando le comodità di chi parla in ritardo. Siamo sicuri che questi episodi non si ripeteranno ancora in futuro visto che i protagonisti ed i loro metodi sono ancora tutti lì?

Quindi invito i miei concittadini a diventare protagonisti in prima persona e di non cadere nella trappola del "se non ti candidi non puoi fare politica": vigiliamo sui nostri poltici e diamo loro una "mano" a non farli continuare a commettere errori, LE CONSEGUENZE, a prescindere da chi amministra, LE PAGHIAMO TUTTI E FINO IN FONDO !

Francesco Pascale

venerdì 22 maggio 2009

Pronto il Piano Economia

Quale fondamentale premessa di questo piano operativo per l’economia, dobbiamo precisare che tutte le scelte di una amministrazione comunale e degli enti locali in generale, e soprattutto quelle con effetti diretti o indiretti sull’economia locale, non possono prescindere da una preliminare fase di ascolto dei cittadini, di rilevazione delle esigenze e di valutazione delle priorità.
Dunque, il presente piano contiene una serie di proposte e idee che dovranno essere oggetto di “consultazione” con la popolazione e con tutti i soggetti economici del territorio, in modo da indirizzare le risorse disponibili nella direzione più vicina alle aspettative dei cittadini.
In ogni caso riteniamo che l’attuale crisi economica globale deve essere l’occasione per ripensare il sistema economico (un sistema dove il 10% della popolazione mondiale sfrutta il 99% delle risorse del pianeta, mentre al restante 90% della popolazione non resta che l’1% di quelle risorse), e per avviare un modello di sviluppo più sostenibile per il pianeta, e più equo.
L’offerta alimentare a lungo termine attualmente disponibile sul pianeta, già oggi, non è in grado di soddisfare la domanda, e se non si inverte l’attuale tendenza, la situazione non può che peggiorare.
La globalizzazione ha comportato infatti la progressiva diminuzione della capacità produttiva dei paesi più avanzati a favore di quella dei paesi con minor costo della manodopera che, spinti anche dal F.M.I. allo scopo di far rientrare il loro consistente debito estero, orientano ed esportano quasi tutta la loro produzione agricola verso i paesi più ricchi, a discapito dei consumi interni.
Ciò provoca però anche una dipendenza per i paesi che ricevono questi prodotti, e che andrebbero immediatamente in crisi di offerta in caso di blocco, per qualunque motivo, delle importazioni.
L’agricoltura deve essere dunque considerata una questione strategica in tutti i Paesi, che devono porsi da subito il problema di garantire la propria sicurezza alimentare.
Si tratta di una evoluzione che non possiamo aspettarci possa partire dagli attuali “gestori” dell’economia mondiale (banchieri, industriali, partiti, giornali, …), e che deve partire dal basso, ovvero dalla società civile.
A nostro avviso, soprattutto gli enti locali devono favorire un diverso modo di gestire l’economia, dando avvio, incentivando e sostenendo soprattutto l’agricoltura e l’economia verde, e tutta una serie di pratiche virtuose e solidaristiche (acquisti collettivi, filiera corta, ecc.).
Inoltre gli enti locali devono dare un forte segnale etico nella gestione delle risorse pubbliche, favorendo, con un forte impegno di trasparenza e con adeguati strumenti di partecipazione, il controllo sociale sulle spese.
Anche se non ancora obbligatorio per gli enti locali, è opportuno avviare l’attuazione delle disposizioni del DPR 97/2003 (Regolamento concernente l’amministrazione e la contabilità degli enti pubblici): contabilità analitica organizzata per centri di costo/responsabilità, in modo da poter analizzare singolarmente e compiutamente sia le spese che le entrate per ogni settore.
Ciò, unitamente all’avvio della redazione partecipata del bilancio, di cui si è detto nella parte generale delle proposte di programma, e nel rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs. 165/2001 (fra cui l’art. 4 sulla separazione fra la direzione politica e di controllo del comune e l’attuazione della programmazione e gestione delle risorse), consentirà di gestire in modo oculato e trasparente le risorse della collettività, evitando le situazioni di sofferenza economica e contabile come quella che attualmente deve essere fronteggiata a causa degli errori delle precedenti amministrazioni.
Tutte le decisioni politiche, e soprattutto quelle con conseguenze rilevanti sui conti pubblici e sull’economia locale, saranno ispirate a principi di imparzialità, trasparenza ed equità, e con il preciso obiettivo di favorire pratiche solidali ed iniziative di sussidiarietà sociale, vigilando che anche tutti i procedimenti amministrativi rientranti nelle competenze degli uffici comunali e dei relativi dirigenti e responsabili, oltre che pienamente legittimi, siano ispirati ai medesimi principi.

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Cittadini in Movimento - Laboratorio di cittadinanza attiva


sabato 16 maggio 2009

E SE SUCCEDESSE ANCHE A SAN SALVATORE ?

Il 12 maggio, andando a Napoli, già dalla fondovalle Isclero ho notato una nube nera all’orizzonte. Più avanti, nei pressi di Maddaloni, ho potuto verificare che si trattava di un enorme incendio nei pressi di Caserta sud.
Ho saputo più tardi che si trattava dell’incendio, doloso, di diverse migliaia di pneumatici usati che erano stoccati in un'area di proprietà, fino all'aprile dello scorso anno, della società Ecorec, specializzata nel riciclaggio e nello smaltimento di materiale di gomma.
L'area era stata assegnata, attraverso esproprio pubblico, dall'Interporto Sud Europa, ma sarebbe tuttora sottoposta a una procedura di recupero ambientale in ragione del quale era stato autorizzato, dal Tribunale di Marcianise, «un dissequestro provvisorio della detta area in attesa che i responsabili della Ecorec srl provvedessero al risanamento». Ancora la sera del 13 maggio, mentre tornavo a casa dal lavoro, ho visto che la colonna di fumo nero continuava a innalzarsi dall’incendio.
Una decina d'anni fa un analogo incendio fu circoscritto e domato soltanto dopo alcuni giorni dai vigili del fuoco, provocando anche gravi danni all'ambiente circostante. Nel 2003 gli allevatori di bovini e ovini di Marcianise furono costretti ad abbattere oltre 3.000 capi di bestiame, perché il latte prodotto risultò contenere un tasso di diossina superiore a quanto stabilito dalla normativa. La presenza della diossina nel latte, secondo le autorità sanitarie, fu presumibilmente provocata dal foraggio prodotto nella zona, a causa soprattutto dei continui incendi di discariche e dello stesso deposito di pneumatici.
Riflessione dell'amico Daniele Tufo: "nessun luogo può divincolarsi dall'inquinamento, anche a 100 km di distanza.... siamo tutti sulla stessa barca.... diamoci da fare altrimenti i nostri figli ci malediranno per aver causato lo scempio ambientale che stiamo vivendo".
Dunque ognuno di noi ha il diritto, o meglio ha il dovere, di contribuire a rispettare e far rispettare i diritti ambientali che sono soprattutto i diritti dell'uomo.
Ora, a San Salvatore Telesino abbiamo un analogo potenziale pericolo:
Se per sciagura avvenisse quello che è accaduto già due volte a Caserta, sarebbe un gran disastro per la nostra economia, oltre che un danno per la nostra salute e quella degli abitanti dei paesi vicini.
Il deposito di San Salvatore, e la vicina struttura di lavorazione, con ulteriore stoccaggio di pneumatici, non sembrano avere idonei sistemi di protezione rispetto a possibili incidenti.
Sarebbe il caso che qualcuno INFORMI i cittadini di San Salvatore Telesino in merito alle eventuali autorizzazioni (urbanistica, sanitaria, di prevenzione incendi, ecc) e sulle relative limitazioni, ma anche su chi sia responsabile del deposito, e, soprattutto, sui sistemi di sicurezza e sui piani di emergenza in caso di incidente.
Peraltro i pneumatici esposti al sole e al vento non è escluso rilascino sostanze tossiche in atmosfera anche senza bisogno di incidenti.
Crediamo sia nostro dovere porre attenzione al territorio in cui viviamo, e averne cura, e pensare e agire di conseguenza, e in coerenza.
Pierluigi Santillo

mercoledì 13 maggio 2009

ENERGIA E ACQUA: BENI COMUNI DA TUTELARE

E' disponibile il PROGRAMMA politico generale nella versione integrale .
Abbiamo inoltre definito e pubblicato il Piano di risparmio Energetico, il piano per l'adozione delle rinnovabili nel Comune di San Salvatore Telesino e il Piano d’azione per La Difesa dell’acqua Pubblica e per l’effettività del Diritto all’acqua.
Sono allegati del programma politico generale che riteniamo essenziali.
Tutti i piani di attuazione che stiamo realizzando e pubblicando chiamano in causa certamente l’amministrazione e gli uffici comunali, ma devono anche coinvolgere tutti i cittadini nella salvaguardia dei beni comuni fondamentali, fra cui l’acqua e l’energia.
Ciascuno di noi, consapevole della limitatezza di tutte le risorse naturali, dovrebbe praticare infatti con rigore il risparmio di energia e di acqua potabile, ed un loro uso razionale.
E’ necessaria pertanto un’azione di sensibilizzazione sul valore di questi due beni comuni dal punto di vista culturale, sociale, ambientale ed economico.
In questo senso il ruolo degli enti locali è assolutamente imprescindibile.
In particolare i comuni si devono impegnare nella tutela degli ecosistemi idrici di loro competenza territoriale e negli interventi finalizzati al risparmio idrico, sia operando per eliminare le perdite dalla rete, sia per educare ad un uso consapevole e responsabile gli utenti finali, anche con incentivi, sistemi di tariffazione progressiva e campagne informative (il piano che proponiamo contiene fra l’altro proposte relative alla crisi del consorzio di bonifica e alla gestione del Parco Rio Grassano, ma anche la questione del consorzio idrotermale merita approfondimenti).
Inoltre il comune dovrà realizzare interventi di risparmio energetico e per la auto-produzione di energia da fonti rinnovabili per tutti gli edifici pubblici, dovrà stimolare e incentivare i cittadini a fare altrettanto per le proprietà private, sia vigilando sul rispetto delle norme di legge, sia favorendo gli interventi di installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Cittadini in Movimento - Laboratorio di cittadinanza attiva

lunedì 11 maggio 2009

Finalmente ci siamo: adesso possiamo discutere…o no ?


Dopo mesi di lavoro politico e discussioni sui programmi, di ricerca di soluzioni per l'economia del paese e di progetti preparati per il territorio, intorno ai quali si sono create le condizioni per formare le squadre candidate a governarci, noi cittadini sansalvatoresi immaginiamo che, finalmente, sia arrivato il tempo del confronto, della discussione, delle proposte, degli impegni e delle promesse su cui chiedere consenso.
Pertanto ai candidati di entrambe le liste per le comunali di San Salvatore Telesino, piuttosto che presentazioni delle liste e comizi autoreferenziali, CHIEDIAMO UN DIBATTITO PUBBLICO CHE LASCI IL "GIUSTO" SPAZIO ANCHE AL CONFRONTO CON I CITTADINI.
È una richiesta lecita: sottrarsi ancora sarebbe inaccettabile.


Cittadini in Movimento - Laboratorio di cittadinanza attiva

lunedì 4 maggio 2009

Elezioni monocolore?

Malgrado le numerose richieste del nostro movimento, per una partecipazione popolare alla composizione delle liste e, soprattutto, dei programmi, per le prossime elezioni comunali a San Salvatore, non c’è ancora stata alcuna possibilità di discutere pubblicamente di nulla con i futuri possibili candidati, né, ancora, conosciamo la composizione delle liste.
Non è nostra abitudine basare le nostre considerazioni su notizie non ufficiali, ma purtroppo, al momento, non ci sono certezze. Solo attraverso alcuni articoli de “Il Sannio”, che spesso somigliano a megafoni per i politici di turno piuttosto che ad articoli giornalistici, abbiamo fatto delle ipotesi sui nomi dei possibili candidati.
Ebbene, sembrerebbe ormai sicuro che alla presentazione dei candidati troveremo il preside Izzo come candidato sindaco di una delle due liste in campo, mentre l’altra lista, con candidato sindaco l’avvocato Romano, dovrebbe essere costituita prevalentemente da appartenenti al PDL.
Ora, dopo le ultime esternazioni del segretario provinciale dei Popolari Udeur di Benevento, Annio Maiatico (vedi, sul Quaderno http://www.ilquaderno.it/nuovo-patto-mastelliani-pdl-insieme-anche-elezioni-comunali-sannio-34480.html), e viste le candidature PDL per le prossime europee, sembra che le intenzioni del partito siano sempre più precise nell’accorpare l’Udeur al partito nato dalla “fusione” di AN e Forza Italia, e condividere quindi la linea politica del governo Berlusconi.
A questo punto non possiamo non chiedere, ad eventuali candidati dell’UDEUR alle elezioni amministrative di San Salvatore Telesino, una dichiarazione chiarificatrice sulle loro intenzioni rispetto alla nuova linea politica del partito di appartenenza.
Chiediamo, quindi, che siano dati dei chiarimenti a tutti i cittadini sulle intenzioni che il gruppetto Udeur paesano ha rispetto alle decisioni del loro principale politico di riferimento: Clemente Mastella.
La domanda nasce dall’esigenza concreta di sapere, come elettori, quali riferimenti politici avranno le liste contendenti: se i leader politici del PDL (Udeur compreso) fanno un richiamo all’ordine per ricompattare i ranghi per motivi tutt’altro che locali, corriamo di nuovo il rischio di una spaccatura e di un nuovo Commissariamento? Siamo sicuri di potercelo permettere ?
E ancora, nel momento di prendere decisioni importanti, si potrà credere che ci sarà vero contraddittorio? Abbiamo già avuto modo di sperimentare in passato, vedi esempio inceneritore, che quando non ci sono interessi politici SINCERAMENTE contrapposti, chi ne fa le spese, inevitabilmente, sono i cittadini.
A questo punto, con la ufficializzazione dell’accordo Udeur – PDL, e le probabili liste che si profilano a San Salvatore, una prevalentemente di destra, e l’altra con PD e Udeur insieme, ci ritroviamo, ancora una volta, a non avere, a San Salvatore Telesino, una vera alternativa politica, non più una lista con moderati di centro insieme a qualche sia pur debole pensiero di sinistra, con un minimo di distinzione rispetto ad un governo così autoritario, che cambia le leggine a suo uso e consumo tutti i giorni, bensì il partito unico, il partito di coloro che, da Destra a Sinistra, si accoppiano e si dividono a seconda del momento, il partito del pensiero liquido e avvolgente, della politica dinamica e sempre in cambiamento, del pensiero di chi chiama “lista civica” il classico polpettone, del trasformismo scientifico.
Immaginiamo il primo consiglio comunale: una insperata comunione d’intenti, una linea politica imposta dalle linee di partito (praticamente lo stesso partito) darà una grande omogeneità ai nostri “competenti“ politici.
Viene quasi da proporre ai candidati delle due liste di non sprecarsi nella prossima campagna elettorale, ma di fare un unico listone, con le foto di Berlusconi e Mastella come logo.
Perché spendere soldi, girare faticosamente per le case, promettere miraggi diversi dall’altra lista?
Così, almeno, non ci illuderemo più di andare a votare per una politica in cui credere, e, chi vorrà, lo farà solo per stima o simpatia personale.