lunedì 11 maggio 2009

Finalmente ci siamo: adesso possiamo discutere…o no ?


Dopo mesi di lavoro politico e discussioni sui programmi, di ricerca di soluzioni per l'economia del paese e di progetti preparati per il territorio, intorno ai quali si sono create le condizioni per formare le squadre candidate a governarci, noi cittadini sansalvatoresi immaginiamo che, finalmente, sia arrivato il tempo del confronto, della discussione, delle proposte, degli impegni e delle promesse su cui chiedere consenso.
Pertanto ai candidati di entrambe le liste per le comunali di San Salvatore Telesino, piuttosto che presentazioni delle liste e comizi autoreferenziali, CHIEDIAMO UN DIBATTITO PUBBLICO CHE LASCI IL "GIUSTO" SPAZIO ANCHE AL CONFRONTO CON I CITTADINI.
È una richiesta lecita: sottrarsi ancora sarebbe inaccettabile.


Cittadini in Movimento - Laboratorio di cittadinanza attiva

3 commenti:

  1. Beh, cominciano ad accontentare le nostre richieste!
    Ieri sera abbiamo assistito al primo di una lunga serie di pubblici dibattiti con una platea che invece di applaudire ossequiosa poneva domande trasgressive ed irriverenti! E con dei candidati che davano risposte precise, sincere e fuor di retorica!
    Ma quando mai… È solo un sogno!
    In realtà lo spettacolo è stato di una tristezza infinita. La maggioranza era costituita dai soliti noti: personaggi che circolano e sminestrano nella “politica” di SST da almeno 15 anni, qualcuno, ha confessato, anche da 25. Proposte concrete? Nessuna. Risposte alle domanda della gente? Nessuna. Domande della gente? Nessuna.
    In alcuni momenti l’atmosfera si è fatta davvero surreale! Un ex vicesindaco si e ci chiedeva perché le tariffe sui rifiuti sono così alte! Un candidato giustificava l’ignoranza dello stesso vicesindaco sul buco nel bilancio 2008 (allora qualcuno l’ha visto, non è un mistero di fede!) appellandosi alla sua professione di docente di materie umanistiche: «ma ce lo vedete alle prese con tutti quei numeri!…» come se questa fosse una garanzia di onestà e lo rendesse più affidabile. E da sindaco come farà con “tutti quei numeri?”.
    Due candidati sono stati applauditi perché si descrivevano come padri di famiglia con ben due figli ognuno come se questo fosse ragione sufficiente per votarli. Uno di loro continuava a rievocare la sua famiglia…
    Un candidato che due anni fa (era la sera di San Leucio del 2007) ha perfino rifiutato di firmare la petizione popolare contro l’inceneritore ha impostato tutto il suo intervento contro di esso: ben venga una via di Damasco a SST…
    Un altro candidato, dopo un lungo, retorico, sincero e bel richiamo a mantenere “la parola data” ci invita a scegliere tra due banche: Banca Izzo e Banca Romano per depositare 10.000 euro. Una risposta viene spontanea: «grazie ma sotto il mattone sono più al sicuro!»
    C’è poi il candidato-killer (la definizione è sua!) che prima rinnova la sua amicizia all’ex sindaco e dopo lo accusa di aver abusato indegnamente dell’eredità di Pacelli e a proposito della sua candidatura nella lista avversa lo definisce un “pensionato della politica”, messo lì per forza: che dagli amici ci guardi Dio…
    Ma la performance più simpatica è stata sicuramente quella di un ex assessore che nel fraseggio ricorda vagamente Di Pietro senza però gli stessi contenuti. Tra le altre cose ci ha chiesto di votarlo «perché lui è uno del popolo ed ha fatto tanto per il popolo: quando bruciava Monte Acero mentre il sindaco era a “rinfrescarsi al mare” lui era a domare l’incendio! Ed ha anche contribuito a dirigere il traffico…» (questo è senz’altro vero, ce le ricordiamo tutti le sue polemiche con la polizia municipale). Non dimentichiamo che è lo stesso assessore che osteggiava l’inceneritore perché produceva vapore acqueo.

    Ovviamente non credo ci saranno altre occasioni: da ora in poi gli incontri saranno, come già preannunciato, a livello di frazione, dove è sicuramente più facile fare promesse e accordi. Li rivedremo tutti insieme il venerdì prima del voto per i comizi finali!

    Ora aspettiamo l’altra lista…Conoscendo il loro amore per il confronto pubblico sarà sicuramente un dibattito proficuo!

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  2. Noi cittadini di SST, non tutti, per carità, ma molti, siamo pettegoli, maldicenti e bugiardi. Sabato scorso abbiamo dato credito alle voci insistenti che giravano per il paese e che dicevano che la lista Romano non si sarebbe presentata perché avevano litigato furiosamente. Tutte falsità: la lista del Pdl-Berlusconi è, come recita la brochure, “caratterizzata da piena concordia, forte motivazione, coesione e solidarietà, scelte collegiali”!
    E, alla presentazione ufficiale nell’Abazia, il candidato sindaco ha giocato tutta la sera sul dato del “volemose bene”, dell’amicizia e della squadra forte e unita.
    Il programma scritto, con l’inquietante simbolone del Pdl in copertina, non dice niente di nuovo e di originale rispetto a quello degli avversari. Per la verità ci saremmo aspettati qualche parola sulla precedente esperienza amministrativa di cui questa lista è l’erede ma a quello ha provveduto verbalmente l’ex sindaco nel suo comizio di chiusura della serata.
    Nell’introduzione il candidato sindaco ha precisato che la sua scelta non è stata dettata dall’ambizione personale ma si è sentito in dovere di candidarsi perché in questi mesi la gente, il “popolo” lo ha invocato: «non ci lasciare soli Fabio, non ci abbandonare…» e lui ha seguito l’esempio del suo leader nazionale…
    E poi ha legato strettamente la lista locale al partito di Berlusconi rivendicando che la loro è una delle uniche 3 liste in provincia di BN che ha ottenuto il diritto a fregiarsi del simbolo «perché se il riconoscimento viene da Roma», come ha detto il candidato che sa fare da “generale e da soldato” «ed il programma è stato promosso da chi doveva promuoverlo…a Roma si apriranno le porte quando si andrà a bussare!… Loro, gli avversari, a quali porte andranno a bussare?». Lo stesso candidato qualche minuto dopo, ha dichiarato con grande coerenza che le registrazioni che hanno sentito della presentazione della lista avversa dimostrano che quest’ultima «ha una regia diretta dall’esterno…». Loro no.
    Dei programmi si parlerà in seguito, forse, tanto quelli non sono importanti…ma due cose importanti le ha dette Romano:
    1) la piena contrarietà alla costruzione dell’inceneritore che li porterà anche a gesti estremi: «quando arriveranno le ruspe tutti i 17 candidati si stenderanno a terra per non farle passare!» (verrebbe quasi da augurarsi un immediato inizio dei lavori… solo per verificare la loro sincerità, naturalmente!);
    2) il desiderio di un confronto continuo con la cittadinanza al punto che dopo le elezioni programmeranno degli incontri di verifica con il “popolo” a scadenza semestrale per informare sull’attività amministrativa e raccogliere pareri e critiche. Tutto ciò dopo… non prima…
    Che dire degli altri candidati? Introdotti ognuno dal futuro sindaco showman con uno stile cabarettistico, tutti con il regolamentare fogliettino di appunti letto più o meno scioltamente hanno dato l’idea precisa di ciò che erano: comparse, solo spalle in uno spettacolo in cui i primattori erano i soliti tre o quattro. Tra questi non va dimenticato il “grande amico” del candidato sindaco: l’uomo delle campagne «che tutte le mattine alle 7 ha già girato tutte le contrade e conosce tutti i problemi dei contadini» e che «nella scorsa campagna elettorale aveva detto che era l’ultima, che poi si sarebbe dedicato solo alla famiglia e ai campi ma è stato costretto a cambiare idea dalle insistenze dell’amico futuro sindaco…». Un altro candidato di peso è senz’altro l’ex segretario fascista che però si è limitato a ringraziare i big provinciali venuti a benedire la lista e a fare dell’umorismo sul suo amico compare di partito accusandolo di essere «sì un ladro, ma solo dei miei accendini…». C’è poi il già citato soldato-generale con il suo splendido, quarantennale, percorso politico da un capo all’altro dell’arco parlamentare ed extra-parlamentare a dimostrazione del fatto che la coerenza spesso è solo uno scomodo optional!
    I fuochi d’artificio finali spettavano ovviamente all’ex. L’intervento prolisso e infarcito di citazioni (la frequentazione di un vicesindaco latinista è pur servita a qualcosa!) si può dividere in 2 parti: l’attacco personale agli ex compagni, con una preferenza sperticata per la storia di un terreno e di un’antenna, e la difesa ad oltranza del bilancio 2008. Niente di nuovo: “il bilancio è in perfetto ordine e la prova è data dal fatto che ci sono ben 2 delibere di approvazione dei commissari prefettizi”.
    Ma di mostrarlo al “popolo” non se ne parla, di farci vedere le delibere neppure: dobbiamo fidarci della sua/loro parola! È stato l’intervento arrogante di chi sa che può dire quello che vuole senza essere contraddetto perché nemmeno gli avversari hanno interesse a “mostrare le carte” e che gran parte del “popolo”, quello che l’altra sera faceva un tifo da stadio, è disposto a schierarsi sempre col più forte. È stato un intervento arrogante con una conclusione volgare:« Ora che le scorie sono andate via non possiamo che essere ottimisti…»

    Che dire? Noi “cittadini”, (a me non piace l’abuso che si fa della parola “popolo” radice di altre più inquietanti come popolino o populismo) continuiamo a non avere diritto di partecipazione attiva: o andiamo casa-casa in situazioni private e protette per i candidati per fare domande concordate e non pericolose o partecipiamo ad incontri pubblici-comizi senza possibilità di contraddittorio.
    In questo modo ancora non riusciamo a fare un’unica domanda relativa al BILANCIO 2008:
    La lista Romano sostiene che è in pareggio.
    La lista Izzo sostiene che c’è un ammanco di 600.000…700.000…forse 1 milione di €.

    Possiamo vedere il bilancio? Perché non ce lo mostrano? Perché entrambe le liste vi fanno continui riferimenti ma lo tengono segreto? Che lo rendano pubblico e noi verificheremo la veridicità delle loro affermazioni!
    Entrambe le liste parlano di trasparenza amministrativa, ma conoscono il significato della parola?

    TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE…SCUSATE, STO SBAGLIANDO TUTTO: QUESTE COSE CI SONO IN UN PAESE NORMALE!

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  3. Il candidato sindaco Romano, nell'intervista registrata e rilasciata a Luca Mattei prima della presentazione della lista, ci rassicura dicendoci che già si sono impegnati, per scongiurare l'impianto di incenerimento Vo.Cem. a SST, due esponenti del PDL quali Ascierto della Ratta e Colasanto.
    Ma siamo sicuri che possono qualcosa, pur volendolo sinceramente, contro l'uomo della provvidenza, nonchè commissario e sottosegretario all'emergenza rifiuti Bertolaso (uomo PDL) che ha deciso, di concerto con Gianni Letta (e che te lo dico a fare...) che l'inceneritore va agevolato e non più ostacolato ? Chissà poi come si agevolano queste cose ? mah...
    "Noi" intanto li omaggiamo inserendo il loro simbolo in una lista che si dice contro il "nostro" inceneritore, poi, se arrivano ordini dall'alto, voglio stare a vedere...
    Non è una questione partitica, perchè lo stesso è capitato col PD (vedi Regione e Nardone), ma qui e ora si stanno muovendo delle persone che possono spazzare via i politici locali con tutti i mezzi possibili, senza nemmeno pensarci su e possono mettere la parola fine su qualunque scelta, insabbiandola con tutti i media a disposizione.
    Quindi il candidato sindaco Romano, secondo me, deve scomodarsi un pò di più rispetto al semplice ricorso alla protezione dei penati locali. Ma in fin dei conti che importa, potrà sempre dire "Noi ci abbiamo provato".
    Ah, dimenticavo, prima delle ruspe arrivano i militari, in questi casi, grazie ad una legge Prodi prima e perfezionata, estesa e resa attuabile, poi, da Berlusconi, lo stesso del PDL della lista di cui sopra...
    Francesco

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