giovedì 29 aprile 2010

IL CONSIGLIO COMUNALE DECIDE LA VENDITA DEL LOTTO DI TERRENO IN LOCALITA' "ACQUA FETENTE" PER FARE CASSA.

Per il momento la vendita di un pezzo della collina di Pugliano (leggi post precedente) sembra scongiurata, ma ieri, nel corso del Consiglio Comunale del 28 aprile 2010 con il quale è stato approvato il Bilancio di Previsione 2010, è stata anche ratificata la decisione, già assunta dalla Giunta, di vendere con procedura competitiva, un lotto di terreno di circa 7.000 mq in località "Acqua Fetente", al confine con il comune di Telese Terme, adiacente il torrente Grassano e il relativo parco.
E' stato infatti adottato il piano di alienazione, che prevede questa dismissione, con tanto di progetto per la realizzazione di due edifici con locali commerciali, residence ed appartamenti, necessaria, a detta della maggioranza, per "pareggiare" il bilancio di previsione con un'entrata "straordinaria" tale da consentire il "ripianamento" del "debito" (?) relativo ai fondi ex legge 219/81.
Secondo la minoranza, che ha formalizzato la propria contrarietà a tale decisione, la questione poteva e doveva essere ben risolta in altro modo.
Anche "Cittadini in Movimento" ribadisce la propria opposizione, e si riserva di approfondire tutti gli aspetti della vicenda.
Per il momento chiediamo l'immediata pubblicazione, sul sito internet del Comune, sia del bilancio di presivisione 2010 che del piano di alienazione, incluso il progetto "edificatorio" relativo al lotto da vendere.

domenica 18 aprile 2010

AVVIO DELLA CONSULTA AMBIENTALE: LE NOSTRE IMPRESSIONI.

E’ stato dato avvio, sabato 17 aprile, ad un atteso progetto dell’Assessore all’Ambiente del comune di San Salvatore Telesino, ovvero la costituzione di un organismo, formato da cittadini sensibili alle tematiche ambientali, che possa affiancare l’Amministrazione nell’individuazione delle criticità e nella definizione delle priorità, fino all’istruttoria e predisposizione degli atti decisori per tutte le procedure amministrative con implicazioni e conseguenze sull’ambiente (la gestione del territorio, la pianificazione urbanistica, le scelte inerenti le opere pubbliche, il problema rifiuti, e così via). L’Assessore ha più volte ribadito, anche supportato da alcuni interventi dalla platea, che la Consulta deve essere un organismo super partes, cui chiunque può aderire, a prescindere dall’orientamento politico o dalla vicinanza a uno schieramento di lista.
Anche per noi è così, e non può essere altrimenti, dovendo porsi come uno strumento orizzontale, non verticistico, in cui ogni persona (bambini, giovani, anziani) deve essere rappresentata rispetto ai suoi bisogni e ai suoi diritti fondamentali. La Consulta deve inoltre divenire uno strumento stabile di partecipazione, non legato ai destini della singola consiliatura.
E’ stato dato ampio spazio agli interventi dei cittadini, e crediamo che ciò sia stato molto positivo. Riteniamo che sarebbe stata utile, tuttavia, che fosse emerso con ancora maggiore chiarezza cosa è, e come dovrà operare la Consulta, e, soprattutto, quali potrebbero essere le modalità di confronto e “scambio” con l’Amministrazione, quali sono i tempi di “attuazione” previsti, e quali gli strumenti che saranno messi a disposizione.
Il timore, infatti, è che si pensi alla Consulta solo come ad uno strumento di comunicazione ai cittadini rispetto all’attività di “governo del territorio”, e magari solo in materia ambientale, mentre è evidente che il Comune, in ogni caso, deve fare ogni sforzo per ricercare ed attuare propri canali di informazione verso la cittadinanza.
Ad esempio, è improcrastinabile, a nostro avviso, un confronto generale con i cittadini sull’azione amministrativa di questi mesi e sullo “stato di avanzamento” nell’attuazione del programma, e questo a prescindere dal percorso partecipato che si vorrà fare con la Consulta.
Tutta L’amministrazione, cioè, deve fare proprio, in tutti campi e per ogni tematica, il metodo della partecipazione reale ed effettiva dei cittadini, anche organizzando frequenti momenti assembleari dove non soltanto informare, ma anche recepire le istanze orizzontali che vengono dal basso.
Ieri abbiamo voluto anche ricordare con delle fotografie alle pareti alcune “criticità ambientali” e, come ci aspettavamo, quelle immagini hanno suscitato molto interesse e discussioni fra i cittadini, segnale indiscutibile sul fatto che le persone hanno ben presenti i problemi, e questa è una risorsa che non può essere lasciata a se stessa.
L’intervento dell’Arch. Vallone ha evidenziato fra l’altro che il comune di San Salvatore Telesino ha già adottato le linee guida per l’applicazione del “piano casa” e, infatti, la relativa delibera del Consiglio Comunale è pubblicata sul sito da un po’ di tempo, ma l’Amministrazione non ha ritenuto, per una tematica così importante, di avere un confronto con i cittadini, né preliminare, né successivo all’approvazione dell’atto.
Se lo avessero fatto avremmo potuto far presente che, così come ci si è preoccupati di salvaguardare il centro storico e la “zona industriale”, così pure andava fatta una riflessione sull’”area archeologica”, e che era l’occasione questa per introdurre subito più precisi obblighi in materia di interventi per il risparmio energetico degli edifici.
Nell’incontro di ieri sera l’Assessore alla cultura ha giustamente richiamato la necessità di tutelare, con l’ambiente, anche la nostra memoria storica: ebbene, è necessario ed irrinunciabile che, anche quando si prendono decisioni che riguardano le trasformazioni del territorio, e l’urbanistica in particolare, bisogna tener conto di questa esigenza.
Inoltre, da mesi stiamo aspettando, e chiedendo, alla nuova Amministrazione un confronto preliminare sul “prossimo P.U.C.”, giustamente invocato anche dall’Arch. Vallone, ma fino ad ora senza esito.
Tuttavia, precisi impegni sono stati pubblicamente assunti, e ci aspettiamo che prestissimo si possa passare alla fase esecutiva del progetto.
Come abbiamo sempre detto, la tutela dell’ambiente, inteso nella sua accezione più ampia, e la partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative, sono fondamentali per avviare un percorso virtuoso che, pur tenendo conto della necessaria tempestività con cui si devono affrontare le varie problematiche che si presentano ai funzionari del Comune ed agli amministratori, possa garantire a tutti i cittadini di San Salvatore Telesino che vengano comunque prese sempre le decisioni migliori per l’interesse di tutta la Comunità.
In particolare ci riferiamo alle attività di pianificazione territoriale e di programmazione, ma riteniamo che, progressivamente, anche ogni più piccola scelta, pur senza essere sempre sottoposta ad un percorso di partecipazione e confronto, debba essere fatta preoccupandosi che sia coerente e congruente con l’obiettivo d garantire la sostenibilità ambientale e non solo quella economica.
Intendiamo dire che, così come ci si preoccupa di avere la “copertura finanziaria” per sostenere determinate attività ed iniziative, allo stesso modo ci si deve istintivamente preoccupare del fatto che le scelte amministrative siano sostenibili dal punto di vista ambientale, che non arrechino danno alla salute e alle nostre risorse naturalistiche, storiche, archeologiche, che preservino anche la capacità di produzione agricola del territorio e, soprattutto, che non vadano a pregiudicare gli interessi delle future generazioni.
Tutto questo hanno voluto dire i cittadini all’Amministrazione, che pure ha avuto il merito di aprirsi all’ascolto.
Che si riesca a concretizzare effettivamente questa idea, così innovativa per le nostre zone, ma ormai prassi in altri contesti, nemmeno tanto lontani, è interesse di tutti, e la costituzione della Consulta potrebbe trasformare, finalmente, la necessità alla partecipazione in diritto alla partecipazione.
Una partecipazione propositiva, in grado di incidere sulla determinazione dei processi decisionali e delle politiche pubbliche, consapevole dei propri strumenti normativi.
Una partecipazione “informata”, in grado di porre in essere, sin dalla fase iniziale dei procedimenti politico-amministrativi, un maturo e costruttivo contraddittorio.
La Consulta deve valorizzare le espressioni di cittadinanza attiva e dei saperi diffusi, dei saperi produttivi, comunicativi, ambientali, relazionali; saperi che si vanno esplicando in processi cognitivi innovativi e chepromovono stili di vita attenti alla cura del territorio, del paesaggio e dell’ambiente.
Per Cittadini in Movimento, la Consulta Ambientale va intesa come uno strumento di rivitalizzazione della vita democratica, essa è anzi necessaria per far fronte alla crisi della democrazia rappresentativa, spesso occupata da gruppi e gruppetti che si contendono il potere.
Bisogna naturalmente evitare che essa si trasformi in “campagne di promozione” per progetti che non salvaguardano affatto il territorio e, dunque, lavoreremo perché avvii una partecipazione politica, sociale, culturale, tecnica, giuridica, in grado arricchire il processo di elaborazione e determinazione delle politiche pubbliche.
Essa va interpretata come un luogo di democrazia vera, di spazio di crescita e comprensione reciproca per le diverse componenti sociali che contribuiscono quotidianamente a trasformare il territorio.
Dunque, è necessario che tutti diano il loro contributo, ognuno con le proprie competenze, e, preliminarmente, occorre costruire insieme un metodo di lavoro che consenta di garantire effettiva partecipazione e concretezza. Diversi interventi dei cittadini hanno focalizzato la necessità di dare ascolto alle persone, di capire fino in fondo qual è la percezione che esse hanno dell’ambiente in cui vivono, individuare risorse e criticità, anche tramite il coinvolgimento delle scuole. Si è ricordato, ad esempio, che in molte realtà amministrative è ormai prassi acclarata il coinvolgimento dei bambini nella predisposizione del PUC.
Ci sentiamo anche di auspicare che il nostro Comune possa essere anche d’esempio a quelli vicini e, magari, che in tutta la Valle Telesina si avviino analoghi percorsi di partecipazione democratica, perché, come giustamente hanno fatto notare alcuni interventi, le emergenze ambientali non rispettano i confini comunali.

Cittadini in Movimento – Laboratorio di cittadinanza attiva

sabato 17 aprile 2010

PARTE LA CONSULTA AMBIENTALE

Su impulso dell’Assessore all’Ambiente del comune di San Salvatore Telesino, Raffaele Pucino (LEGGI IL COMUNICATO), si intende costituire una CONSULTA AMBIENTALE che raccolga le proposte e le istanze di associazioni, comitati e privati cittadini.
L’appuntamento è presso la Sala Conferenze dell’ex Municipio di San Salvatore Telesino, sabato 17 aprile p.v., alle ore 18.00.
Riteniamo che queste iniziative siano fondamentali per dare una diversa e più efficace impronta alla gestione degli enti locali, ed in particolare alle politiche di gestione del territorio, e condividiamo pienamente le parole usate dal Dott. Alberto Lucarelli, Professore di Diritto dell’Università degli Studi di Napoli, per indicare gli obiettivi di questi strumenti di partecipazione:
valorizzare le espressioni di cittadinanza attiva e dei saperi diffusi (expertise), dei saperi produttivi, comunicativi, ambientali, relazionali; saperi che si vanno esplicando in processi cognitivi innovativi e che avanzano stili di vita attenti alla cura del territorio, del paesaggio e dell’ambiente;
contribuire a tracciare un percorso di progressiva costruzione di reti volte a connettere, confrontare, creare osmosi fra le diverse esperienze, fino al configurarsi, nelle esperienze amministrative più avanzate come pratica ordinaria di governo in tutti i settori e a tutti i livelli dell’amministrazione locale
”.
Quindi la costituzione della Consulta può essere, a nostro parere, una svolta nel modo di gestire la cosa pubblica.
Nel corso degli ultimi mesi abbiamo discusso più volte con l’Assessore delle nostre idee in proposito e concordiamo con Lui sulla necessità che il Regolamento della Consulta sia redatto in modo partecipato per favorire la maggior adesione e partecipazione possibile all’Assemblea.
Il diritto alla partecipazione, per essere esercitato in maniera consapevole e matura, oltre le emotività delle contingenze, richiede un continuo processo di informazione e formazione”…ancora citando Lucarelli.
Pertanto è necessaria, in questa fase, la massima partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni presenti sul territorio, interessate a questo strumento di collaborazione fra amministrazione e cittadinanza.
Cittadini in Movimento
Laboratorio di Cittadinanza Attiva

mercoledì 14 aprile 2010

LA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA NON E' UTOPIA

Comunicazione di salvatore amura al Forum della rete del NUOVO MUNICIPIO

Cari amici,Ieri sera si è conclusa con la votazione di Canegrate Partecipa e la presentazione del Bilancio di Previsione 2010, una tappa importante del nostro lavoro.
Il Bilancio contiene alcuni elementi di grande novità:
- i servizi a domanda ( istruzione, servizi sociali, anziani) sono al 43%, il tasso di copertura più basso di tutta la regione, un impegno concreto per sostenere i cittadini in questa fase drammatica- è stato confermato il fondo straordinario anti-crisi pensato per sostenere mutui e affitti, spese sanitarie e scolastiche, spese familiari (l'anno precedente è stato utilizzato per l'85%);
- i servizi sportivi sono al 13%, del tasso di copertura, con un intervento complessivo annuo di 280 euro, per promuovere la cultura sportiva ad interventi di manutenzioni sugli impianti;
- gli oneri di urbanizzazione sono stati ridotti sensibilmente in tre anni dal 18% del 2007 al 3,5% di quest'anno, quasi a impatto zero, dimostrazione che si può rinunciare ad un urbanizzazione selvaggia e disordinata;
- la raccolta differenziata è arrivata al 63%, con 700 famiglie che fanno il compostaggio nel giardino della propria abitazione;
- il nostra Comune anche quest'anno ha rispettato il Patto di stabilità che di fatto ci obbliga a fare investimenti in opere, soprattutto per rendere le nostre strutture civiche compatibili con gli standard ambientali più avanzati, solare termico, geotermico, impianti eolici, ma anche interventi negli impianti sportivi e la realizzazione del CSE, nuovo spazio polivalente di tutti i Servizi Sociali, solo per fare alcuni esempi.
Finalmente la prima vera esperienza di Bilancio Partecipativo a Canegrate ha dato i suoi frutti, dopo le sperimentazioni del 2007-2008-2009, ecco i risultati:
01 C.S. Falcone e Borsellino
174 26,61%02 Parco di via dei Partigiani
164 25,08%03 Centro di aggregazione giovanile
144 22,02%.
Già i primi due danno il segno della nostra comunità, una palestra dedicata a Falcone e Borsellino e il Parco del Partigiani, due riferimento della nostra storia che si mettono in relazione con un importante processo di partecipazione diretta dei cittadini.
Ieri è stata una gran bella serata di democrazia! Sala Consiliare piena e un fresco profumo di comunità viva... Sono stati presentati i risultati della partecipazione a questa terza fase, quasi 700 cittadini di cui oltre 120 via internet! e la maggioranza dei quali donna! E' seguito un bel momento di deliberazione con gli interventi dei promotori delle priorità.
Si è votato: la Palestra Comunale "Falcone e Borsellino" ha superato di pochissimo il Parco in via dei Partigiani - che era in testa nei risultati della raccolta schede - grazie soprattutto alla numerosa presenza in Assemblea di cittadini-promotori/sostenitori che hanno aggiunto i voti necessari perchè da seconda diventasse prima.
Anche il Centro Giovanile ha recuperato in Assemblea un margine che purtroppo era troppo ampio.
Ma il dato più bello è che da sole, le prime tre priorità hanno collezionato quasi i 2/3 di tutti i voti. E non è un caso, dato che esse siano state le opere su cui la cittadinanza si è mobilitata maggiormente.
I soli dieci voti di scarto hanno mosso l'Amministrazione a considerare l'ipotesi che possano essere realizzate entrambe le priorità, fermo l'impegno categorico nei confronti della prima.Una gran bella pagina di democrazia partecipativa, non c'è che dire, dove Canegrate ha scoperto un altro modo di vivere la città e di concepire la Politica. Quella con la P maiuscola.
Ora la palla passa all'Amministrazione che ha la responsabilità più grande che Voi stessi gli avete affidato, quella cioè di tradurre in realtà le vostre scelte.
Ora Canegrate sa cosa vuol dire partecipare a Canegrate! Grazie di cuore a tutti per questa bella pagina scritta assieme. Preparatevi per il prossimo Bilancio...
Salvatore Amura
www.canegrate-partecipa.org

PER UN ALTRO MODO DI ESSERE COMUNITA'

COMMENTO DI CARMELA LONGO ALL' INTERVENTO DI MICHELE PALMIERI SU VIVITELESE.
Ciao Michele, rispondo al tuo articolo sia come facente parte del comitato contro il “termovalorizzatore”, sia come persona che ha aderito a Cittadini in movimento (Laboratorio di cittadinanza attiva). I “comitati” che tu citi all’inizio del tuo scritto, sono fatti di persone, (troppo poche), che a titolo esclusivamente volontaristico si impegnano per approfondire problemi che di solito sono sotto gli occhi di tutti, su cui tutti in genere hanno una parola o un’opinione. I comitati di cui sopra sono apartitici (non portiamo acqua a nessun mulino) ma non apolitici, intendendo però per politica la tutela e l’impegno a favore del bene comune. Tra i beni comuni i comitati richiedono da sempre la salvaguardia del diritto a partecipare, come cittadini, a tutto ciò che riguarda la gestione della cosa pubblica, ritenendo che sia ben arrivata l’ora di passare da una democrazia rappresentativa a una forma di democrazia, appunto, partecipata. Per questo le persone dei comitati in questione, con notevole impiego di tempo, sempre ed esclusivamente a puro titolo volontario e senza ambire ad alcuna poltrona, cercano di andare a fondo, fin dove è possibile, alle questioni ritenute più urgenti, vanno a spulciare carte, le richiedono sul Comune, cercano di diffonderle e non tenersele nei cassetti, perché il nascondere non serve a nessuno. A tal fine ti invito ad andare a visitare il nostro blog, http://www.transizionesst.blogspot.com/.Le persone dei comitati utilizzano, tra le altre forme di impegno, la stessa via che hai utilizzato tu per far conoscere le tue idee: parlo dei mass media, e in questo caso dei giornali on line.Qualche volta affiggiamo i manifesti, come l’ultimo sulla situazione della cava di Pugliano, che immagino avrai visto.Io credo che a molti stia a cuore il nostro territorio, anzi, direi anche alla maggior parte. Il problema che giustamente hai sollevato tu, è che bisogna unire le forze e, aggiungo, uscire fuori da una sterile fase, (oramai troppo lunga e stantia, oltre che deresponsabilizzante) in cui molti si lamentano e tantissimi altri avrebbero belle energie da mettere in campo, ma all’atto pratico preferiscono stare a guardare e “stare a vedere cosa succede”. Dobbiamo trovare il modo appunto per uscire fuori dalle litigiosità ormai diventate noiose e passare a una fase di confronto dove possiamo anche avere posizioni diverse (è più che lecito), ma portate avanti con rispetto per l’altro, senza squalifiche. La società civile può avere mille risorse, il vero problema è che molti sembrano assuefatti a un modo di intendere il proprio contributo alla comunità come limitato al momento in cui si vota, e non anche- soprattutto- giorno per giorno, informandosi su ciò che accade, chiedendo spiegazioni, cercando di far capire agli amministratori che i cittadini devono essere attori e non semplici fruitori di qualcosa che viene dato. Anche unendosi ad altri cittadini in una qualche forma di associazione, che per noi è stato il comitato civico, per un altro può essere un’altra cosa.Condivido la frase che hai scelto alla fine del tuo articolo.Il mio augurio è che tutti, amministratori, comitati, cittadini singoli o associazioni di qualsiasi tipo, prendiamo giorno per giorno a cuore il bene comune, nelle scelte quotidiane e anche nel mettere a disposizione le proprie professionalità per raggiungere non mete privatistiche ma solo ciò che è desiderabile e attuabile per l’intera comunità.
Carmela Longo

sabato 10 aprile 2010

Abbiamo davvero bisogno di un altro mega-centro commerciale o di infrastrutture per strutture-fantasma ?

La valle telesina, da un po’ di anni a questa parte, è diventata oggetto di attenzione da parte di imprese che vogliono realizzare grandi strutture (devastazioni irreversibili), cambiandone radicalmente i connotati, a fronte di tanto declamati vantaggi occupazionali o alla ricerca di miti dello sviluppo ormai divenuti ridicoli se non avessero assunto dimensioni insopportabili.

Facciamo una lista di tali tipologie di intervento ben "pianificate" sul nostro territorio negli ultimi anni a dimostrazione, ancora una volta, del fatto che il primato della politica e della sua presunta capacità di gestione è inesistente o peggio ancora "accomodante" di fronte alle continue aggressioni che il territorio, che essa dovrebbe governare, subisce:

- 60 capannoni sul territorio di S. Salvatore di cui 7 o 8 funzionanti;

- un inceneritore in zona S. Mennitto, la cui sorte ancora non è nota (ricorso al TAR pendente);

- una cava in espansione in zona Pugliano (il ruolo delle amministrazioni in questa vicenda non è stato ancora chiarito), ed altre che ne spuntano;

- il territorio di Telese saccheggiato irrimediabilmente con un Piano Regolatore e relative amministrazioni a dir poco "leggere";

- 8 nuovi centri commerciali aperti negli ultimi 4 anni fra Telese e S. Salvatore (quanti commercianti e produttori locali sono "rimasti sul terreno"?).

Nel frattempo si "vocifera" della realizzazione di un nuovo mega-centro commerciale da aprirsi in zona "Poeta", in territorio di Amorosi. Questa vicenda, che darebbe, se confermato, un ulteriore colpo alla vivibilità del nostro territorio, in realtà venne alle cronache già nel 2007, quasi per errore - come avvengono le migliori scoperte dell'uomo, comprese quelle politiche ultimamente - a causa di una "questione" giudiziaria che interessò il Comune di S. Salvatore e questa azienda, denominata "Flower By Pass", che avrebbe acquistato un lotto di terreno, appunto, ai confini fra Amorosi e S. Salvatore, per poter perpetrare - si scoprì - l'ennesima devastazione di questa area ormai diventata terra di nessuno: ricordiamo, per inciso, che località "Poeta" dista poche centinaia di metri da S. Mennitto, che ospita il terreno prescelto dalla VOCEM per il suo inceneritore, e da "capannone selvaggio", altro “vanto” di S. Salvatore Telesino.

Per chi volesse qualche dettaglio in più sulla vicenda giudiziaria - seppur interessante per altre ragioni non è argomento di questo post - ecco la sentenza del TAR, da considerarsi peraltro come unica fonte informativa pubblica a nostra conoscenza insieme a questo articolo de "Il Mattino".

La ditta interessata, quindi, messa in pausa dalla necessità di avere chiarezza, ottenuta con fatica e mediante sentenze, non proseguì subito nel suo intento per cui tutta la vicenda subì una battuta di arresto (qualcuno dice anche che l'inceneritore VOCEM avesse, suo malgrado, contribuito a fare da deterrente per questa nuova possibile ed irrinunciabile "perla" della valle telesina).

Ma eccoci ai giorni nostri in cui si recapitano delle lettere ad alcuni cittadini di località Poeta da cui si evince la necessità di allargare una stradina, ai confini del suddetto lotto: chissà per quale scopo ?

E' il caso che qualche istituzione renda noto ciò che potrebbe capitare sulle nostre teste: una nuova mega-lastra di cemento di vari ettari o semplicemente nuove infrastrutture viarie (?!) al servizio dei cittadini e dei capannoni-fantasma in assenza di progettualità?

E' anche il caso che qualche istituzione inizi a spiegare per chi sono concepiti gli strumenti preposti al governo del territorio come i Piani regolatori od altri che dovrebbero essere, in principio, anche dei mezzi funzionali alla partecipazione.

Siamo sicuri che i cittadini sentano il bisogno di tutto questo?
Vogliamo davvero che la Valle Telesina diventi la nuova "Terra di lavoro" (con le virgolette, sia inteso) tempestata di strutture ridondanti e di infrastrutture nel deserto ?
Siamo sicuri che un nuovo eventuale centro commerciale sia la soluzione dei nostri problemi occupazionali?
Siamo sicuri che lo sia la concorrenza spietata a suon di pessima qualità, specie su quei prodotti in cui la nostra produzione locale, nonostante tutto, ancora eccelle, e dietro alla quale quantomeno c’é un volto riconoscibile?

Proviamo anche a fare la conta degli esercizi che sono stati chiusi nel frattempo e traiamone un bilancio.

Mentre altrove si persegue l'economia diffusa noi perseguiamo - o lasciamo, con indifferenza ed inerzia, perseguire - la grande concentrazione che ci desertifica e che detta le leggi sulla qualità della nostra vita da lavoratori, da utenti e da abitanti.
Saremmo curiosi di sapere cosa ne pensano anche i proprietari dei grandi esercizi già esistenti: l'unica logica a cui si è sensibili, del resto, è quella del predatore che gode finché non si accorge di essere diventato preda a sua volta. Spunta sempre, da qualche parte, qualcuno più forte di te ...
Il metodo politico, evidentemente ritenuto vincente nell'hinterland napoletano-casertano, sta facendo breccia anche da noi, nel silenzio generale o nei tripudi di festeggiamenti elettorali sempre più distanti da noi.

PS.: molte di queste domande e dei condizionali usati sono dovute alla continua "ignoranza" rispetto agli atti amministrativi cui siamo "sottoposti" dai nostri amministratori. Auspichiamo come sempre la partecipazione alle scelte...

Cittadini in movimento - Laboratorio di cittadinanza attiva

venerdì 2 aprile 2010

GLI INCENERITORI UCCIDONO




Inceneritore di Kirkless (G.B.)

Diagrammi dell'UK Health Research, con dati che risalgono al 2006.

Questi sono i bambini che noi "grandi " capaci di intendere e di volere vogliamo uccidere, Prima che raggiungano gli 8 anni, per far soldi sulla spazzatura !! con gli inceneritori !










Il secondo grafico indica che la causa è precisa: la mortalità cresce a partire dalle emissioni dell'inceneritore secondo la direzione in cui spirano i venti locali !
Chi è quell'assassino bugiardo, che può ancora sostenere che non è dimostrato che gli inceneritori producano veleni e morte ?

“ Cancronesi” dice: l'inceneritore è più innocuo di una sigaretta !?!?!?

mortalità infantile da 0 a quasi 8 anni intorno all'inceneritore di Kirkless




Anche dal BLOG del Dott. Antonio MarfellaTossicologo-OncologoIstituto Nazionale per la Cura dei TumoriI.R.C.C.S."Fondazione Sen. G.Pascale", viene lanciato lo stesso allarme:

Antonio Marfella ci avverte:
Effetti sulla salute umana degli impianti di incenerimento di rifiuti.

Gli studi hanno evidenziato inequivocabilmente che NON SI PUO’ INCENERIRE SENZA UCCIDERE con il tempo vite umane, soprattutto tra i bambini.

Nelle popolazioni esposte alle emissioni di inquinanti provenienti da inceneritori sono stati segnalati numerosi effetti nocivi sulla salute con danni anche di tipo tumorale.


http://antoniomarfella.blogspot.com/2010/03/emiliano-fittapaldi-presenta-il-suo.html



VEDI ANCHE: http://www.italiaterranostra.it/pdf/inceneritori_uccidono_bambini.pdf

e questo articolo sulla diossina nel latte materno.

giovedì 1 aprile 2010

Non interventismo e strumentalizzazioni

Fabio Romano, al termine del consiglio comunale che ha approvato le “intenzioni” della maggioranza istituzionale di vendere un pezzo di parco naturale ad una cava e un pezzo di Grassano, l’ultimo polmone verde tra noi e Telese , ci ha dato una copia della precedente delibera di Giunta.
Noi, infatti, nonostante i rapporti interlocutori con l’assessore all’ambiente di S. Salvatore Telesino (finalizzati alla costituzione di una consulta ambientale, con libero accesso di tutti i cittadini che ne avessero voluto far parte), non sapevamo nulla di questi sviluppi. Credevamo che la questione fosse all’attenzione dell’Amministrazione per ostacolare il lavoro della cava, e non per precostituire le condizioni per concedere alla proprietà ulteriori vantaggi in termini di allargamento dell’area utilizzata dalla cava stessa.
Inoltre, va sottolineato che la vendita di terreni pubblici è una questione delicatissima, e che non può essere liquidata con la giustificazione di esigenze di bilancio.
Vendere territorio pubblico impone, tra l’altro, la doverosa e, per noi, necessaria analisi della destinazione finale, e sappiamo bene che nella maggior parte dei casi si compra solo per costruire o, peggio ancora, per scavare e devastare, come in questo caso. Ebbene, non è questo un modello di sviluppo accettabile dalla nostra Comunità, soprattutto quando il tutto viene deciso senza coinvolgere attivamente i cittadini.
D’altra parte, tutto era già cominciato con la vecchia amministrazione.
A giudicare dai risultati, il sindaco Creta non ha mai protetto il territorio comunale, e, dal vecchio proprietario della Cava al nuovo, tutto era sempre stato permesso. Adesso i danni sono visibili, dato che l’attuale proprietario non ha alcuno scrupolo nell’escavare, e tutti possono vedere quotidianamente le parti di costone che crollano regalandogli il materiale edilizio. Peraltro, i camion che entrano ed escono dalla cava non sono mai coperti dal telone, la polvere non viene abbattuta con spruzzi d’acqua, la rete di protezione del costone non è stata realizzata, una costruzione della cava si appoggia direttamente alla collina, non si sa se esistono le prescritte misure di protezione della sottostante falda acquifera, l’ARPAC trovò rifiuti da bonificare e fu già accertato uno sconfinamento in territorio comunale.
D’altra parte, il comitato civico sorto per contrastare il disastro ambientale provocato dalla cava e gli oggettivi disagi dei residenti ricevette molte promesse dal candidato-sindaco Izzo, tanto che un ragazzo del comitato fu candidato con loro, ma quelle promesse sono ancora in attesa di essere onorate.
Insomma, a San Salvatore Telesino, se qualcuno si illudeva che qualcosa stesse cambiando, può iniziare a ricredersi: le iniziative per l’eliminazione delle buste di plastica per aiutare l’ambiente, pur encomiabili, si sono limitate al coinvolgimento dei bambini, mentre il territorio continua ad essere aggredito, con determinazione, nell’indifferenza quotidiana, nel silenzio e, forse, nella paura di eventuali intimidazioni.
Ringraziamo il consigliere, oggi di minoranza, ma prima con Creta in maggioranza, Fabio Romano, per averci fornito copia della pessima delibera di Giunta Comunale del 5 marzo 2010, ma non possiamo fare a meno di chiederci, anche, perché lo abbia fatto.
Perché sceglierci come interlocutori adesso, mentre fin ora siamo stati definiti al massimo “personaggi in cerca d’autore” senza velleità “elettive” e, pertanto, indegni di dibattiti e risposte sul piano politico locale?
Per strumentalizzarci contro la maggioranza consiliare, o per difendere insieme il territorio?
L’attività di controllo e vigilanza che la minoranza può esercitare sugli atti posti in essere dalla maggioranza, dal Sindaco e dalla Giunta, è fondamentale, ed è meritoria ogni attività di informazione e partecipazione ai cittadini di quello che avviene nella casa comunale (e che riguarda tutti).
Il Gruppo di minoranza consiliare, a nostro avviso, dovrebbe scrivere subito un manifesto ai cittadini, e partecipare a tutti quello che sta succedendo, dopo di ché, se ce ne sono le condizioni, procedere legalmente contro tali intenzioni di s-vendita del territorio pubblico. Inoltre, dovrebbe ostacolare lo stillicidio quotidiano in termini ambientali, operato da una cava su un parco naturale e, ancora, attivarsi per obbligare al ripristino di tale luogo, che va valutato per la sua effettiva ricchezza e bellezza (area SIC).
Peraltro, di cave prive di autorizzazione per effettuare attività estrattive, ce ne sono anche in altri siti, nel nostro territorio.
Fabio Romano, come capogruppo di minoranza e come avvocato, ha tutti gli strumenti per agire, sia utilizzando la via politico-istituzionale che quella legale.
In questa battaglia ci troverebbe certamente al suo fianco, ma siamo pronti ad andare avanti comunque, anche senza agganci istituzionali e, soprattutto, rifiutando ogni strumentalizzazione.
Faremo il possibile (a modo nostro) e ci opporremo, come cerchiamo di fare da tempo, con tutte le nostre energie e con ogni mezzo lecito a nostra disposizione, ad ogni tentativo di aggressione ai beni comuni (ambiente, salute, paesaggio, …).
Ma continuiamo a credere che un’Amministrazione comunale, senza aspettare le proteste dei cittadini, deve operare scelte concrete, decise e coraggiose, guardando al futuro e all’interesse di tutti i cittadini, coinvolgendoli in concrete politiche di tutela dell’ambiente.
Siamo convinti che la consulta ambientale, proposta dallo stesso assessore all’ambiente dell’attuale amministrazione, possa costituire il luogo ove tutto ciò possa realizzarsi. Pensiamo ad uno strumento di collaborazione fra amministrazione e cittadinanza, che crei le condizioni per il massimo coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni presenti sul territorio interessate alla tutela dell’ambiente.