Nel nostro Comune, dopo più di 40 anni di amministrazione monocolore, abbiamo avuto, dopo il voto di sfiducia dell’ultima amministrazione, in rapida successione, due commissari prefettizi.
La venuta dei commissari di solito è vista come una grave anomalia in quanto la macchina amministrativa si ferma e il Commissario ha il compito di traghettarla fino all’insediamento della nuova Amministrazione.
Compito del Commissario è anche quello di analizzare la situazione finanziaria, amministrativa e lo stato generale del Comune al momento del suo insediamento, verificare eventuali problemi e dare indicazioni sulla loro risoluzione.
Questo puntualmente è avvenuto.
Il mio intervento vuole evidenziare alcuni episodi che si sono succeduti durante questo periodo di transizione che potrebbero e dovrebbero essere tenuti in giusto conto.
Spero di non essere frainteso: la normalità è quella di un’Amministrazione eletta dalla popolazione e che gestisce la Comunità pensando al Bene Comune della stessa. Ma credo, tuttavia, che il Commissariamento abbia portato dei benefici non da poco.
Vi elenco gli episodi che per me hanno dimostrato come si possano introdurre dei cambiamenti notevoli per la nostra comunità operando anche in regime di commissariamento e che, probabilmente, in altre realtà non produrrebbero nessuna meraviglia in quanto considerati scelte e comportamenti ovvi in una democrazia.
Il primo commissario, venuto a conoscenza del progetto dell’ inceneritore a San Salvatore Telesino (questo è avvenuto solo grazie ai manifesti affissi da qualcuno alle porte della sua abitazione in una strada dove lo stesso commissario passava tutti giorni e non da atti messi sulla sua scrivania durante il suo insediamento) ha verificato che c’erano i presupposti per un atto formale e ha presentato un ricorso al Tar.
Questo evento era stato sollecitato più volte dai comitati contro l’inceneritore e non era stato mai portato a compimento dagli Amministratori eletti.
Il secondo atto formale è stata la pubblicazione sul sito web, da parte del secondo commissario, degli atti (delibere, bandi, concorsi) dell’Amministrazione Comunale.
Vorrei semplicemente fare una cronistoria di questo avvenimento e di come si è giunti a quest’atto di democrazia partecipata.
L’Associazione “Cittadini in Movimento”, di cui faccio parte con entusiasmo, aveva chiesto l’accesso agli atti e delibere del Comune varie volte, con precise richieste formali. Le modalità dell’accesso alla documentazione richiesta, che comunque sono atti pubblici, è risultata sempre difficoltosa in quanto occorre fare vari passaggi:
1. protocollare le richieste;
2. prendere appuntamento con l’impiegato comunale;
3. accedere agli atti significava soltanto prenderne visione e non poterne fare copie o registrazione di alcun genere;
4. essere controllati da parte dell’impiegato durante la visione della documentazione e non esagerare col tempo concesso per non ostacolare il lavoro dell’impiegato preposto.
Il tutto si riduceva spesso a sacrificare da parte nostra mezza giornata di lavoro per compiere un accesso a documenti che dovrebbe essere facilmente consultabili dai cittadini pubblico in quanto emanazioni dai nostri “dipendenti amministratori”.
Questo sacrificio era spesso inutile in quanto gli atti pubblici sono spesso costituiti da numerose pagine e alla prima visione non è semplice capire quali sono i punti essenziali da trascrivere.
Abbiamo chiesto al Commissario, Dottoressa Magno, tramite la solita richiesta formale, di poter pubblicare gli atti dell’Amministrazione Comunale sul sito web dello stesso Comune non aggiornato da tantissimo tempo, per rendere la consultazione facilmente accessibile e abbiamo dato, come Associazione Cittadini in movimento la nostra disponibilità personale per cominciare la trascrizione delle delibere o offrire aiuto agli impiegati comunali per rendere attuabile tale iniziativa.
Dal canto suo il Commissario, avendo a disposizione il sito vuoto dell’Asmenet, ci ha assicurato che era sua ferma intenzione realizzare la pubblicazione delle delibere e di altri documenti ma che, ovviamente, non poteva servirsi della collaborazione di una associazione esterna.
A distanza di una ventina di giorni abbiamo visto esaudita la nostra richiesta, credo condivisa da tanti cittadini come noi che vogliono partecipare alla vita della comunità, essere informati sulle scelte compiute e a cui siamo orgogliosi di aver offerto un’opportunità.
In sostanza i due Commissari hanno dato dimostrazione che se le cose si vogliono fare si possono fare bene, presto e nel rispetto delle leggi.
1. Il primo commissario ha preso una decisione ferma sul problema inceneritore
2. il secondo ha semplicemente messo a disposizione di tutti i cittadini atti
amministrativi, almeno gli ultimi, quelli prodotti nel periodo del commissariamento, anche se manca qualche allegato di delibera.
Tutta la documentazione degli anni precedenti, invece, quella prodotta dai politici eletti, è ancora completamente inaccessibile!
Spero che gli atti da me descritti vengano presi come esempio di buona Amministrazione sia da parte di chi ha già amministrato, sia da parte di chi dovrà amministrare.
Finalmente si comincia ad avere una visione dei problemi di bilancio del nostro paese, di cosa ci aspetta nei prossimi anni, del perché è aumentata la tassazione su acqua, immondizia, oneri edilizi, oneri per sanatorie edilizie, sul perché stiamo effettuando una gara di appalto per l’utilizzo di un autovelox fisso e uno mobile, sullo stato generale delle casse del Comune.
Ci attendono periodi non buoni nei prossimi anni e noi siamo venuti a conoscenza di questi fatti solo grazie ai Commissari.
Mi domando: perché?
Dove erano i nostri amministratori? Dove erano le opposizioni?
È possibile che nessuno abbia saputo spiegare con chiarezza cosa stava succedendo?
A volte, delle decisioni sofferte, come l’aumento delle tasse locali, se doverosamente condivise e partecipate, potrebbero essere meglio accettate.
Noi cittadini non siamo degli irresponsabili e sappiamo anche tirare la cinghia se necessario, ma vogliamo sapere perché!
Spero che gli episodi citati relativi al commissariamento siano stati come semi caduti in un terreno rivitalizzato dove far crescere la pianta della democrazia partecipata e non come quello brullo e sterile avuto fino a ieri in cui tutto inevitabilmente muore.
Angelo Romano
di “Cittadini In Movimento”
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