COMMENTO SU VIVITELESE: http://www.vivitelese.it/2013/04/cittadini-in-movimento-resoconto-dellincontro-pubblico-del-6-aprile-2013/#comments.
RISPOSTA:
Domenico, le tue osservazioni sembrano in gran parte centrate sul
presunto rifiuto, da parte di Cittadini in Movimento, di confrontarsi
con gli ex amministratori.
In realtà non è mai stata questa la nostra intenzione.
Anche all’incontro pubblico del 6 aprile hanno partecipato
tranquillamente diversi ex amministratori, e fra questi tu stesso che,
però, a differenza di altri, non hai ritenuto di intervenire per esporre
la tua opinione o per rappresentare le critiche che ora hai voluto
esprimere con il tuo commento al nostro resoconto.
Replichiamo che non è affatto frutto di “pre-concetti” l’aver voluto
chiarire che siamo disponibili a un nostro impegno diretto in una lista
con altri soggetti “che non siano stati già coinvolti in precedenti
esperienze amministrative nel nostro comune” e “a determinate
condizioni”. Il fatto è che in questi “3 anni e mezzo” di
amministrazione Izzo (alla quale tu hai partecipato come assessore,
condividendone fino a tutto novembre del 2012 le scelte), così come nei
due anni precedenti di amministrazione Creta, abbiamo chiesto invano che
fossero introdotti concretamente strumenti di trasparenza e
partecipazione. Dunque, non abbiamo ritenuto che gli ex amministratori
potessero essere nostri interlocutori credibili in un percorso
finalizzato alla formazione di una proposta ed eventualmente, di una
lista alternativa alla “politica” degli ultimi anni e lo abbiamo voluto
dire subito e con trasparenza.
Mettiamo in conto che questa cosa possa non piacerti, ma pensiamo che, almeno tu, possa e debba comprenderne le ragioni.
Nei nostri interventi non abbiamo mai espresso giudizi lesivi delle
persone, né tantomeno quelli che lasci intendere tu (“sanguisughe
attaccate alla poltrona”, “Andreotti”, “ladri”, o altro), che invece si
ritrovano in abbondanza nei reciproci “scambi di idee” fra gli ex
amministratori degli ultimi 10 anni.
Oggetto delle nostre critiche sono invece sempre gli atti politici ed
amministrativi, inclusi ovviamente quelli che l’ex maggioranza, di cui
tu hai fatto parte, ha posto in essere, e che sono responsabilità di
tutti coloro che li hanno votati.
Mai sei intervenuto pubblicamente per sostenere le nostre richieste di
maggiore apertura ai cittadini, ascolto delle loro esigenze e
partecipazione, né le nostre tante iniziative, anche quando erano svolte
nell’ambito della consulta ambientale, prima voluta dalla stessa
amministrazione e poi regolarmente ignorata: opposizione alla vendita
dei terreni in località acqua fetente e adiacenti la “ex cava Bove”,
opposizione che il tuo collega assessore Iacobelli provò anzi a
ridicolizzare, la richiesta di condividere in consulta il piano rifiuti e
le successive modifiche, la proposta di realizzare un impianto di
compostaggio comunale e l’isola ecologica, la richiesta di sospendere
l’iter di approvazione del nuovo Statuto e di discuterlo preventivamente
con i cittadini, l’opposizione alla nomina di assessori come
responsabili di area tecnica, divisa in quattro per non scontentare
nessun pretendente, la richiesta di rivedere la recente decisione di
mantenere pubblicati gli atti sul sito istituzionale solo per 15 giorni,
le continue richieste di “rompere il silenzio” sul nuovo PUC e di
effettuare il censimento degli appartamenti inutilizzati, …
Mai hai voluto nemmeno far conoscere pubblicamente la tua personale opinione rispetto a tali problematiche.
Il “limite di due mandati” è poi da intendersi come limite massimo in
cui l’eventuale secondo mandato deve essere giustificato dai risultati
raggiunti nel primo e dalla necessità, sempre eventuale, di trasmettere
ad altri l’esperienza e le competenze acquisite.
Non crediamo di aver dato l’impressione di voler essere o di sentirci
“in cattedra”: nell’incontro del 6 aprile abbiamo voluto anzi eliminare
proprio la cattedra fra i “relatori” e gli “uditori”, cercando di
metterci in cerchio per favorire un confronto orizzontale, alla pari,
dove tutti potessero intervenire, e abbiamo cercato di “occupare” il
minor tempo possibile (in questi anni abbiamo ampiamente espresso le
nostre idee) per lasciare invece più tempo ad altri contributi.
Chi non è d’accordo con quello che diciamo o scriviamo può apertamente e
liberamente replicare, sostenendo le sue idee e dandoci anche la
possibilità di approfondire ed eventualmente modificare le nostre,
oppure di replicare a nostra volta.
Il confronto, al quale siamo sempre aperti, non può che far crescere
reciprocamente chi vi si sottopone. Negli ultimi anni, di contro,
abbiamo dovuto regolarmente prendere atto del rifiuto dei nostri ex
amministratori a confrontarsi con noi.
Siamo andati anche agli incontri pubblici organizzati dalla maggioranza
(il 2 marzo l’ex sindaco Izzo e i “lealisti”, il 9 marzo i
“dissidenti”), abbiamo annotato diligentemente quello che è stato detto,
fra gli altri, anche da te, senza però che ci fosse il tempo per fare
domande.
L’invito di “Cittàfutura” per l’incontro del 27 marzo era in una casa
privata e rivolto (solo su facebook) a chi aveva intenzione di aderire
al precedente appello, pubblicato su vivitelese, a partecipare alla
“costituzione di un laboratorio di idee e progetti” e a “discutere
sull’eventualità di esprimere una proposta politica in occasione del
prossimo impegno elettorale”. Né ci risulta che sia stato pubblicato un
resoconto, da parte dei proponenti, delle tematiche trattate e degli
esiti dell’incontro.
Detto questo, stiamo invece da tempo affrontando fra di noi il problema
dell’indubbia difficoltà che incontriamo ad essere ascoltati (senza
preconcetti) dagli amministratori e a coinvolgere altri nostri
concittadini nelle nostre iniziative.
Probabilmente ciò è dovuto proprio al fatto di aver voluto sempre
assumere posizioni chiare e dirette quando c’era da discutere qualche
problema o qualche decisione o inerzia dei nostri amministratori.
Però Cittadini in Movimento è una libera associazione aperta al
contributo di tutti: chi ne condivide i principi può aderirvi e lavorare
insieme a noi, gratuitamente, per il bene comune, mettendo a
disposizione di tutti il proprio tempo e le proprie competenze.
Diverso è, come già detto, il percorso per la formazione di una lista: è
indispensabile che ci sia assoluta condivisione di metodo e di
obiettivi. Non ci interessano i calcoli sui voti e le “alleanze” che
questi calcoli potrebbero suggerire. L’importante non è vincere a tutti i
costi le elezioni, ma sottoporre agli elettori una proposta credibile
che, nel caso si vinca, possa essere realizzata.
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