venerdì 15 ottobre 2010

Shoppers - Un passo in più, di consapevolezza

Riportiamo qui un articolo tratto da "Il cambiamento". La legge nazionale va nella direzione che aspettavamo da tempo. La consapevolezza che i nostri consumi non possono essere più dettati solo dalla pubblicità, dalla fretta o dalla bramosia dell'accumulo di merci con cui siamo infernalmente programmati non deve arrestarsi qui. Molte persone, addirittura intere comunità o comuni, già agiscono per conto proprio anticipando questo tipo di iniziative nazionali. Noi nel nostro paesino ancora non ci riusciamo e siamo sempre all'inseguimento, è per questo che ci rallegriamo quelle rare volte in cui i politici nazionali, più o meno volutamente, ricordano di fare gli interessi di noi cittadini e ci costringono ad adeguarci.


Il governo conferma: da gennaio 2011 addio ai sacchetti di plastica

di Legambiente - 15 Ottobre 2010

busta plastica terra
Il governo rispetterà la scadenza del 1 gennaio 2011 per l’entrata in vigore del divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica non biodegradabili

Legambiente è molto soddisfatta della dichiarazione rilasciata ieri alla Camera daRoberto Menia. Il sottosegretario all’Ambiente ha comunicato l’intenzione del governo di rispettare la scadenza del primo gennaio 2011 per l’entrata in vigore del divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica non biodegradabili.

"Una vittoria dell’ambientalismo - commenta il vice direttore di Legambiente Andrea Poggio- e dei 100mila cittadini che in occasione delle giornate diPuliamo il Mondo hanno firmato la nostra petizione contro la proroga dello stop ai sacchetti non biodegradabili, che inquinano e consumano petrolio. Da tempo chiediamo di vietare a livello nazionale la loro produzione e distribuzione. Con la sua decisione, l’Italia si pone all’avanguardia, su questo fronte, tra i paesi industrializzati. E il provvedimento è di grande importanza anche per far progredire la raccolta differenziata dei rifiuti organici, per la quale la biodegradabilità dei sacchetti è indispensabile".

"Siamo certi - aggiunge Poggio - che il ministero dell’Ambiente stia lavorando per definire le norme transitorie per l’esaurimento delle scorte residue di sacchetti e ci mettiamo a sua disposizione per contribuire alla loro definizione".

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