giovedì 5 maggio 2011

Niente da fare!

Hanno corretto i "refusi tipografici" da noi segnalati, una o due altre "cosette", e avanti senza esitazioni: in mezz'ora si è approvato un nuovo Statuto Comunale, tentando anche di ridicolizzare le proposte di cittadini che hanno semplicemente chiesto un percorso più partecipato, un confronto aperto su un atto fondamentale per la nostra Comunità, e che comunque hanno provato a dare un loro modesto contributo per migliorare la bozza proposta (LEGGI le nostre osservazioni in versione integrale).

A parte le semplici correzioni dei "refusi", di cui troverete traccia nel verbale della delibera, e la modifica di un articolo sulla "valutazione del personale" non hanno voluto tener conto di nulla: Bella capacità di "ascolto"!

Questi nostri amministratori, al di là delle questioni di merito, stanno deludendo soprattutto sul metodo, smentendo nei fatti ciò che avevano proclamato a parole durante la campagna elettorale: più partecipazione dei cittadini e più trasparenza.

Daremo conto di quanto abbiamo dovuto ascoltare, senza poter ribattere, durante il consiglio comunale del 30 aprile scorso, soprattutto dal vicesindaco Bove e dal consigliere Iatomasi.

Come abbiamo scritto nel manifesto che state leggendo in questi giorni (lo abbiamo consegnato in Comune il 27 aprile, e speravamo che potesse essere "affisso" prima del 30 aprile per informare proprio del consiglio comunale, ma non è stato possibile):

COSI' proprio NON VA!


2 commenti:

  1. Verrebbe da dire anche che aldilà della capacità di ascolto avrebbero dovuto attivare la capacità di (ri)leggere quanto hanno scritto (?). Trovare il termine "circoscrizione" nella bozza che hai linkato la dice lunga sull'attenzione posta al documento fondativo dato che nel nostro comune le circoscrizioni non esistono. Magari prima di prendere per i fondelli i cittadini potrebbero contare fino a 10 ed ascoltare chi chiedeva loro di rinviare l'approvazione: quale era il motivo della fretta ?

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  2. Questa è proprio una bella domanda: qual'era il motivo di tanta fretta?
    Pierluigi Santillo

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