D’estate, infatti, tutti i paesi ospitano numerose feste e sagre: ottime occasioni per stare insieme, conoscere persone, condividere e contaminare culture, divertirsi, ascoltare musica e gustare cibo, sapori, odori, …
Ma, dopo mangiato, che fine fanno i rifiuti? La festa si trasforma regolarmente in una offesa gravissima all’ambiente!
Il nostro intervento, nella festa dello strupp’l, si è integr

Pensate se avessimo lasciato per tre-quattro giorni tutti i rifiuti in loco in attesa della raccolta da parte del Consorzio!
I rifiuti, infatti, nei tre giorni di durata della festa, sarebbero rimasti abbandonati nella piazza adiacente, aspettando il regolare turno previsto dal consorzio per il loro ritiro. Pertanto, l’organico del sabato sera e della domenica avrebbero dovuto attendere fino al successivo martedì, e gli animali randagi avrebbero fatto la festa anche loro!
Ma il problema principale non è stato purtroppo possibile risolverlo: i bicchieri, i piatti e le posate in plastica, normalmente usati in tutte le feste, pubbliche e private, sono realizzati con materiali non riutilizzabili nell’ambito del nostro contratto con il consorzio BN2, che non ha attivato la relativa filiera, e quindi sono stati tutti inseriti nel “sacco nero”.
Non si è potuto, per ragioni di tempi, acquistare e utilizzare prodotti “monouso” biodegradabili, così come da Noi auspicato, malgrado la disponibilità dell’Assessore all’Ambiente, che aveva rappresentato la possibilità che il Comune si accollasse il maggior costo di tali prodotti.
Nel corso delle tre serate sono stati raccolti ben 25 sacchi, 90x120, di rifiuto indifferenziato, costituito quasi esclusivamente dai prodotti monouso che, malgrado la sommaria pulizia che è stato possibile effettuare, erano comunque sporchi di residui di cibo.
Fra i rifiuti organici che sono stati recuperati, abbiamo ulteriormente riciclato tutto il pane, la pasta e la carne per i nostri animali domestici.
Il resto, compresi i tovaglioli sporchi di cibo, circa un sacco per ogni serata, è stato avviato al nostro compostaggio domestico.
Ciò che ci ha molto meravigliato è stata la grande quantità di cibo acquistato e non consumato (pane e, in qualche caso gli stessi strupp’l, ancora avvolti nella carta, fette di torta intatte, patatine fritte).
Anche le bottiglie di acqua, vino e bibite gassate, spesso venivano lasciate sui tavoli ancora con buona parte del loro contenuto.
E’ sostanzialmente ciò che avviene ogni giorno nelle nostre case. Anzi, probabilmente, la raccolta dei rifiuti solidi urbani di provenienza domestica è in realtà ancora più critica e ridondante per la presenza di numerosi altri materiali non correttamente smaltiti.
Sono stati comunque raccolti un paio di sacchi di alluminio e altrettanti di bottiglie di plastica per ogni serata, ed uno di carta pulita.
E’ stato inoltre avvilente osservare l’immondizia che restava per terra e intorno alla piazza, nelle aiuole: bastava poco a raccogliere ciò che poteva cadere, anziché lasciarlo lì in attesa che qualcun altro pulisse. La coscienza civica dei piccoli gesti di responsabilità ancora manca e deve essere costruita con pazienza e fermezza.
Anche la presenza, nelle serate di sabato e domenica, dei Clown Dottori del Raduno Nazionale Clown Dottori di Flumeri (AV) andava nella direzione di stimolare una maggiore attenzione all’ambiente, fisico, relazionale ed emotivo. Il principio cardine del loro intervento, infatti, si agganciava alla necessità vitale di proteggere l’ambiente da ulteriori attacchi, anche non voluti, e talvolta possibili perché, purtroppo, molte persone ancora mostrano una forte indifferenza verso questi temi.
I Clown Dottori, nel volontariato in


Il messaggio forte dei Clown è che se ognuno di noi si impegna, nel proprio piccolo e nella comunità di appartenenza, a migliorare il rapporto con se stesso, con gli altri e con l’ambiente, il mondo migliora.
Ciò è possibile recuperando una tenerezza di fondo, che è quella di chi sviluppa un rapporto amorevole di attenzione vigile, del prendersi cura e dell’avere a cuore.
Che cosa proponiamo.
Restando a ciò che avviene in occasione di feste e sagre nei nostri paesi, è tempo, ormai, di vietare i prodotti monouso non riciclabili nella nostra regione, imponendo l’uso di quelli biodegradabili, anche se attualmente più costosi, e di introdurre ulteriori misure per ridimensionare l’impatto sulla raccolta dei rifiuti.
I prodotti biodegradabili (piatti, posate, vaschette e bicchieri in mater-bi, cellulosa, ecc.) possono essere raccolti insieme all’umido, andando direttamente al compostaggio.
L’acqua andrebbe distribuita gratuitamente in contenitori in vetro o plastica riutilizzabile, evitando l’uso delle bottiglie in PET da ½ litro (per l’acqua pubblica basta una fontana, per quella frizzante sul mercato sono disponibili ottimi impianti).
Per l’estate 2010, la cui programmazione sarà avviata già nei prossimi mesi, chiediamo, pertanto, che le Amministrazioni locali vincolino i loro finanziamenti all’adozione, da parte degli organizzatori, di pratiche virtuose più rispettose dell’ambiente e che si tenga nella dovuta attenzione l’emergenza, che prosegue, nella gestione dei rifiuti, evitando che anche le feste contribuiscano a peggiorare una situazione già di per sé drammatica.
La festa dello Strupp’l è stato il punto di partenza di un lungo percorso da compiere non solo nel nostro paese ma anche in quelli vicini. Come per la realizzazione della festa è stata necessaria la collaborazione tra cittadini volontari, organizzatori e Amministratori, auspichiamo che per la risoluzione dei problemi dello smaltimento dei rifiuti nel nostro paese, ma anche in quelli di tutta della Valle Telesina, vi sia una collaborazione fattiva tra tutti questi attori, in modo da trovare soluzioni nel rispetto dell’ ambiente che escludano l’incenerimento e altri ritrovati di cui non si conosce ancora la validità e l’efficacia. Il cammino della differenziazione ed il trattamento biologico a freddo possono essere lunghi, ma, se condivisi, portano a risultati certi, come è già successo in molti comuni italiani.
Comitato Civico
Contro la costruzione di un Inceneritore a San Salvatore Telesino
e Cittadini in Movimento
Complimenti compagni di viaggio, mi siete mancati ma soprattutto mi è mancata la monnezza che, mi dicono, voi avete saputo maneggiare con destrezza ed io no !
RispondiEliminaFrancesco