venerdì 11 dicembre 2009

VIVITELESE – STRUMENTO DI DEMOCRAZIA

I cambiamenti intervenuti nella gestione di VIVITELESE e l’auto-ridimensionamento del ruolo di Giovanni Forgione ci hanno portato in questi giorni a riflettere su quello che ha rappresentato quest’esperienza negli ultimi anni ma, anche, più in generale, sulla situazione politica di Telese Terme.
Insieme a tanti altri abbiamo invitato Giovanni a rivedere la sua decisione, ed oggi che la situazione sembra ormai definita, ringraziamo comunque Lui e gli altri “artefici” di vivitelese per il contributo che hanno dato, e continueranno a dare, alla crescita civile e politica delle nostre comunità.
Per quanto riguarda Telese, i recenti avvenimenti, ed in particolare le disavventure dell’ormai ex sindaco D’Occhio, devono essere visti come una occasione di cambiamento, forse irripetibile.
I cittadini estranei a quel sistema politico-affaristico che sembra emergere dalle indagini, devono ora ri-occupare, finalmente, quegli spazi che comunque si sono liberati sulla scena politica telesina.
In tale contesto chi, come Giovanni Forgione, in questi anni, si è distinto per impegno civile e saggezza nella gestione di quello straordinario strumento di partecipazione che è stato ed è VIVITELESE, fortemente radicato sul nostro territorio, ma anche capace di valicare i confini di Telese e della Valle Telesina, non può far mancare il suo contributo non solo nella gestione del sito ma, speriamo, anche con altre forme.
Gli interventi “politici” che in questi anni abbiamo letto su VIVITELESE hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica problemi e richieste dei cittadini, proposte, idee che mai avrebbero trovato spazio sui media tradizionali.
Nei prossimi mesi sarà ancora più importante che tutti abbiano la possibilità di esprimere la propria opinione, di fare proposte, di esprimere valutazioni sulle liste e, perché no, anche giudizi sui futuri candidati.
Inoltre tutti i cittadini, anche quelli che non vanno ai comizi, e che non partecipano agli incontri politici e alle riunioni più o meno ristrette che caratterizzano le fasi pre-elettorali, hanno il diritto di essere informati di quali saranno i programmi, delle proposte dei vari candidati, di sapere se e come essi intenderanno, per esempio, arginare le speculazioni edilizie che negli ultimi 15 anni hanno devastato il territorio ed il paesaggio di Telese Terme.
E siccome, purtroppo, i danni ambientali e i problemi sociali, non rispettano i confini amministrativi, noi di cittadini in movimento, consci che il futuro di Telese è decisivo anche per i destini dei cittadini dei comuni vicini, oltre ad offrire a Giovanni e agli altri gestori di VIVITELESE la nostra collaborazione, auspichiamo che sempre più persone si attivino per la crescita della comunità, per il miglioramento dei servizi pubblici e per la tutela dell’ambiente e del territorio.
La situazione urbanistica di Telese costituisce oggi un pessimo esempio che, purtroppo, anche nei comuni vicini, alcuni hanno la tentazione di imitare. Infatti, i profitti che si ritiene possa garantire quel tipo di “de-regolamentazione”, sono assai allettanti, sia per i proprietari che per i tecnici e i costruttori.
Abbiamo iniziato a leggere, a San Salvatore, la bozza delle norme di attuazione del nostro prossimo PUC: hanno la stessa impostazione che ha portato Telese alla situazione di oggi, peraltro ancora purtroppo in evoluzione in termini di nuove volumetrie che non servono ai Telesini.
E’ necessario ora che proprio da Telese parta un movimento di decisa critica a questo “modello” urbanistico ed economico, sia per recuperare lì quegli spazi che ancora possono essere salvati, sia perché altrove non si commettano gli stessi errori.
VIVITELESE, e l’impegno civico dei cittadini che l’hanno animata in questi anni, costituiscono una ricchezza immateriale delle nostre comunità ed uno strumento di relazione fra i cittadini e, a volte, fra i cittadini e le istituzioni (anche in assenza di risposte). Si tratta di un’esperienza che può e deve proseguire con lo stesso “metodo” che gli ha dato Giovanni il quale, con saggezza, ha saputo dar voce ai cittadini senza sovrapporgli la sua e senza mai strumentalizzare.
Questo approccio nel rispetto dell’opinione altrui è stata la forza di VIVITELESE e ha consentito a tutti quelli che hanno usato questa “vetrina” di sentirla come propria.
Allo stesso modo Telese Terme è di tutti i suoi abitanti, è dei cittadini che vi vivono, e che hanno il diritto/dovere di farsi carico delle scelte politiche che ne decideranno il futuro.
I cittadini, gli elettori che, dopo il commissariamento, dovranno scegliere i loro futuri rappresentanti, dovranno chiedere ai candidati di ascoltare e discutere, di organizzare assemblee pubbliche, di illustrare con chiarezza e semplicità le proprie idee confrontandole con quelle degli altri, e magari di scegliere i candidati e formare una lista con un processo partecipato e trasparente, anche con le primarie di lista, aperte a tutti i cittadini.
Non si può più continuare a ragionare come individui, ma dobbiamo tornare a sentirci comunità. E chi va ad assumere la responsabilità del governo di una comunità e del territorio in cui essa vive, non può prescindere dalla conoscenza delle reali esigenze della comunità, non può non operare con trasparenza e non può esimersi dall’attivare reali ed efficaci processi di partecipazione.

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