domenica 21 giugno 2009

Visalli, ora basta

La risposta di Visalli, questa volta, non ci meraviglia: è un atto dovuto. Ci meraviglia sempre, però, la sua tempestività.
Un intellettuale ed un professionista della sua statura che perde tempo a rispondere a comitati un pò ignorantelli e approssimativi è quantomeno sorprendente.
Non possiamo gloriarci di tutto il suo scibile, nè ci teniamo.
Siamo, come detto più volte, semplici cittadini a cui sta a cuore il proprio territorio, e che l'architetto dall'alto della sua analisi sembra non conoscere e, soprattutto, non amare. Alle nostre semplici domande non risponde, ancora una volta, eludendo i problemi per l'ambiente e per la salute, perpetuando solo il suo personale gioco linguistico " ad auditores ".
Vorremmo, comunque, fargli capire una volta per tutte che non è lui il nostro interlocutore.
Se finora gli abbiamo risposto, è solo perchè si è preso il fastidio di rispondere, a sua volta, a nome di un altro, un giornalista che secondo noi aveva scritto cose non corrette e non documentate. Ci teniamo, però, a ricordare all'architetto che non siamo interessati ad uno scambio intellettuale con chi propone un inceneritore nel nostro territorio, e tantomeno ad esercizi di retorica.
La nostra non è una lotta ideologica o una pratica vuota di discussione dei massimi sistemi. I nostri problemi sono concreti e con essi ci misuriamo, a partire dalla nostra vita quotidiana, senza scomodare teorici o filosofi. I nostri interlocutori sono altri; a loro ci siamo rivolti in passato, ed a loro ci rivolgeremo in futuro.

Comitati civici di S.Salvatore T. e Guardia S. contro l'inceneritore

- Leggi qui le parole di interessamento di Letta per il "nostro" inceneritore, riportate da "Il Quaderno". Qualcuno in campagna elettorale aveva detto che non era vero...
- Qui trovi l'ultimo comunicato della provincia in cui l'assessore Aceto invita il PDL ad un tavolo di confronto sull'inceneritore.



1 commento:

  1. Quello che ora interessa è impedire la realizzazione di un’opera sbagliata, inutile, dannosa per la salute, pericolosa, pessimo esempio di sfruttamento del nostro territorio da parte di imprenditori senza scrupoli e sensibilità, che vogliono solo lucrare sugli incentivi pubblici, come hanno sempre fatto.
    Hanno già fatto un sacco di danni personaggi come quelli che hanno dato avvio a questo progetto scellerato, e quelli che oggi insistono nel volerlo realizzare.
    A proposito, ma la Lega che oggi guida la provincia di Bergamo, può smentire se stessa dopo aver contestato questo progetto per anni?
    E ammesso che la Lega non decida di bloccare tutto, se non altro per coerenza, perché ABM non investe i suoi 50 milioni in Lombardia?
    E se proprio li vuole investire qui da noi, perché non finanzia interventi di risparmio energetico degli edifici pubblici? Potrebbe ricavarne molto di più perché, lo possiamo assicurare, abbiamo ampi margini di riduzione dei consumi.
    E poi potrebbe realizzare impianti di recupero di biogas dai reflui delle molte aziende zootecniche della Campania, e produrre energia termica ed elettrica con questo gas.
    L’impianto che ABM-Vocem vuole realizzare a San Salvatore Telesino non convince proprio.
    In un recente incontro con le associazioni ambientaliste della provincia di Benevento, l’ingegnere chimico Saverio Ranaudo, esperto in agro-energie, pur essendo un sostenitore dell’utilizzo di biomasse per la produzione di energia, ha “stroncato” impietosamente questa tipologia di impianto.
    Lo stesso Visalli sostiene che si tratta di un impianto di II generazione mentre già sono disponibili tecnologie di III e IV generazione: allora perché non si pensa ad un impianto di IV generazione, di taglia più piccola (1-2 MW?), dopo aver preventivamente creato anche la filiera per l’approvvigionamento delle biomasse (consorzio di aziende agricole locali di media dimensione che possano alternare le loro produzioni tradizionali con girasole, colza, o altre piante oleaginose da utilizzare per l’estrazione di biocarburante)?
    Anche l’impianto, o gli impianti, potrebbero essere realizzati senza ulteriore consumo di suolo, ma utilizzando aree dismesse, e facendo cogenerazione (produzione di energia termica ed energia elettrica).
    Insomma, ci sono così tante alternative per investire in energia!
    Perché non se ne discute con i cittadini?
    Noi intanto auspichiamo che i nostri politici sappiano difendere il territorio, impediscano la costruzione dell’inceneritore, come hanno promesso, rendendo così inutili i comitati, e che termini anche questo, ormai noioso, dibattito con Visalli: noi siamo “solo” cittadini; da noi la democrazia diretta è solo un progetto, e ancora predomina la democrazia rappresentativa: speriamo che ci rappresentino bene!
    Oggi ci sarà il primo consiglio comunale della nuova amministrazione: siamo certi che, oltre le celebrazioni e le nomine, sia la maggioranza che l’opposizione spenderanno parole chiare sul progetto inceneritore.

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