sabato 4 aprile 2009

Domande che vorremmo fare a Giuseppe Creta

Se ci fosse data l'opportunità di un confronto con Giuseppe Creta, prossimo candidato o presunto tale alle comunali di S.Salvatore T., nonchè ex sindaco, gli porgeremmo le seguenti domande o considerazioni, stimolate dalla sua “intervista” (intervista?) apparsa di recente sul quotidiano “Il Sannio” ( leggi l'intervista ):

- Cosa spinge ancora a ricandidarsi chi, a suo dire, si è fatto ingannare da un suo assessore o dalla Vo.Cem. nella vicenda dell'inceneritore?
Delle due l'una: o sapeva e ha taciuto, ed in questo caso è superfluo fare commenti, o non sapeva, e quindi c'è da chiedersi come si possa rimettere nelle sue mani qualunque ruolo di responsabilità pubblica.

- Nell'intervista parla di trasparenza e confronto: proprio nella vicenda inceneritore il confronto l'ha concesso molto in ritardo, ed una tantum, con un solo consiglio comunale aperto, respingendo o ignorando ogni richiesta fatta dai cittadini per avere aggiornamenti e notizie sulle iniziative da prendere insieme, o sulle iniziative prese (vedi vicenda dell'avvocato designato senza alcun risultato noto, ma con un onorario in più da corrispondere).
Avrebbe potuto rifarsi con la vicenda del bilancio, ma ancora ad oggi, lui e il resto del consiglio comunale non ci hanno reso conto dell'entità del deficit, né delle voci che più hanno pesato a determinarlo. Purtroppo ce ne accorgeremo, inesorabilmente, solo con le bollette.

- Come si pone nei confronti della promessa fatta a suo tempo di ridurre le tasse sui rifiuti grazie alla raccolta differenziata porta a porta? In realtà abbiamo ricevuto, da poco, una bolletta che è aumentata del 50%. In un normale confronto trasparente e democratico, sarebbero state condotte delle analisi per capire l'origine di questo aumento, e si sarebbero attuate le azioni correttive necessarie a rimuovere gli ostacoli che ci rendono diversi da altri comuni dove il “porta a porta” significa risparmio sulle tasse, occupazione e ciclo virtuoso della “risorsa” rifiuto.

- Come può parlare di tutela del territorio una persona la cui sensibilità su questo tema si è dimostrata con il ruolo avuto nel disseminare capannoni cosiddetti industriali in ogni angolo del nostro comune, senza alcuna logica infrastrutturale e senza alcun risultato occupazionale? Non c'è stato, da parte sua, mai alcuna iniziativa o impegno pubblico tesi a scongiurare sia ulteriori scempi (vedi deposito di copertoni e la cava di Pugliano) sia il degrado nei nostri confini comunali.

Con queste premesse, quali garanzie di coerenza, competenza ed affidabilità può dare la sua ennesima candidatura?
A questo punto, faccia spazio a persone nuove, sebbene inesperte, ma che vogliano conquistarsi in modo fattivo, partecipato e trasparente, credibilità e capacità di tutela dell’interesse collettivo.
Piuttosto che lasciare la leadership, auspichiamo che lasci e basta.


Cittadini in movimento.

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